Conferenza titina a Zagabria in risposta all'ofensiva russa

Conferenza titina a Zagabria in risposta all'ofensiva russa Conferenza titina a Zagabria in risposta all'ofensiva russa La crisi del comunismo cecoslovacco - 250 mila "epurati ma in gran parte sarebbero dimissionari per la scomunica t» (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, 1 agosto. Oltre 250 mila comunisti cecoslovacchi, e cioè circa il 15 per cento dei tesserati, sono stati improvvisamente espulsi dal partito, secondo un comunicato ufficiale pubblicato dall'organo comunista Rude Pravo, iZ quale informa che nell'avvenire la tessera sarà concessa soltanto agli operai che per tre mesi consecutivi avranno sorpassato la- normale quota di produzione. Questo Comunicato, già dì' 'per' iè molto interessante, sia perchè mette in rilievo la grave crisi del partito comunista cecoslovacco, sia perchè sembra che il governo di Praga voglia precludere per l'avvenire agli intellettuali la possibilità di iscriversi al partito, diviene ancor più interessante alla luce di una notizia di fonte neutrale, dalla quale si apprende che in realtà molte decine di migliaia di « epurati » sono invece dei dimissionari del partito e cioè dei cattolici i quali, come già vi informammo ieri l'altro, hanno restituito la tessera per paura di essere privati dei Sacramenti. TsvrredrpWdJzProsegue intanto l'offensiva'MnNota di protesta dì Praga diplomatica contrpJTito il qua-1' rè/dopóTè~2ue note Officiati dt| protesta da parte della Russia, ne ha ricevuta ieri una da parte del governo cecoslovacco in cui si legge che ala Jugoslavia non ha più nessun diritto ad essere considerata come un paese amico » e che « ogni persona che parli bene in Cecoslovacchia del regime di Tito verrà chiamata a rispondere delle sue opinioni ». La nota è stata causata da una protesta di Tito il quale, richiamandosi al trattato di amicizia con la Cecoslovacchia, s'era lamentato del tono aggressivo della stampa di Praga e dei discorsi di alcuni ministri cecoslovacchi. Con la sua risposta il governo di Praga gli ha fatto com- tgpdsdStdSsggsacvtplmprendere che il trattato di ami-1 dcizia non è più in vigore. Questa nota viene interpretata nei circoli diplomatici di Praga — secondo quanto scrive il corrispondente della Svenska Dagbladet da quella città come il preludio dell'azione contro Tito di cui già si parla da molto tempo. Anche Tito, però, non se ne sta con le mani in mano e si prepara a passare al contrattacco. Egli infatti ha Proposto la formazione di un lacco di forze comuniste antisovietiche che dovrebbe raggruppare tutti gli esuli della Russia che, pure essendo rimasti fedeli all'ideologia marxista, sono risoluti avversari di Stalin e del suo regime. Secondo l'Agenzia scandinava di informazioni, una conferenza segreta, presieduta da ni i il i u m 11111 ti 11 tu 111111 m m < t it t n i m 1111111111 atfacvqnssthng Tito, ha avuto luogo giovedì scorso a Zagabria con l'intervento dei comunisti dissidenti romeni, cechi, bulgari, ungheresi e albanesi fra i quali vi erano il colonnello Slatev, capo dei partigiani bulgari, e . i rappresentanti dei partigiani polacchi delle organizzazioni Win Nsz e Onr e del gruppo di partigiani romeni « Avram Jancu ». Scopo della conferenza è stato appunto di studiare M possibilità della /orinazione di un blocco contro Mosca, ' tanto~pnarcKB vi sona vocfi.trgiro, alle quali non prestiamo però personalmente molta fede, secondo le quali, in occasione del prossimo congresso del partito comunista russo, Stalin inviterebbe gli stati satelliti a entrare a far parte dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Alla conferenza di Zagabria sarebbero intervenuti in segreto anche rappresentanti dei governi comunisti degli stati satelliti della Russia, i quali avrebbero espresso il loro malcontento contro l'Unione Sovietica affermando che la dittatura russa si fa sempre più pesante e che l'economia delle loro nazioni è in stato fallimentare, sia per la mancanza di rapporti con l'Occidente sia a causa delle consegne forzate di materie prime, di mant«fatti e di generi alimentari all'Unione Sovietica che ha richiesto l'aiuto di tutti i paesi vassalli per poter terminare in quattro anni e cioè entro il 1.9A9, il suo piano quinquennale. I partigiani greci Primo risultato della conferenza di Zagabria è rappresentato dal passaggio in Jugoslavia di molte migliaia di partigiani comunisti greci i quali hanno chiesto la protezione di Tito dato che non intendevano proseguire l'impari battaglia contro le forze regolari del governo di Atene, ma non volevano neanche rifugiarsi in Russia o in uno dei suoi stati vassalli per paura di essere chiamati a rispondere delle sconfitte subite negli ultimi mesi. Secondo risultato è il coordinamento di tutte le stazioni radio clandestine che trasmettono nei paesi satelliti e dalla stessa Ucraina. Si tratta di 24 stazioni che qualche volta possono essere ascoltate anche dalla Finlandia dove si riesce a intercettare le trasmissioni delle stazioni clandestine ucraine «Smostynia Ukraina», «Radio Malnik"», e dall'Austria dove sono state intercettate le trasmissioni delle stazioni cecoslovacche «Totra» e «Vihor.'at» e la stazione bulgara « Slromboilski » e di quella ungherese «Alexander Petò/i». Tito avrebbe poi comunica- .dissidenti composti dai fedeli di Mihailovic e di Macek. Egli avrebbe concesso ai colonnelli Mili- Bolat> Novak' Popovic e MililfciC5' e cioè ai rappresentanti de. quattro principali — • 1P"^^ <™tititini e di ri- *« 'S^LFtS^SSJSSSt. * opposizione, un salvacondot. \*o per venire a Belgrado dove \?mii riceverebbe per intavo «re trattative per la nconct- ! (l<1y0"e- , „.„,„ k * Mosca è stata festeggiata W toJ&™Ì" l&J&SSè 'c 'e Izvestia ne hanno appro Vociare un vio%n- rissimo attacco contro il mi\^ro dei Trasporti acetato \di incompetenza e incapacità. \f stato anche asteggiato a 1 Jaroslav il 75° compleanno del i chimico S. W. Lebedjew che, ;«è universalmente noto, scopri per primo nel W00 il Principio per la fabbricazione della gomma sintetica. | e. a. iiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiii

Persone citate: Avram Jancu, Mili- Bolat>, Novak, Popovic, Stalin