Perchè Fanin fu ucciso ?

Perchè Fanin fu ucciso ? IL P R O C ESSO DE L'AQUILA Perchè Fanin fu ucciso ? La sua attività sindacale gli suscitò contro l'odio - Le ultime parole - Cadavere sfigurato (Dal nostro im^mto speciale) L'Aquila, 17 novembre. Le vertenze sindacali ed i vari modi di risolverle, la compartecipazione agricola sostenuta dai « liberi > o il « collettivo > propugnato dai socialcomunisti: queste cose sono apparse oggi a] processo alle Assise di Aquila. Perchè Fanin fu ucciso? Perchè egli era un c bianco », uno « studentello », che insieme con altri « posapiano » (sono definizioni ricordate oggi) si occupava di molte cose: la terra, la sorte dei braccianti e soprattutto un patto di compartecipazione da varare al congresso agricolo di Molinella il 7 novembre 1948. Molinella la rossa già tentenna da un pezzo ed ecco che questo sbarbatello si appresta addirittura a piantarvi la sua bianca bandiera. E' una bandiera di resa, si commenta in paese, è la conferma di un compromesso con certi agrari! della zona. Lanzarini sì muove anche lui con la sua spranga di ferro. n dott. Ferri, direttore del Consorzio provinciale dei canapicoltori di Bologna, aveva divisato di riaprire il 3 novembre il magazzino della canapa di Persicelo. Bisognava assumere nuovi operai, ma intanto erano, sorti i sindacati Uberi, di cui il vero animatore in paese era il dott. Fanin. Dall'altra parte BonfigUoU, "come membro della commissione Interna, influiva sulle nuove assunzioni. Come regolarsi? Rossi o bianchi o rossi e 'bianchi insieme? Ferri spiega che non voleva parteggiare per alcuno e dopo un paio di riunioni dee'-se di rinviare l'apertura del magazzino al giorno 8. Intanto, egli forse pensava, la situazione si sarebbe meglio chiarita e fi congresso di Molinella, per quanto agricolo, avrebbe dato qualche utile indicazione. Il dott. Mazzoli, segretario provinciale dei sindacali liberi, e Ranieri Fin, segretario dei lavoratori agricoli del medesimo sindacata illustrano la figura morale e politica di Fanin e tentano inoltre di lumeggiare in che cosa divergano, quanto allei riforme, 'la corrente sindacale cristiana e le Camere del lavoro. Ma la difesa li Interrompe: < Questo è un conr zio che non ci serve », e ironizza anche su SceTba. T giurati invece sembrano più interessati alle parole che Fanin, pochi giorni avanti la. morte, ebbe a dire a Fin che lo esortava ad armarsi di una pistola: « Ho 24 anni, credo in Dio e nel Paradiso e posso.' campare altri 40 anni. Perchè volete che io viva col rimorso di avere fatto del male a qualcuno? » La frase è riferita anche da altri testimoni. Enrico Sala passò per la strada di campagna un' ora dopo il delitto e fu H primo a dare Vallatine. Senti un rantolo nel buio, scorse una bicicletta rovesciata a terra, e presso un mucchio di ghiaia vide un uomo che giaceva bocconi, le bracca protese e i pugni chiusi. Da principio lo scambiò per un ubriaco, ma aiutandosi oon la luce del fanale della bicicletta vide che la testa era immersa in una pozza di sangue. Non riconobbe in quell'agonizzante il compagno con il quale si intratteneva spesso a rievocare gii anni di scuola. Nemmeno Lidia Fante riconobbe il nipote quando accorse all'ospedale, tanto egli era deformato nel volto. Essa insiste nella sua macabra descrizione e l'aw. Camerini, della difesa, la interrompe con mal garbo: «Non era deformato ». « Lo hanno forse accarezzato ? », ribatte il Procuratore Generale, e il oubblico lo approva con un mormorio. Un'interminabile discussione provocano poi la fidanzata di Fanin, Lidia Risi, Maria Zuccoli e Berta Ballanti quando depongono su una cir costanza che la Parte Civile pare abbia intenzione di sfruttare, n pomeriggio del 4 novembre Fanin e la fidanzata volevano andare al cinema in un palco, ma non trovarono posto e uscirono. Al cinema andò invece Bonfiglloll, che fu visto uscirne di sera tardi. Era quello un modo per far rincasare il Fanin da solo e prima .degli altri? Era un alibi già concertato per BonfiglioU? Ai particolari macabri si ritorna alla fine della lunga seduta, allorchè il Presidente mostra alla Corte e agli avvocati la spranga di ferro usata dal Lanzar ini : un pesante ferro acuminato da un lato. Nella gabbia Lanzarini abbassa la testa ed ha l'aria di annoiarsi quando si incomincia a leggere le perizie necroscopiche. Sono termini troppo astrusi per lui: cinque ferite lineari dai tre ai dieci centimetri nella regione occipitale, una mano e il setto nasale fratturati, un labbro enormemente tumefatto e violaceo, la morte causata per frattura della base cranica, ecc. Scoppia il solito battibecco fra l'avvocato Camerini e il Procuratore Generale a proposito di certe ferite che l'avvocato vorrebbe ridotte a semplici abrasioni; ma Lanzarini seguita a divagare con l'occhio. Le distinzioni tra ferite stellari e abrasioni non sono fatte per lui. Egli le procura, gli altri le studino. Giorgio Vecchietti

Luoghi citati: Aquila, Bologna, L'aquila, Molinella