Stare male per star bene di Paolo Monelli

Stare male per star bene Stare male per star bene Ancora del tenore zione del medico di vita degli inglesi - Scomparsa del milionario - Invencondotto - Undici mesi per avere un paio di occhiali (Dal nostro inviato speciale) Londra, settembre. Ho detto nell'articolo prece dente che quando si parla di tenore di vita (standard 0/ Zi/e) bisognerebbe prima intendersi sul valore di questa espressione; di cui il senso è cosi vago, aggiungevo, che dell'Inghilterra può dirsi con un paradosso (e paradosso significa verità che repugna al senso comune, ma verità) che riesce a conservare alto il tenore di vita dei suoi cittadini riducendone fortemente il tenore di vita. Non solo agli occhi di noi latini, ma anche a quelli di parecchi inglesi che sono venuti a trovarci e stupiscono del lieto aspetto dello nostre città (sudi a gay appearance, scrive l'Ecònomist) il modo di vivere di questi ancora ricchi inglesi appare più triste, più squallido di quello di noi poveri italiani; con quella angustia di orari e quella carestia di cibi che vi ho descritto, per cui se ad uno saltasse In mente di fare una pazzia e sciupare tutto il suo guadagno settimanale, in una bisboccia, gli è praticamente impossibile cavarsene la voglia (potete, per esempio, bere un whisky al bar; ma un secondo non ve lo danno, perchè, vi ammaestra l'oste, il whisky deve andare in America ed essere barattato con quegli accidenti di dollari; e se vi capita di essere senza sigarette al mezzodì del sabato, spesso non ne trovate più fino ai lunedi seguente, e anche .nel corso della settimana non sempre potete avere la qualità che vi piace) ; con tasse che colpiscono aspramente proprio quelle cose che consolano della vita: la birra, per esempio, è rincarata per via delle tasse del 120 per cento, il biglietto del cinema del 90 per cento, le sigarette del 450 per cento; questa tassa è cosi alta non solo per portar via quanto più è possibile al' contribuente, ma anche per obbligarlo a fumar meno; oh, non per considerazioni puritane o igieniche, ma per limitare la importazione del tabacco. Prendersela comoda Un industriale di qui ha detto ad un giornalista americano, che lo ha stampato sul suo giornale suscitando proteste indignate, si capisce, specialmente dalla stampa governativa, che la gente, non potendo più svagarsi a suo modo dati i prezzi e la tasse cosi alte e la roba cosi scarsa, non gli resta altro divertimento che il prendersela comoda (leisure); per cui il lavoro nelle officine e negli uffici va a rilento, e ogni momento è sospeso, per il caffè delle 11, per il té delle quattro, per il giornale radio; ed è difficile trovare chi voglia fare ore straordinarie, perchè del denaro che gli resta dopo pagate le tasse non sa che farsene (« the would rather have theit test than the money left to them after taxes »; forse aveva ragione quel giornalista che scopri tante affinità fra gli inglesi e gli arabi). Ma generalmente parlando, non può definirsi una contrazione del tenore di vita non veder più da anni sulle mense questo o quel cibo, segnare con pietra bianca il giorno che distribuiscono due uova, sentirsi predicare ogni giorno rinunce e sacrifici, comportarsi secondo schemi e regole e istruzioni continue dall'alto, senza la speranza di imprevisti, senza nemmeno 11 gusto di poter sgarrare ogni tanto? La nazione inglese mi fa ve/iire in mente quei ragazzi della nostra borghesia d'anteguerra che, presa la laurea, invece di correre il rischio dell' imprevisto, l'alea della professione libera che poteva dargli l'indipendenza e una maggiore agiatezza e magari la ricchezza, aspiravano ai -magri stipendi e alle previste possibilità della carriera d'impiegati dello stalo, per la certezza del guadagno assicurato e il miraggio della pensione alla fine dell'impiego. Perchè in cambio degli elencati sacrifici (di taluno dei quali, come ho avuto occasione di dire, non si rendono conto, quindi possono avere ragione quelli che glieli impongono), i van taggi reali degli inglesi sono questi, che da un altro angolo di vista garantiscono un decoroso tenore di vita: salari sufficienti ai bisogni (l'operaio industriale guadagna in media dai due scellini e mezzo ai tre scellini all'ora, più o meno dalle 250 alle 300 lire) e ore di lavoro inferiori a'quelle dell'anteguerra, e vacanze pagate — conquiste energicamente difese dalle organizzazioni sindacali, che sono tutt'uno con il governo —; piuttosto alti (altissimi al confronto del nostri) gli stipendi dei funzionari dello stato, benché rosicchiati parecchio dalle tasse; un sistema di servizi e di assicurazioni e di sussidi per tutti i casi della vita, fino all'assistenza gratuita medica e igienica e al funerali pagati dallo stato. Il cittadino gongola E poiché l'uomo non vive di solo pane, la soddisfazione per le classi meno abbienti di vedere come il governo taglieg già le classi che stanno meglio, ed i ricchi; da un late obbligandoli agli stessi sacri¬ fici dei più poveri per quello che è razionamento, limitazioni e slmili, dall'altra inasprendo progressivamente le tasse secondo il reddito, per cui praticamente nessuno può avere un guadagno o una rendita superiore a 15.000 sterline l'anno; perchè oltre questa somma per ogni sterlina che uno guadagna deve dare diciannove scellini allo Stato, e tenersene uno solo per sè. (15.000 sterline l'anno corrispondono a due milioni al mese; par molto, ma è un reddito che fa ridere, non dico i nostri Brusadelli, ma 1 nostri bottegai e taluni divi del ci- nematografo). Cosi il cittadi- no gongola leggendo sui gior nali che non ci sono più di settanta persone in Gran Bretagna che, dedotte le tasse, abbiano una rendita netta di 6000 o più sterline l'anno (6000 sterline, meno di un milione al mese); e che il visconte Leverhulme è morto lasciando un patrimonio di sterline 2 milioni e 357 mila, ed 11 fisco se ne è preso un milione e 656 mila. Oscuri pericoli Il godimento di questo modesto e generale benessere non è tuttavia tranquillo. Da un lato il cittadino ha nelle orecchie un continuo monito, una continua esortazione da parte del governo che bisogna lavorare di più, e, se non prepararsi a maggiori sacrifici, rassegnarsi a non prevedere la fine dei sacrifici presenti. D'altro canto lo angoscia un oscuro senso di precarietà, di provvisorio; legge sui giornali, gli uomini politici glielo ripetono in tutti 1 toni (magari dando la colpa all'America e all'egoismo delle plutocrazie) che pericoli minacciano da ogni parte questo tenore di vita, che.questo modesto benessere può essere compromesso da un gran fallimento, perchè quelle provvidenze sociali costano un occhio della testa, ingoiano tutto il gettito delle altissime tasse; ed 11 deficit della bilancia commerciale è ormai di seicento milioni di sterline; dentro quella breccia, come la chiamano, anzi ormai un abisso, 11 dollaro gap, l'Inghilterra col suo impero getta le sue riserve auree, oltre a tutti i milioni di dollari che riceve per il Piano Marshall; si che continuando di questo passo, e se a Washington non succede il miracolo (cito da. un accurato studio comparso sul Times) le riserve in oro e in dollari s'esauriranno matematicamente entro due anni, e nel campo pratico in meno di un anno; se l'emorragia continuerà nella misura attuale, la sterlina non potrà resistere che per qualche mese: at the current rate of dram, sterling con scarcely hold out for more than a matter of months ». Quando si studiano le molteplici cause di questa crisi (talune evidenti agli occhi dei profani, quali la diminuzione delle esportazioni verso i paesi del dollaro [per l'alto costo o la peggior qualità dei prò dotti, per i forti dazi americani, per le esitazioni del capitale privato a rinnovare impianti e cercare nuovi traffici], di fronte alla quasi impossibilità di ridurre le importazioni da quei paesi trattandosi di derrate alimentari o di materie prime indispensabili per far vivere le industrie; altre che hanno origini remote e meno apparenti, come la crisi della gomma naturale, l'alterazione del prezzi mondiali di questo o quel prodotto, l'immutabilità del prezzo dell'oro ecc.), una grande colpa vien data dalla stampa indipendente o da osservatori stranieri alla « politica di beneficenza », come si dice, del governo e a tutte le conseguenze che ne derivano: tasse troppo forti che paralizzano l'iniziativa privata e limitano il risparmio, eccessivo costo dei servizi sociali, incoraggiamento alla pigrizia, al prendersela comoda; ci vorrebbe un po' di disoccupazione, invoca taluno, che liberi l'industria dai cattivi operai e sproni gli altri ad un lavoro più diligente per paura di essere licenziati. Tutti assistiti Soprattutto l'assistenza sanitaria gratuita, pur lodata teoricamente come mèta ideale di una nazione, è giudicata intempestiva e inopportuna e, nella misura in cui è garantita, esageratamente costosa. Ho sentito dire da un medico italiano di qui che gli inglesi hanno inventato il medico condotto; e in un certo senso questo è vero, perchè prima di questa legge, National Health Service Act, voglio dire prima che il famoso piano Beveridge del tempo di guerra ne indicasse le linee generali, l'assistenza sanità ria quassù per i meno abbienti era meno progredita di quella di altri paesi, e del nostro. Ma oggi qualsiasi cittadino, ricco o povero, che si iscriva al servizio sanitario gratuito (sono iscritti il 97 % del cittadini), e anche lo straniero di passaggio, ha diritto alle cure e alle medicine gratuite e a tutto quanto il me dico gli può prescrivere per II suo benessere: grucce, arti artificiali, dentiere, parrucche. occhiali, reggipetti, busti, cognac, senza spendere un soldo (salvo il carico fiscale medio per ogni capo famiglia per questo servizio, circa 8 scellini (800 lire) la settimana. La legge è del luglio dell'anno scorso; e s'è avuto subito- una ressa imprevista di malati lievi o immaginari a chieder cure e medicine, non bastano i dentisti per tutti quelli che si sono scoperti un dente cariato o vogliono la dentiera, non bastano i chirurghi per tagliar via le tonsille al bambini, non ci sono ientl a sufficienza per 1 nove dl cittadini che si so- no accorti d'essere miopi o preablti; con il risultato che chi ha rotto gli occhiali, e ne ha bisogno di un altro paio, deve aspettare fino a undici mesi per averli, che anche le lenti vengono dai paesi del dollaro. In nove mesi il governo ha speso per questo servizio più di trecento milioni di sterline; molto più del previsto; ma dicono che non osa ritoccar la legge per non perdere voti alle prossime elezioni. Le stesse Trade Unions si dolgono che troppi operai marcano visita come coscritti pelandroni, profittando dei certificati di medici frettolosi e ca^ rlchl di lavoro, triplicando quadruplicando cosi le loro vacanze pagate. Paolo Monelli

Persone citate: Beveridge, Brusadelli

Luoghi citati: America, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Washington