Si apre il convegno

Si apre il convegno Si apre il convegno dì alcune frazioni socialiste Romita e Silone tra i principali esponenti - Al PSLI rimangono fedeli 18 deputati e la maggior parte dei senatori - De Gasperi prepara le basì per il nuovo governo: una più decisa accentuazione verso sinistra? Roma, 3 dicembre. All'alba di domani Romita parte per Firenze. Da lunedi comincia 11 cosiddetto congresso di unificazione socialista, che oggi Saragat diceva un titolo inesatto per un doppio motivo: «Non è un congresso, ma un comizio. Non è di unificazione, ma di frazione. E detto questo mi sembra detto tutto». Cor- ?.. definizione politica da S; ;at non la si poteva attendere diversa, ma in sede informativa è necessario che si fornisca qualche elemento più circostanziato. Gli uomini di scena Non è un congresso nel senso che si intende tecnicamente perchè non slamo in presenza di un partito che ne abbia curata la preparazione attraverso le consuete formalità; assemblee precongressuali, presentazioni di mozioni, votazioni, deleghe, ecp. Non vi saranno quindi redazioni specifiche per dare luogo ad una discussione generale: 11 termine che si preferisce è infatti quello di < prolusioni », appunto come si trattasse di una riunione accademica. Pronuncieranno prolusioni 1 maggiorenti del vari gruppi: oltre a Romita e Silone, saranno di scena probabilmente gli on.li Mondolfo e Vigorelli, esponenti della pattuglia parlamentare che è decisa ad abbandonare il vecchio P.S.L.I. una diecina di deputati (Mondolfo, Zagari, Ariosto, Bonfantini, Matteotti, Vigorelli. Cavinato, Zanfagnini, Lopardi junior e Calamandrei), abbandonano pure il P.S.I. tre senatori (Zanardi, Rocco e Pleraccinl), quattro sono gli indecisi: Giavi, Arata, Belliardi e Cartla. A questi è necessario aggiungere, se si vuolefare il conto presumibile delle forze parlamentari delle quali disporrà il nascente partito so-clalista unitario, un altro grup-po di senatori di diversa prò- venienza Tonello, Cosattini, Molè, Lopai-di senior, Luisettl, Carmagnola e — s'intende —Romita. I deputati socialisti democra- tlci che rimangono fedeli al P.S.L.I. seno 18: Bennani, Ber- tinelli, BettinotU, Bianca Bian- chi, Calosso, Castellarin, Chia- ramello, Corata, Fletta, Lombardo, Longhena, Pera, Preti, Salerno, Saragat, Simonlnl, Tremelloni, Treves. I senatori, invece, sono la stragrande maggioranza. 11II1 1 M11111111111 f 1111 CI : 111 II 11 MM II i I II ANDALO IN .berti, è stato esplicito: «Deci si a non deflettere dagli orien ,tamenti della democrazia so]cialista, siamo disposti sia a 'stare all'opposizione per tutto j il tempo che occorrerà a difen j dere e ad imporre quegli orien | tamenti, sia ad andare al gol verno, quando però si verifi chino le condizioni concrete che consentano di conseguire P" quella via un minimo al meno delle rivendicazioni dei j la classe lavoratrice ». A questo punto il discorso Dopo la prolusione a Firenze avrà Inizio l'attività più impegnativa, cioè un lavoro di commissioni per l'elaborazione dello statuto. In due giorni si spera di portare a termine il lavoro e sarà quindi riaperta l'assemblea plenaria per la discussione politica. Si parla infine di un progetto di appello al lavoratori cattolici, ai quali si vorrebbe far valere che il partito nuovo non nutre alcuna pregiudiziale nei riguardi della regione e che pertanto sono possibili proficue intese per il comune vantaggio della categoria. Secondo quanto ha dichiarato l'on. Vigorelli la dichiarazione del rispetto di tutte le fedi religiose sarà contenuta esplicitamente nella carta del nuovo partito: sarà un documento fondamentale che « riaffermerà la finalità socialista di liberare gli uomini dalla guerra e dalle schiavitù che li opprimono... di respingere lo Stato burocratico e totalitario... di affratellare tutti 1 lavoratori dell'industria, della terra e del ceti medi., di garantire 11 rispetto di tutte le fedi religiose senza chiedere professione di dogmi o di ideologie ai propri iscritti». Come si vede, non si parla di marxismo, tanto per non dare motivo di spavento a nessuno. In fatto Ideologico si smentisce soltanto ogni residuo di massimalismo, si riafferma un'assoluta fedeltà ad un principio non precisato esattamente di democrazia socialista. Due formule Quanto al problema di una eventuale collaborazione al governo, l'on. Vigorelli, interrogato da un redattore della le¬ può cambiare soggètto, pren dendo a protagonisti i demo cratici cristiani. Mentre 1 partiti della coalizione, come ieri dicemmo, si stanno pronunciando sulle famose ccondi- lt f 11 M111M I 11 IM111MI [ IM1MI < ! I [ i 11 ! ! > AMERICA zioni » per l'ulteriore collaborazione, la d. c. stessa ha convocato per il 18 e 19 dicembre il proprio Consiglio nazionale. per prepa- Tutfoggi anzi la direzione del ( partito ha seduto rare l'ordine dei lavori, che verteranno naturalmente sul problema del rimpasto e del rapporti con i partiti minori. A sentire tanto parlare di condizioni altrui, è chiaro ohe De Gasperi vuole anch'egll preparare le proprie e, una volta che saranno state concordate dal Consiglio nazionale della d. e, egli potrà trattare più autorevolmente con gli esponenti degli altri partiti: potrà dire difattl di avere ricevuto del proprio un mandato preciso esattamente articolato in dati e dati punti, e di valore imperativo. In questa situazione, le future consultazioni di gennaio non saranno molto facili. Si dice che De Gasperi abbia in serbo due formule: la prima è quella di una collaborazione ripristinata su basi press'a poco equivalenti a quelle attuali; la seconda consisterebbe in una più decisa accentuazione verso sinistra, ma sarebbe messa in atto qualora i liberali non credessero di poter rinnovare il loro impegno di collaborazione su un programma decisamente riformatore. In questo caso si avrebbe, secondo alcuni, l'imbarco di alcuni elementi giovani della sinistra democristiana: la voce è corsa stamattina in relazione a un lungo colloquio che il Presidente del Consiglio ha avuto con l'on. Dossetti, nonostante le smentite date subito ufficiosamente. E' stato dichiarato che Dossetti ha riferito a De Gasperi sulle condizioni disagiate di taluni paesi appenninici che fanno parte del suo collegio: farà anche vero, ma nessuno può escludere che il discorso abbia spaziato anche su temi differenti. Si dà peraltro molto peso ad una frase contenuta nell'articolo di fondo che sarà domattina pubblicato dal Popolo. Ne è autore l'on. Tavianl, segretario politico della d. ci e lo scopo ne sembra un serio ammonimento ai partiti minori che si vanno in questi giorni pronunciando. Tavianl infatti raccomanda che tutti abbiano [chiara quella che è la posta principale del gioco: il rafforzamento della democrazia, il perfezionamento del costume, il consolidamento della fiducia nelle istituzioni parlamentari, l'educazione insomma ad una vera vita democratica: «Guai — egli scrive — se i partiti e gli uomini sinceramente democratici non si rendono conto di questa primaria esigenza; di lavorare insieme nel Parlamento e nel Paese, si stia o non si stia al governo ». In questa vigilia di congressi, di sessioni, di incontri e di decisioni, il segretario della d. c. avverte quindi che il governo potrà anche fare a meno della diretta partecipazione di taluni partiti, ma ne chiede ugualmente la fiduciosa collaborazione, v. g. Pella insedia la Commissione di vigilanza sul Debito Roma, 3 dicembre. Il ministro del Tesoro on. Pella ha insediato oggi la commissione di vigilanza sull'amministrazione del debito pubblico costituita recentemente. Il ministro Pella, dopo aver ringraziato gli eminenti membri chiamati a far parte della commissione per avere accettato l'incarico, ha rilevato che la nomina della commissione, dopo venti anni di interruzione, rappresenta un'altra tappa della ricostituzione, del controllo sulla vita amministrativa dello Stato. Parlando poi della importante operazione di conversione che avrà inizio il 2 gennaio p. v. il ministro ha dichiarato che il governo non si propone di provocare un af- llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllillllllllllillllllllItll flusso delle casse di risparmio verso le casse dello Stato — perchè fortunatamente le esigenze della Tesoreria non hanno bisogno di questo concorso — nè vuole la conversione del debito fluttuante perchè esso, dato il suo collocamento nelle banche ed altri Istituti, non rappresenta un problema di cui debba preoccuparsi la nazkjné:-Pew:le-»l«' operazione si riferirà ai buoni che scadono nel 1950 e nel 1951 ed ai buoni ordinari sottoscritti entro 11 31 dicembre 1949. Non sarà accettato denaro fresco perchè il Governo non Intende premere ' sul mercato monetarlo. M11111111E 11 M1111111111:1 e 11 ! 11L M11MIM11111M M1 L'ERUZI

Luoghi citati: Andalo, Firenze, Roma, Salerno