La completa confessione degli assassini del pescatore

La completa confessione degli assassini del pescatore La completa confessione degli assassini del pescatore Caduti gli alibi degli aggressori - La rivoltella con cui il Bausano sparò ritrovata . nel giardino della casa - Dopo il delitto m tre andarono in campagna a fienare Brandizzo e ancora sotto l'impressione destata dall'atroce fatto accaduto sul greto del Po nei pressi del ponte di Crescemmo: fatto di sangue nel quale ha perso la vita ua operaio di Brandizzo. Francesco Gagliardi no, di 42 anni, dipendente della Ditta Querena di compensati, padre di tre figli e con la moglie prossima a divenire per la quarta volta madre. E' noto come si sono svolti 1 fatti. Nella notte fra il sabato e la domenica (giorno in cui si sarebbe celebrata la festa del patrono di Brandizzo, San Giacomo) il Gagllardlno. assieme ad altri due compaesani: Giovanni Boerio e Francesco Franco, era partito in motocicletta per Crescemmo col proposito di andare a pescare nella riserva del Consorzio. I tre erano muniti di una lampada ad acetilene e di fiocine. Dopo una sosta in una osteria, i tre uomini scendevano al fiume e sotto la pioggia iniziavano il lavoro, attirando i pesci col potente riverbero della lampada. In breve essi raccoglievano un pingue bottino. Ma ad un tratto sulla sponda opposta apparivano tre o quattro ombre: erano Basilio Tormena, Francesco Ferrerò, Francesco Bausano e Attilio Petrone, contadini di \ ernia Savoia appartenenti al Consorzio. La tragedia avveniva fulminea. Da una parte s'intimava l'altolà, dall'altra v'era un attimo di smarrimento: in quell'attimo il Gagllardlno, che impugnava la lampada ad acetilene, l'alzava in direzione delle ombre: rimbombavano tre spari e 11 disgraziato s'accasciava cui greto con una pallottola in fronte Trasportato con un motofurgoncino di passaggio all'ospedale di Crescentlmo. decedeva poco dopo il ricovero. Abbiamo già narr-to come 11 tenente del carabinieri Nuvoloni con la collaborazione del brigadieri Bassignano e Botta e del milite Zara, ha svolto le indagini ed è flunto alla identificazione ed aiarresto della «ombre»: come li Tormena, nella tarda sera di lunedi, ha confessato finalmente di aver partecipato al latto pur affermando di non aver sparato: e come Infine 1 carabinieri, durante una perquisizione nella cascina del Bausano, hanno ritrovato In un soppalco, una mitragliatrice, due pistole Mauser, 200 cartucce ed alcune bombe a mano. Ieri il tenente Nuvoloni ha proseguito negli interrogatori ed è riuscito ad ottenere la piena confessione di clii aveva esploso 1 tre colpi, cioè 11 Bausano. Il Tormena sottoposto a muovo interrogatorio riconfermava la sua Innocenza e dichiarava in un primo tempo di nvpddsscdlpaMuscstvcvmspccenbpPcntcdcrcadzPaiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non sapere assolutamente chi aveva sparato: ad un certo momento però alludeva al Bausano. La medesima deposizione la si otteneva dal Ferrerò che è lo zio del Bausano, linone costui, messo alle strette, ammetteva la sua grave colpa: allorquando dall'altra sponda li Gagllardlno aveva alzato la lampada ad acetilene, egli aveva perso il controllo di se stesso ed aveva fatto fuoco. Con che cosar Mentre 11 per 11 si era pensato ad una sventagliata di mitra, il Bausano completava la confessione dichiarando di aver usato una pistola di guerra, una P. 38 che il tenente Nuvoloni un'ora dopo rinveniva sotterrata nell'orto della cascina dell'omicida a Verrua Savoia. Interessante è conoscere in qual modo si sono comportati il Bausano, 11 Ferrerò e il Tormena dopo lo sciagurato episodio. Avendo capito che sull'altra sponda qualcosa di grave, forse irreparabile, era accaduto, essi si preoccupava no innanzitutto di crearsi un alibi- nascosta la pistola nell'orto, si precipitavano nel campi a "lavorare cosicché l'alba della domenica Il sorprendeva a tagliare il fieno. Particolare questo però che anziché sviare le indagini del carabinieri, rafforzava I sospetti in quanto era perlomeno singolare che tre contadini lavorassero già alle 4 del mattino di un giorno festivo. Come se non bastasse, l'autopsia confermava pienamente 1 brillanti risultati ottenuti dall'Inchiesta dei carabinieri: 11 proiettile estratto dal capo del povero Gagllardlno, apparteneva al caricatore della P. 38. Chiusa cosi la prima fase dell'istruttoria, l'Autorità giudiziaria rilasciava 11 permesso per 1 funerali: 1 quali si svolgeranno stamane a Brandizzo. Nel oaese, ripetiamo, non si parla d'altro che della tragedia. I commenti non differiscono: si riconosce che l'operalo stava commettendo una infrazione: ma si riconosce anche che questa infrazione egli l'ha pagata troppo cara: e che triste si prospetta la sorte della moglie e del suoi tre bambini, tre che fra poco diverranno quattro.

Luoghi citati: Brandizzo, Verrua Savoia