Le richieste dei braccianti di Crotone

Le richieste dei braccianti di Crotone Le richieste dei braccianti di Crotone La situazione nelle terre occupate - Qualche nuovo incidente - Nove feriti in un tafferuglio - L'inchiesta del sottosegretario Colombo e degli esponenti dei partiti Crotone, 1 novembre. Nel complesso la situazione nel Crotonese continua a mantenersi calma, ma i luoghi dove i braccianti hanno occupato le terre sono numerosi e la polizia corre In lungo e in lar- go la zona, cosicché qua e là qualche incidente di carattere locale è inevitabile. Uno di questi incidenti si è verificato stamane in territorio di PuntaCastello, poco lontano da Cro-tone, su campi occupati dan^finto^'^^t'r FtHLfwTno intente a lavorare terre in-colte quando sopraggiungeva un camion carico di carabi-meri i quali, subito discesi, in- giungevano ai contadini disgomberare. Questi si sonoVenuta a conoscenza delfatto la segreteria della Ca-mera del lavoro di Crotone ha Inviato una nuova protesta al Presidente del Consiglio e al ministro Sceiba reiterando la richiesta di punizione dei ra- sponsabili e reclamando ade- ccotonesi non erano affattocoltivate o assegnate ad altre cooperative e che tutti i par-opposti e ne è nato un taffe ruglio, in seguito al quale 9 persone rimanevano ferite. L'invasione delle terre guati indennizzi alle vittime. Nello stesso telegramma si chiariva al governo che le terre occupate dai contadini titi locali appoggiano l'occupazione delle terre incolte da parte dei braccianti, le cui condizioni di vita sono miserevoli. Una prova del generale consenso, dice ancora il messaggio, è data dal fatto | che tra l braccianti arrestati I in questi giorni vi sono anche due d.c. Le affermazioni della ! segreteria della Camera del !lavoro di Crotone ripetono del i resto cose a tutti note, alme- , no da queste parti: com'è ri- ! ~pUt<ì ^ U"° deg,i UcfisJ. di pagala, il piovane contadino i Francesco Nigro, era iscritto ; alla sezione del m.s.l. di Me- lissa. j E' vero anche, d'altra par-|te, che le occupazioni di terre iniziatesi il 24 ottobre sembra-no obbedire ad un piano pre- ordinato, ma, a prescindere dalogni significato politico, la{bandiera che questa massa di,braccianti agita è quella del-|ia fame. L'invasione di terre incominciò lungo la fascia co- stieradel marchesato di Stron- goli e Ciro, con qualche pun- tata verso le terre dell'Inter- no. Nei giorni successivi al 24 j ottobre, i cortei di braccianti si diressero nei territori della Pi ssola Sila, fra Rocca di Ne-to, San Mauro Marchesato, Petilia Policastro, e attorno a IIsola Capo ..ìizuto. Ora il fe- nomeno tende a spostarsi in jdirezione di Catanzaro, e pro- prio ieri altre terre (Botricello, Cropani, Andali) hanno visto l'arrivo di gruppi di braccianti con gli arnesi agricoli in spalla. In qualche luogo, mercè l'opera persuasiva svolta dalle autorità, i contadini si sono lasciati convincere a - sgomberare i campi, in altre i vaste zone essi si sono fissati all* terra e l'hanno-seminata e non intendono andarsene. ■ < ,. . ,, ' IUnerail delie Vilume Come si risolverà questa fac cenda? Da Roma sono giunti nella regione il Sottosegretario all'Agricoltura, on. Colombo, L rappresentanti sindacali del- ' le varie correnti e anche esno nenti di partiti, in maggio'ranza socialcomunisti. Costoro dovranno esaminare attenta! mente la situazione, che a vannaggio dei braccianti appare Ichiara in molti punti: basteirebbe riferirsi alle richieste già ripetutamente rivolte alle autorità governative e che si riferiscono alla concessione di ! nuove terre incolte alle coo1 perative di contadini, all'esten sione del decreto sull'imponibi i le della mano d'opera, alla re visione dei piani di trasf or ma1zione agraria, presentati quo sti dai proprietari terrieri, al l'immediato inizio di lavori pubblici, e infine al sollecito pagamento degli assegni fami.liari, che non vengono corri- sposti ai lavoratori agricoli dal 1947. Proprio l'on. Pastore, dei sindacati democristiani, affermava ieri che i braccianti di molte zone del Mezzogiorno percepiscono paghe che non superano le 250 lire per 10 ore di lavoro al giorno, mentre al Settentrione, nello stesso caso, le paghe, sono 900 e 1000 lire. Ma in questa regione calabra la situazione è ancora peggiorata dalla lunga disoccupazione, dovuta al sistema estensivo cerealicolo e pastorizio delle terre del latifondo, che si estendono per oltre centomila ettari: è peggiorata dall'esistenza di centri miserabili, senza strade nè acqua nè luce nè impianti igrienici. Domani alle 11, in uno di questi poveri centri, a Àlelissa, si svolgeranno i funerali delle due vittime del conflitto dell'altro ieri. Delegazioni di contadini e di operai della provincia seguiranno i feretri Insieme alle autorità di Crotone e di Catanzaro e a parlamentari, tra cui Gullo, Cacciatore. Mancinelli e altri. Il comunista on. Gullo ha parlato stamane a Catanzaro, che dalle 6 alle 12 era ancora in sciopero, dicendo che « la lotta continuerà da parte dei braccianti, perchè la fame ha i suoi diritti ». a. ce.

Persone citate: Cacciatore, Francesco Nigro, Gullo, Mancinelli, Pastore, Rocca