Colpisce moglie e suocera col batticarne poi si uccide gettandosi dal quarto piano

Colpisce moglie e suocera col batticarne poi si uccide gettandosi dal quarto piano Colpisce moglie e suocera col batticarne poi si uccide gettandosi dal quarto piano L'ex-capitano di marina si era sposato in maggio e già da pia d'un mese viveva separato dalla consorte Ragioni del dissidio: incompatibilità di carattere - Le due donne sono guaribili in ma quindicina di giorni Dna repentina tragedia « accaduta Ieri .nella nostra citta. Un uomo si è ucciso buttandosi dalla finestra del quarto plano, dopo aver ferito con un batticarne di ferro la moglie e la suocera. Dna tragedia repentina, che è stata però l'epilogo d'una travagliata vicenda famigliare; essa è giunta In modo Inatteso, polche U suicida era di carattere tanto mite e conciliante che pessuno poteva sospettarlo capace d'un slmile gesto. Egli è Giovanni Lanzola fu Francesco, di anni 48, da Lenci. Excapitano marittimo, era attualmente impiegato all'Intendenza di Finanza, dov'era molto stimato. ;«'oa molto alto, distinto, couser vara un aspetto giovanile.- Da circa dieci anni aveva relazione con una signorina residente nella nc- lllllllllllllllllllllllllllllItlllllllllllllllllllllllllW stra città: la ragioniera Anna Maria Mondino, di -io anni, impiegata presso la ditta Moschlno di corso Verona. Prima la guerra, poi diverse contingenze familiari, li avevano costretti a ritardare le nozze. Alcuni mesi or sono essi decidevano finalmente ai unirsi In matrimonio e 11 Lanzola si Taceva perciò trasferire da Bologna, dove era allora in servizio, a Torino Le nozze furono celebrate nel maggio scorso e i due sposi aiutarono a dimorale in un alloggetto al quarto piano di via Luserna i, già abitato dal genitori della Mondino — 11 padre Gioambattista. di 82 anni, e la madre Agnese C a navese. di fio — che si trasferirono in corso Lecce 1, nell'appartamento prima occupato da un'altra loro figlia vedova, deceduta da poco Come talvolta avviene In casi del genere, quest'unione a lungo procrastinata non fu felice. La Mondino, abituata ad essere a casa sua in una posizione d'Indipendenza, forse non sapeva rassegnarsi alla legittima potestà maritale, e forse 11 Lanzola, dimostratosi per 11 passato costantemente ai rendevole, aveva improvvisamente cambiato tono. Comunque stessero le cose, è certo che 1 due non riuscivano ad andare d'accordo; i litigi si susseguivano l'uno dopo l'altro per l più futili motivi, inasprendo sempre più I rapporti. I coniugi tentarono di rappacificarsi andando ad abitare In corso Lecce, insieme ai genitori della Mondino od ai.suol due nipotini, rimasti orfani della madre. Ma le cose non migliorarono; anzi, un giorno — e precisamente il 26 settembre scorso — giunsero ad un punto tale che il Lanzola andò ad abitare solo In via Luserna. mentre la moglie rimase con 1 parenti. Da oltre un mese dunque questo matrimonio disgraziato si trascinava in una simile situazione, alla quale però la Mondino non intendeva arrendersi; essa infatti aveva proposto al marito di iniziare le pratiche legali per una separazione regolarmente codificata da una sentenza del Tribunale. E la richiesta aveva sollevato viva reazione da parte del Lanzola; molto ligio alle convenienze, edu- cato rigidamente (come si è detto, era un ex-ufficiale marittimo), egli considerava questo passo disonorevole. Ma la Mondino era Irremovibile. Ieri pomeriggio, verso le 17, usciva di casa in compagnia della madre per recarsi in via Luserna 1, a ritirare, disse, un po' di biancheria. Non t da escludere però che Intendesse avere un nuovo abboccamento; infatti, data la giornata festiva, 11 marito era in casa e si trovava solo polche un suo cugino, che talvolta si recavn da lui a dormire, a quell'ora era fuori. Anna Maria Mondino, altr, ina gra, dal pigilo quasi mascolino, fu vista salire le scale, mentre la madre la seguiva a stento. Cosa imi si& esattamente accaduto da quel momento in poi è dato sa pere soltanto In n,odo un po' con fuso attraverso la successiva de posizione delle donne, ricoverate all'ospedale. Ma non è dllliclle ri costruire la scena. Le Mondino, appena entrate, pre sero a litigare con il Lanzola. sem pre a proposito della separazione legale; l'uomo, ad un tratto, perse la ragione: Infuriato, corse In cucina, afferrò un batticarne di ferro e'con esso, tornato di preci plzlo nell'anticamera. Investi a piattonate le due donne. Esse, non ostante che 1 colpi si susseguissero veementi, ebbero ancora la forza di Invocare aiuto. La suocera del Lanzola ha raccontato più laidi che il genero tentò addirittura di buttarla da una finestra, ma questa circostanza sembra Inverosimile. DI certo sì sa che alcune persone, udite le grida, corsero al quarto plano e. sfondata la porta a spallale, trovarono nell'Ingresso Je Mondino barcollanti con 11 vi so inondato di sangue; esse, vista la via d'uscita, si precipitarono fuori terrorizzate. Uno del soccor rltorl, Carlo Paveslo agente di P.S., scorto 11 Lanzola nella camera da letto vicino alla finestra spalanca ta, gli si buttò contro d'un balzo riuscendo ad afferrarlo per una faida della giacca, ma 11 feritore svincolatosi, si buttò ugualmente a capofitto nei vuoto. Egli preci luto verso via Cesana, quasi al l'angolo con via Luserna, e per poco non Investi in pieno una vecchietta che si trovava a transitare In quel momento; essa rlpor tò, oltre naturalmente ad un grave spavento, leggere escoriazioni al viso che sono state giudicate guai-ihlll in pochi giorni. Il Lanzola giacque sul selciato senza dare più un moto di vita Ma respirava ancora debolmente e perciò, giunta dopo pochi 111 imi ti un'autobarella dei vigili dei fuo. co, fu trasportato al Maurlzlano dove fu ricoverato alle 18 circa. Il medico potè constatare che 11 disgraziato aveva riportato la trattura del bacino, di una gamba ed una grave commozione viscerale; ma prima ancora che si potesse tentare qualsiasi cura, egli spira va senza aver ripreso conoscenza. Intanto in via Luserna era (fiuti ta un'altra autobarella, la quale trasportava le Mondino, madre e figlia, al Maria Vittoria. Entram be presentavano ferite al capo, ma mentre la prima veniva giudica ta guaribile in 15 giorni e quindi dimessa, la seconda vi è stata ricoverata con prognosi riservata. Oltre agli agenti del Commissariato di Borgo San Paolo, sul luogo della sciagura si portavano 1 dottori Ferrilo e Isaia della Squa dra Mobile per le opportune In daglni. Attraverso la minuziosa ri costruzione del fatti da loro compiuti. si propende a credere che il Lanzola si sia buttato dalla fine stia rltenenao di aver mortalineii te ferito moglie e suoceri». cap. Giovanni Lanzola iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiimimiiiii I medici prestano alla Mondino le prime cure

Persone citate: Anna Maria Mondino, Carlo Paveslo, Giovanni Lanzola, Lenci

Luoghi citati: Bologna, Borgo San Paolo, Torino