Il carrettiere che uccise il mendicante voleva soltanto infliggergli una lezione

Il carrettiere che uccise il mendicante voleva soltanto infliggergli una lezione Il carrettiere che uccise il mendicante voleva soltanto infliggergli una lezione La Corte d'Assise ha condannato l'imputato a 7 anni di reclusione In Aesise, * stato giudicato ieri il carrettiere Felice Rosso fu Angelo, di 48 anni, eia San Michele d'Asti, imputato di avere ucciso, In seguito ad una violenta collutfazione, il mendicante sessantaduenne Claudio Gay, senza fissa dimora. La mattina del lo agosto scorso, In un prato adiacente alia vascima, t Kauotta », in via Stura 33, presso un rigagnolo, veniva trovato disteso per terra il Cay, privo di sensi e con la testa insanguinata. Trasportato all'Astanteria, vi decedeva pche ore dopo senza avere ripreso conoscenza. Si occupava delle Indagini sul fatto il Commissariato CI Madonna di Campagna, e risultò che 11 mendicante era stato vittima della bestiale aggressione del pn giudi- aaspttaIptpodsecato Felice Bosso, lJWIMIIflltllIlllllfIMIll>IIIIlllIllilllllllIllIlllMIII<lsvvclt li Boeso, 11 giorno prima, al era accorto ohe da un chiodo appeso al muro presso la sua brando, era scomparso un palo di calzoni. Sapendo che ii Gay, da qualche settimana, trascorreva la notte nel tienile della cascina, lo affrontava accusandolo senz'altro del furto. Il mendicante affermò di non saperne nulla, ma il Roseo, afferna,tolo per il bavero, lo sollevò òi peso e lo sbattè con violenza tre o quattro volte contro J& parete del fienile, gridandogli: «O mi restituisci la roba o ti ammazzo ». Il Gay, ad ufi tratto, barcollava e cadeva a terra esanimo. Il Kob lll^)llllll1rlllI>llll1!llli:!<:i3lllll1llillllllIlltlB so, senza più curarsi del 'povero vecchio, anche perchè alterato dal ' vino, rientrava nella stalla e «l|coricava. Evidentemente il mendi-jl-aote, in seguito alle ferite riporr tate, non aveva potuto far» molta strada ad er» caduto mei luogo ove fu poi rinvenuto. Al dibattimento, come già in istruttoria, 11 Rosso, un uomo vigoroso e prestante, si dichiarò convinto che il ladro fosse stato il mendicante, ragione per cui, di fronte alla sua ostinata negativa, aveva voluto dargli una lezione. Smentì poro di avere trascinato fuori della cascina l'avversario ferito abbandonandolo poi nel prato. Dopo l'escussione di alcun: testi, 1 quali confermano come i duo contendenti fossero in stato di ebrietà, il P. G. ha pronunciato la sua requisitoria, rscludendo. sullo scorta delle risultanze prc cessiteli, che il carrettiere avesse ,a intenzione di uccidere il Gay. Kd ha concluso chiedendo la condanna del Rosso a 9 anni oi cai cere. Sentiti 1 motivi defensionali esposti dagli avvedati Colla e Torchio, la Corte (Pres. Cacci*. P, G. Cassina, cane. Quaglia) ha emesso la sentenza con la quale, concedendo all'Imputato le circostanze attenuanti, ritiene 11 Rosso responsabile di lesioni personali seguite da morte, e riduce la pena a 7 anni di reclusione.

Persone citate: Felice Rosso, Torchio