Vicende sentimentali nel destino di Giorgio Cini

Vicende sentimentali nel destino di Giorgio Cini Vicende sentimentali nel destino di Giorgio Cini Roma, 13 settembre. Il 1° ottobre 1947, davanti al municipio di Civitavecchia, verso il mezzogiorno, si fermava una lussuosa macchina con la targa di Roma, dalla quale scendevano una signora elegantissima, un giovane alto e bruno unitamente a due distinti signori. Erano attesi; bastò infatti che il più giovane degli uomini del gruppo dicesse il suo nome perchè la comitiva venisse subito introdotta nell'ufficio del capo di stato civile. Dieci minuti dopo la contessa Martina Arrivabene, divorziata da poco dal duca Luigi Grazzano Visconti di Modrone, era legalmente unita in matrimonio col conte Giorgio Cini. Si concludevano in tal modo nel più grande segreto due brevi romanzi di amore di questa nostra tormentata epoca: infatti nello stesso periodo di tempo nel castello di Grazzano il duca Luigi Visconti di Modrone sposava l'attrice Laura Adani. Lo scioglimento del matrimonio era avvenuto in Romania in virtù di quelle famose clausole del trattato italo-romeno che poi vennero dichiarate non valide dalla Cassazione. Madina Arrivabene aveva conosciuto Giorgio Cini a Roma nel 1945, dove il giovane patrizio era arrivato subito uopo la Liberazione. Fra i due nacque un idillio che si trasformo in profondo amore, tanto che essi decisero di sposarsi. Giorgio Cini aveva già assunto allora la maggior parte degli oneri paterni nell'amministrazione dell'ingente patrimonio familiare e aveva compiuto la lenta e pericolosa opera di far fuggire dal campo di Dackau il padre senatore Vittorio, catturato come ostaggio dai tedeschi, L'amore tra Giorgio e Madina non incontrò 11 favore della famiglia; e per la prima volta il figlio devoto e ubbidiente, che aveva giocato la sua vita per salvara il padre, non si senti in grado di obbe¬ dire, e clandestinamente ai"', a Civitavecchia a sposarsi. I conti Cini, però, con le dovute cautele vennero informati da intimi della famiglia di queste nozze segrete; furono molto angustiati all'annuncio e perdonarono al figlio, pur non nascondendo la loro disapprovazione; forse fu questa una delle ragioni perchè la notizia rimase nel circolo ristretto degli intimi amici di famiglia che non parlarono mai con nessuno. Ma il Cini, nell'estate del 1948, conobbe a Roma, nel salotto della duchessa Dentice di Frasso, Merle Oberon, ospite della capitale con il marito Luclen Ballard. Egli provò subito una vivissima simpatia per la donna e s'accorse di esserne ricambiato; fu il classico « coup de foudre >. Poi le vicende umane portarono i due presunti fidanzati lontano uno dall'altro; si sapeva però di affettuosi rapporti epistolari e telefonici. Si parlava dell'imminente sentenza di divorzio per la Oberon; Madina Arrivabene alla fine del gennaio di quest'anno venne trovata in una camera di un grande albergo di Roma in stato quasi comatoso; si parlò di tentato suicidio con barbiturici, ma la notizia fu smentita. Ora si apprende che, invece, la moglie di Giorgio Cini aveva intuito la verità e, perduto l'affetto dell'uomo che adorava, era crollata in uno stato pericoloso di prostrazio ne. I due coniugi, ritenuti se mifidanzati da quasi un an no, non erano stati più visti insieme; in compenso Merle Oberon era rimasta a contatto con l'erede dei Cini, pure vivendo sempre all'estero. Giorgio Cini ha concluso tragicamente la sua giovane ed attiva vita; la mamma sua è chiusa nel palazzo veneziano preda di un collasso gravissimo per la perduta creatura che adorava; Merle Oberon si trova nelle stesse condizioni in una clinica della Costa Azzurra. Madina Arrivabene piange forse le troppe delusioni della sua ancora giovane vita. f. d. vili La contessa Arrivabene.

Luoghi citati: Civitavecchia, Roma, Romania