I rapinatori dell'Aga Khan scesi in aereo a Ciampino?

I rapinatori dell'Aga Khan scesi in aereo a Ciampino? I rapinatori dell'Aga Khan scesi in aereo a Ciampino? Sarebbero poi ripartiti in volo per Ginevra - La polizia in subbuglio • I gioielli pare siano già nel Nord Africa o e a o . Roma, 18 agosto. Il Questore dott. Dosi, capo dell'« Interpol » per l'Italia, ha messo da ieri in allarme tutte le questure della Repubblica perchè a Ciampino sarebbero sbarcati da un aereo il rapinatore dell'Aga Khan e la sua amante. Avantieri il conte Ottavio Oppo, esponente di una grande casa cinematografica americana, si trovava all'aeroporto di Ciampino per attendere la moglie del regista Dieterle che doveva arrivare con l'aereo postale di Nuova York che fa scalo a Parigi e a Ginevra. Quando l'apparecchio si fermò sulla pista di atterraggio dalla scaletta dei passeggeri egli vide scendere un signore elegantissimo, dalla faccia molto segnata, che si volgeva a porgere la mano a una bellissima signora bionda per aiutarla a scendere i pochi 'gradini. AI conte Oppo parve : di conoscere l'uomo e chiese a !un amico che lo accompagnava chi fosse. Ma quello non ricordava la fisionomia del viaggiatore. Giunto poi, poche ore dopo, in macchina a Napoli assieme falla signora Dieterle, egli, attraverso un giornale francese nhe aveva comperato per ingannare l'attesa all'aeroporto in una pagina interna, in una fotografia riprodotta in grande formato riconobbe sia l'uomo che lo aveva colpito a Ciampino, sia la donna che lo accompagnava; si trattava di Rogers Senanetz, l'organizzatore della rapina all'Aga Khan, e dell'attrice Renée Remy, sua amante, ricercati da tutte le polizie del mondo per il grosso colpo compiuto a Cannes ai danni del maragià indiano. Subito il conte Oppo si recava alla questura di Napoli, dove informava il dott. Mascia, capo della squadra mobile, di quanto era venuto casualmente a conoscenza. Un fonogramma urgentissimo perveniva allora, poco dopo, all'* Interpol », che dava subito l'allarme e iniziava le indagini, sulle quali lògicamenta il dott. Dosi mantiene il più stretto riserbo. Risulta che effettivamente i due ricercati sono scesi all'aeroporto della capitale, ma di là però si sono perdute le tracce. Un severissimo controllo viene esercitato su tutti i cittadini stranieri; si ritiene tuttavia che i due abbiano trovato rifugio in qualche casa o villa di complici. Com'è noto, il Senanetz è a capo di una grossa banda internazionale, e contro di lui sono spiccati vari mandati di cattura. L'« Interpol » comunque, secondo indiscrezioni avute, non ritiene che i due abbiano con sè i gioielli. Infatti, la polizia francese ha orientato, secondo informazioni dell'* Interpol », le indagini verso il Nord-Africa. Ev risultato che certa Ester Azoulay ha lasciata la Francia diretta ad Algeri a bordo di un aereo da noleggio recando con sè una cassetta del peso di circa quindici chilogrammi. Questa donna è la madre del Senanetz, detto- anche « Ruggero il grasso », al quale si atttibuisce la rapina dell'Aga Khan. E' risultato che lo stesso Senanetz aveva prenotato personalmente l'aereo per la madre tre giorni prima del colpo. La signora Azoulay, accompagnata da un certo Santucci, ha lasciato alle ore 14,30 di gioyedl scorso l'aeroporto dl""Parigi. Era il Santucci a recare con sè la cassetta che presumibilmente contiene i gioielli dell'Aga Khan. Si ritiene inoltre che i due fuggiaschi giunti a Roma siano saliti a bordo dell'aereo postale diretto a Ginevra. Le prime indagini, infatti, si erano orientate verso la Svizzera, dove i ricercati si erano presumibilmente diretti.