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200 intossicati a Venezia per ingestione di cibi guasti 200 intossicati a Venezia per ingestione di cibi guasti Due ragazzi di un istituto morti - Operaie di uno stabilimento in gravi condizioni Venezia, 5 ottobre. Due gravissimi casi di avvelenamento collettivo si sono verificati nelle frazioni veneziane di terraferma, con conseguenze mortali per due ragazzi e grave intossicatone di oltre duecento persone. Nel seminario dell'Istituto saveriano delle missioni estere di Parma, che sorge a Zelariano, due allievi, il sedicenne Antonio Ferrari di Richelmo, da Arzignano (Vicenza), e il quattordicenne Giuseppe Buglian fu Giacomo, da San Vito al Tagliamento, colti da conati di vomito e da forti dolori viscerali, dovevano essere ricoverati all'ospedale di Mestre, ove spirarono nella mattinata. Al primo il male era cominciato lunedì, al secondo ieri. Ma già ieri tutti gli allievi dell'Istituto — circa novanta — e 1 religiosi che vi sono preposti — circa una quindicina — uno alla volta dovevano mettersi a letto presi da intossicazione. I sanitari che si sono recati a curarli, li hanno giudicati con prognosi favorevble. Sembra che l'avvelenamento, dovuto a ingestione di cibi guasti, si debba ascrivere a dieci chili di mortadella che i religiosi avevano consumato domenica sera. Resti di questa mortadella sono stati sequestrati dall'autorità inquirente per essere sottoposti ad esame. L'altro caso si è verificato alle Officine Galileo, di Marghera, alla mensa delle quali, Ieri a mezzogiorno, era stata servita della carne di manzo lessata. Stamane un centinaio tra operai e operaie è stato colto da dolori, dopo che durante la notte era stata ricoverata all'ospedale l'operaia trentanovenne Beniamlna Fassina di Carlo, abitante a Zelarino. SÌ sono avute scene di panico collettivo specialmente fra le donne, molte delle quali furono colte da crisi di nervi. I medici subito accorsi, hanno curato gli intossicati che, con le auto della fabbrica e altre macchine, sono stati trasportati alla loro abitazione, meno la ventenne Usa Pa- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII van fu Sante, abitante a Ca' Emiliani, che ha dovuto essere ricoverata all'ospedale. Sia la Pavan che la Fassina sono in gravi condizioni. L'inchiesta delle autorità si è estesa naturalmente anche alla mensa della Galileo.