Kostov si riafferma innocente

Kostov si riafferma innocente L'ULTIMA DISPERATA DIFESA Kostov si riafferma innocente Gli avvocati si limitano ad invocare le circostanze attenuanti - Un inaudito comunicato governativo Vienna, 13 dicembre. Il processo a carico di Kostov e degli altri suoi coim- Èutati volge ormai alla fine. >opo la richiesta del pubblico accusatore della pena di mor- cgdnntte per l'ex-presidente del con-'lsigfio e altri quattro prevenu-|vtiti, il supremo tribunale popòI'ulti- o e e c o n di o o , n a e, i n o lare ha consultato per ma volta gli accusati. La seduta pomeridiana ha avuto inizio alle ore 13 e 30 e uno dopo l'altro gli imputati sono stati invitati dal presidente a formulare le loro dichiarazioni. Per primo ha parlato il macedone Ilya Baja Litsliev, il quale, rigido sull'attenti, ha detto soltanto: « Sono colpevole. Prego la corte di aiutarmi >. Dopo ha parlato Vaslli Ivanovsky, già presidente della società culturale macedone. Egli ha detto « Sono colpevole. Voglia il tribunale aiutarmi a ritornare al servizio delle classi lavoratrici ». E via via gli altri Ivan Tutev, già direttore del commercio estero: « Sono colpevole e mi pento ».. Ivan Gevrenov, già direttore dell'industria della gomma: « Mi pento sinceramente. Invoco le circostanze attenuanti >. Tsonu Tsonchev ha mormorato Soche parole inintelleggibili. loris Christov, un piccolo uomo spaurito, è stato l'unico fra gli imputati a dimostrare una qualche emozione: «Io sono colpevole — ha detto con voce rotta dai singhiozzi — e mi pento profondamente. Sinceramente mi pento. Vi scongiuro di restituirmi alla mia famiglia: Se il tribunale vorrà oggi cosi decidere tornerò al lavoro per il mio paese e per il socialismo. Invoco clemenza ». Nikola Pavlov: « Mi dichiaro colpevole. La mia colpa è grave. Invoco la vostra clemenza e che mi si conceda di lavorare per il mie paese». Traicho Kostov ha preso la parola e ha infine pronunciato la sua « ultima difesa ». L'imputato numero uno ha respinto l'accusa di spionaggio e di cospirazione ed ha affermato di nutrire il più grande rispetto per la Unione Sovietica. Le sue parole erano percepite a fatica dalla tribuna dela stampa estera e l'impianto di microfoni per la traduzione simultanea del procedimento in francese, inglese e russo non funzionava. « Io non ho mal lavorato per l'Intelligence Service — ha detto l'imputato — e non sono mai stato un informatore della polizia... ». Urla e fischi da parte del pubblico hanno impedito di cogliere il resto della frase. Solo alla fine si è sentito Kostov affermare che egli ha sempre nutrito 11 più erande rispetto per l'Unione Sovieti- mvcsmstdlhfdtd ca. "Mentre Kostov parlava gli obiettivi dei fotografi e delle macchine da ripresa cinematografica lo bersagliavano senza posa. L'imputato tuttavia ha continuato a par lar<: senz? dare "P" <** ner" v°^mo, con voce calma e Due volte il presidente del tribunale, Boris Lazanov, ha interrotto il Kostov per do¬ o n e a à l r a a . a . a a ù e o cll90rPms4 zr2 GAsaAnfepsaIsIaBmandargli: « Qual'è la vostra volontà?» A questa domanda consuetudinaria gli imputati sono soliti rispondere esprimendo qualche desiderio. Kostov invece non ha prestato attenzione alle parole del presidente ed ha continuato a parlare. I corrispondenti esteri hanno a malapena potuto afferrare soltanto qualche frase dell'imputato la cui voce è stata spesso sommersa dalle grida del pubblico. Dopo Kostov, ha preso per ultimo la paro" a l'ex ministro delle Finanze Stefanov il quale ha avuto per Kostov aspre parole: « L'uomo che ci ha condotto qui — egli ha esclamato — era un traditore. E tale in-i tende restare sino alla fine. Se mquesto uomo che è responsa-letnvmbile del complotto non osa dichiararsi colpevole, ebbene io mi dichiaro tale e pronto ad accettare il vostro verdetto ». Dopo le dichiarazioni di Stefanov il presidente Lozanov ha dichiarato chiuso il procedimento ed ha detto: « Più tardi vi verrà reso noto quando sarà pronunziata la sentenza ». Si ritiene che il verdetto si avrà al massimo entro un paio di giorni. Prima degli imputati avevano parlato gli avvocati che tutti indistintamente avevano riconosciuto la colpevolezza dei loro patrocinati limitandosi ad invocare le circostanze attenuanti. L'ufficio stampa del governo ha diramato a procedimento chiuso un comunicato nel quale afferma: « L'imputato Traicho Kostov nelle sue u'time dichiarazioni ha cercato di ingannare il tribunale ed il popolo bulgaro "Terso i quali si e dimostrato animato da livore, evitando di confermare i crimini che per lunghi anni ha commesso contro il ponolo bulgaro e che aveva confessato durante gli interrogatori fat- tigli dalle'autorità inquirènti ».|

Luoghi citati: Unione Sovietica, Vienna