La Camera discute la crisi

La Camera discute la crisi La Camera discute la crisi di alcune industrie lombarde Gli on.li Lombardi (politica • Il caso dell'I Roma, 2 dicembre. Importante la seduta di oggi alla Camera per l'inizio della discussione della mozione §■ resentata dall'on. Santi (parito soc. it.) e da altri colleghi del suo gruppo sulla situazione delle industrie metalmeccaniche lombarde in particolare e di tutto questo ramo della nostra produzione in generale. « Il F.I.M. non è servito! » Primo oratore è stato uno dei presentatori, l'on. .Riccardo Lombardi (p.s.i.), il quale è a conoscenza del delicato problema in quanto fu anche il primo prefetto di Milano dopo la liberazione. Egli si è rammaricato che la discussione si inizi quando ormai per l'Isotta Fraschini sembra non ci sia più nulla da fare, in quanto il commissario messo a capo di essa con l'intento di riorganizzare l'azienda, alla luce dei fatti ha dovuto rassegnarsi ad essere un commissario liquidatore. « E la situazione di tutta t'industria metalmeccanica italiana — egli ha asserito — sta pericolosamente assumendo un generale carattere liquidatorio, in quanto una nuova fase critica, con relativi licenziamenti, viene già prospettata negli ambienti Industriali. Occorre — afferma l'on. Lombardi — che il Governo riesamini a fondo tutto il problema, poiché indubbiamente ci si trova di fronte ad un'errata politica di lavoro. Il F.I.M. che era sembrato il toccasana del male, non è stato che una panacea, perchè ai è rivelato « una banca esosa e usurala concedente crediti Ingenti a brevissima scadenza, cioè per il solo ciclo di lavorazione, mentre doveva essere un finan. PS1) e Gasparoli (d.c.) sotta Fraschini • La rico ziatore, se non a largo, almeno a medio respiro ». Secondo oratore è stato l'onorevole Gasparoli (d. e), il quale associatosi in parte a quanto detto dal suo predecessore, ha invocato 1 intervento del governo per eliminare quei * capitani d'industria » che, arricchit'si anche col gioco delle speculazioni, hanno fatto poi emigrare i capitali e abbandonato in rovina complessi industriali di grande importanza e reddito. Il governo ha fatto sino ad ora quanto contingentemente era possibile; ma oggi deve cambiare strada, e attuare una politica di incremento produttivo, anche se per attuarla dovrà modificare certi programmi già fissati. « Non farsi illusioni » *. Occorre — ha concluso 1 un. Gasparoli — dire agì operai di non tirsi Illusioni; ma si deve contemporaneamente dire loro che, se certe fabbriche dovranno chiudere per sempre, il governo ha cercato {e trovato e attuato altri sfoghi al loro lavoro. E cosi il bro pane sarà sempre assieu- i I rato. I mezzi per attuare questo? Forse una modifica dell'attuale politica economica, a evitare che divent' convinzione del popolo quello che già si sente mormorare: vada tuttr alla malora, purché si salvi la lira. Si deve attuare una politica di produzione, di emigrazione, con tutti gli accorgimenti atti a garantire il domani dei lavoratori ». A questo punto la discussione è stata rinviata a domattina. T ì precedenza la Camera av- . a respinto ur.a mozione presentata dall'on. Giuliano Pajetta icom.), il quale chiedono al governo dì modificare l'attuale struzione dei telefoni nella seduta del Senato chiedeva che per le prossime feste a tutti i soldati venissero concessi, in due turni, quindici giorni "di licenza straordinaria. La mozione è stata sostituita invece da un ordine del giorno In cui si fanno voti perchè il Ministero della Dite sa inviti i comandanti a con cedere il massimo possibile delle licenze natalizie, compatibilmente con le esigenze del servizio. Il piano americano {jervólìnó Il Senato, nella seduta odierna, ha respinto la mozione presentata dai senatori Benedetti (mon. ind.) e Grisulia (p.s.i.), tendente ad ottenere la nomina di una commissione speciale per l'esame dei provvedimenti intesi a risolvere la sistemazione della rete telefonica nazionale. Ai senatori presentatori delia mozione, al comunisti Ferrari e al socialfusionlsfa Admolfi, che nei loro interventi avevano caldeggiato la nomina della commissione, ha risposto il ministro delle Poste e Telecomunicazioni, on Il ministro, dopo avere rin i Saziato i vari oratori per il I tono sereno usato durante la discussione, ha precisato che il piano di consulenza della ITT, società telefonica con capitale americano, importava per lo Stato una spesa di 41 miliardi, di cui solo 31 avrebbero gravato sulle aziende telefoniche di Stato. Egli ha affermato inoltre che da parte di una certa società telefonica è stato espresso il proposito di porre in atto tutti i sistemi possibili per impedire il risor- §ere dell'azienda telefonica di tato. Informo l'assemblea che del piano ITT non se ne parlerà mai più. Una parte di esso è jervólìnó sentatori munisti Fsionlsfa Ainterventila nominaha risposPoste e TIl mini Saziato tono serediscussionil piano ITT, sociepitale amper lo Stmiliardi, bero gravlefoniche fermato idi una ceè stato esporre in possibili p§ere dell'tato. Informopiano ITTmai più. stata già attuata dal Ministero. Non rttengo opportuna la nomina della commissione richiesta da alcuni settori, perchè essa ritarderebbe l'attuazione del piano dei lavori già iniziato, il cui completamento è subordinato all'approvazione da parte del Parlamento di un mutuo di 25 miliardi che il Ministero intende contrarre con la Cassa depositi e pre-stiti Passando poi a parlare dellesocietà concessionarie di alcu- ne reti teieronicne. il ministrosi è dichiarato contrario all'u- nihcazione, perche con essa verrebbe a cessare ogni torma a-/K^JT^ifl!f££% Aìle parole del Ministro bat»P i^t0i£ÌrJ^«Tffita te l'on. Benedetti, a quale hadi emulazione, che in definiti va concorre al miglioramento insistito nella richiesta della nomina di una commissione. Ha fatto seguito l'intervento del 8ocialfusionista Grisoliu, che all' incirca ha ribadito le accuse mosse dal sen. Benedetti. La mozione sulla nomina della commissione è stata quindi posta in votazione e respinta a grande maggioranza. Viscinski rinvia la partenza da New York York, 2 dicembre, sovietico degli stro New sovietico degli Il ministro ■-steri Visciùski ha dichiarato oggi di, avere rinunciato" a partire a bordo del transatlantico Mauretania, nonostante avesse già provveduto a prenotare un passaggio, a causa della malattia del suo sostituto, Malik. Comunque, ha detto Viscinski, Malik sta mi gliorando e perciò spero dipartire prima che l'assembleagenerale dell'UNO concluda i suoi lavori, il 10 dicembre. «e.

Luoghi citati: Milano, New York, Roma