La pena capitale richiesta per tutti

La pena capitale richiesta per tutti IL PROCESSO DI BUDAPEST La pena capitale richiesta per tutti L'avvocato difensore: « E'difficile trovare circostanze attenuanti per il mio cliente,, cdifficile trovare Iattenuanti per il,'(Nostro servizio particolare) Budapest, 21 settembre. «r Rajk fu soltanto uno strumento, ed i crimini che egli ha commesso non sarebbero stati perpetrati se non ci fossero stati i guerrafondai. Sono iTaccordo con il Pubblico Ministero nel ritenere che Tito e l'imperialismo americano dovrebbero essere- alla sbarra. E' circostanze mio cliente ». Questo è un saggio delle arringhe che,per due ore (quindici minuti ciascuno) hanno pronunciato oggi al microfono i difensori degli otto imputati di Budapest. E polche facevano seguito ad una richiesta di pena capitale per tutti gli accusati è da ritenere che 1 giudici non troveranno molto arduo il loro incarico, nè difficile l'elaborazione e la motivazione della sentenza. Istvan Kovacs, difensore di Gyor Palffy, imputato numero due, ha pronunciato parole simili a quelle di Elek Paszo, difensore di Rajk, che vi abbiamo riferite. Ha detto Kovacs: «Non posso difendere le azioni del mio cliente, ma posso e cerco di difendere la sua persona ». In qual modo non ha precisato. Cosi gli altri avvocati, che sono parsi ansiosi di far notare — e qualcuno di loro lo Idetto — come l'esser dal,la parte degli imputati fosse 'una mera necessita di ufficio i e per leali socialisti quali essi sono. Laszlo Soniai, l'avvocato preposto a difesa di- Andras Szalai, ha tracciato un parallelo fra i processi di epurazione moscoviti e l'attuale procedimento. Citando un brano di una requisitoria di Viscinski, che sostenne l'accusa al processi di Mosca, Soniai ha detto: < Nel passo che vi ho letto sostituite alle " forze oscure del fascismo " le " forze oscure dell' imperialismo " ed avrete un quadro esatto ». Le arringhe hanno fatto seguito alla requisitoria in cui Gyula Alapi ha delineato, per 75 minuti, un quadro della situazione, concludendo per la piena colpevolezza degli otto accusati e chiedendo per ognuno di loro la condanna alla pena capitale. Il facile pronostico della vigilia è stato cosi confermato. La richiesta di Alapi era già stata formulata dai più autorevoli giornali governativi subito dopo la pubblicazione dell'atto di accusa. E data la confessione degli imputati non c'era motivo di pensare che Alapi potesse fare altro. Ancora una volta si è parlato, nella grande aula dalle colonne di marmo, della -partecipazione di Tito e .degli Imperialisti americani » al putsch anti-comunista. Anche Tito e l'imperialismo occidentale — ha detto il magistrato — dovrebbero esser processati assieme agli otto di Budapest, e con essi condannati. Immobili sulle sedie, impassibili in volto, gli imputati ascoltavano la richiesta di Alapi che nemmeno per loro era una novità. Il rappresentante dello Stato ha affermato: « I metodi fascisti e da gangsters della cosiddetta democrazia americana sono venuti alla luce in questo processo. Questa " democrazia " è erede degli uomini di Hitler, che sono ora al suo servizio. Tito e gli altri traditori del socialismo erano agenti comuni dell'imperialismo americano. Questo ha rivelato il presente processo ». Edgar Ulsamer della « United Press » niiiiMiMiiiiiiiiiMiiiinMiiiMMiiiiiiniiiiiiiiiiillll

Persone citate: Edgar Ulsamer, Elek, Gyula Alapi, Hitler, Istvan Kovacs, Kovacs, Laszlo, Rajk, Szalai

Luoghi citati: Budapest, Mosca