Le elezioni regionali entro il 31 dicembre 1950

Le elezioni regionali entro il 31 dicembre 1950 Le elezioni regionali entro il 31 dicembre 1950 La Camera ha anche eletto i parlamentari per il Consiglio Europeo • Oggi ultima seduta per modifiche alla patrimoniale Roma, 26 luglio, La Camera' ha deciso questa mattina che il termine per l'elezione dei Consigli regionali sia prorogato al 31 dicembre 1950. Alla votazione si è giunti dopo che erano stati respinti due emendamenti: uno dell'on. AMADEO (p.s.t.) che proponeva la data del 31 ottobre 1950 e l'altro dell'on. TARGETTI (p.s.j.) che proponeva Invece il 31 luglio 1950. Gli schieramenti prò e contro il disegno di legge sono stati ancora una volta definiti dai relatori di maggioranza e di minoranza. Quindi il vice-presidente del Consiglio, Piccioni, ha chiarito il punto di vista del Governo sulla dibattuta questione. Dopo aver detto che il rinvio avviene nel pieno rispetto della Costituzione ed è dovuto alla necessità che il Parlamen¬ to possa esaminare un insieme organico di provvedimenti ta11 m 1111111111■1111r1111 t 111111111111111■11111<< f i c 11111111 , , 8ta straordinaria sul patnmo | nio. Le norme di questa legge, li da costituire il basamento giuridico della Regione, l'oratore ha asserito, provocando vivaci interruzioni, ohe il ritardo che si verifica nell'approvazione di leggi essenziali è dovuto.In buonaparte alla tattica ritardatrice e ostruzionistica dell'estrema sinistra. L'on. Piccioni ha poi messo ironicamente in rilievo gli ondeggiamenti verificatisi tra i socialcomunisti, che una volta si dichiararono regionalisti convinti, mentre ora fanno capire chiaramente la loro tendenza centralistica. Cosi si è esaurita la seduta del mattino. Nel pomeriggio l'assemblea ha affrontato gli altri lavori e verso sera è apparso chiaro che la previsione di poter chiudere in giornata la sessione estiva peccava di ottimismo. Sintetizziamo cronologicamente: prima di tutto è stata votata a scrutinio segreto la nomina di un vicepresidente dell'assemblea in seguito alla scomparsa dell'on. Fuschlni. E' risultato eletto l'on. Egidio TOSATO (<Z. e.), di Vicenza, giovane e valente professore di diritto costituzionale. Successivamente si è proceduto all'elezione di nove membri effettivi e del nove supplenti che insieme a un egual numero di senatori rappresenteranno l'Italia nell'Assemblea Consultiva del Consiglio Europeo. I comunisti si sono astenuti dalla votazione per protestare contro l'esclusione delle minoranze dal Parlamento europeo, e rinnovando il gesto di alcuni giorni fa quando si votò il disegno di legge, hanno abbandonato compatti l'aula. Sono stati eletti nell'ordine d! preferenza, i seguenti membri effettivi: CORBINO (Zio.), CAPPI (d. e), GIACCHERÒ (d. e), BENVENUTI (d. e), LA MALFA (rep.), DOMXNEDO' (d. e), MONTINI (d. e), CAMPILI! (d. e), TREVES (p.s.Z.i.). I membri supplenti sono: BOVETTI (d. e), ZERBI (d. e), BELLAVISTA (Ziber.), CLERICI (d. a.), CONCI ELISABETTA (d. e), CHIOSTERGI (repubbl.), TROISI (à. e), TOSI (d. e), MATTEOTTI MATTEO (p.s.J.4.). Qui giunta la Camera avrebbe dovuto aggiornarsi a metà settembre, ma l'ordine del giorno recava un importante argomento, il cui rinvio avrebbe potuto costituire un notevole intralcio alla macchina finanziaria dello Stato. Si trattava infatti di un provvedimento recante modificazioni al decreto legislativo dell'ottobre 1947 sulle disposizioni per l'impo- che hanno subito al Senato in novazioni rispetto al progetto governativo, tengono conto, nell'applicazione dell'imposta, della mutata situazione economica e sono in relazione agli elementi acquisti dall'amministrazione finanziaria dello Stato negli ultimi due anni. Sull'opportunità di disrutere subito questo disegno di legge la Camera si è uivisa, ma la maggioranza ha deciso di esaurire l'argomento prima delle ferie e cosi hanno parlato due oratori dell'opposizione: DUGONI (p.s.i.) e CAVALLARI (p.c.t.). Non essendovi altri iscritti a parlare, l'on. Gronchi, chiusa la discus sione generale, ha rinviato ladiscussione a domattina per lafase decisiva.

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