L'attentatore di Togliatti condannato a 13 anni e 8 mesi di Francesco Argenta

L'attentatore di Togliatti condannato a 13 anni e 8 mesi L'attentatore di Togliatti condannato a 13 anni e 8 mesi Il contegno imperturbabile dell'imputato alla lettura del verdetto (Dal nostro inuiafo speciale) Roma, 2 luglio. ~A Antonio Panante la Corte noia' ha rifiutato'te attenuanti generiche, elemosina' che non si nega mai agli imputati incensurati e la pena che gli è stata inflitta è risultata anaueUa^ic*h^ Tuif^tll?.. io ,Jii' a?~ì, S? SS 2 S di arre sto mte^SoL^el^ua tol !.,ViJ?^!2rf?-T.-KSnSHIw 'li! ™JL£mi""ft'l a..J?.° a-au.m;„ 51, ^.Pifi;,: pubblici uffici, 3 anni di libei-, fi vmiiatn rtnnn scontata in oona e la condanna ai danni pena e la condanna ai danniverso la parte lesa, secondo laìsimbolica richiesta formulata dai patroni di Parte Civile: 23 lire a titolo di rifusione di danni materiali e morali, vale a dire la classica lira di anteguerra moltiplicata per il coefficente fisso di 25. Atmosfera gelida L'epilogo del processo non ha dato luogo a scene movimentate, incidenti o clamori, battute drammatiche o scoici ; e compostissimo il pubblico, ! gaiido e impassibile l'imputa- !to. Si pensava che una tem-i!lptsta di dolore dovesse sor- prenderlo alla scena finale, ma Antonio Pallante ha mante-1 nuto la sua imperturbabilità ; anche dopo la lettura della ;sentenza. Non un brivido, uno scatto, un gesto di disperazione, una lacrima. Con un breve cenno negativo del capo, egli aveva risposto al presidente che l'interrogava, prima che la Corte avesse, -a—ritirarsi, se avesse qualcosa da aggiungere, ed allorchè la Corte dopo una permanenza di più di un'ora in camera di deliberazione è rientrata nell'aula, egli è balzato in piedi, pallido e attentissimo, ma senza alcuna palese emozione. Ha ascoltato la sentenza, le mani dietro la schiena, e in questo atteggiamento fra stordito e stereotipato se ne è andato poi per il suo triste destino quando i carabinieri hanno accennato a condurlo fuori dell'aula. Il processo, come si sa, si è dipanato fluidamente, senza contrasti, sul binario delle carte istruttorie e l'epilogo è naturato in un serrato duello oratorio che ha opposto stamani all'on. Gullo, austero e quadrato nella sua costruzione accusatoria, l'avv.to Buc- t^sco allarme che ha espresso la nazione allorchè la Radio diffuse la notizia del nefando 1attentato. La reazione popo : Ia'e che seguì al gesto di Pal lante, non fu una reazione di IParte ■ H fenomeno si estese a ciante, irruento e passionale inella sua generosa difesa. ,Non bisogna scordare — ha .esordito l*on. Gullo — il gigan-." pronunciando narnlp aor-nrat"1 nXiunc?a\-ano nef ddu'o |n(lfando un attentato alj0. stesso metodo democratico. ' L'olatore della parte civile n Pallante possa avere a^to in ™me diP ur, ideale, j ^ margine al suo misfatto ( ai „^,.ahh^„ ^,.o „,~ita ™=a I si potrebDero di,.e molte cose, Ma l'oratore non tenterà di fa- ,r" la 8"t0ria"delie "corresponsa-| hnit:J inHirpttP rv,e vi fTimnn m .biuta indirette che vi furono.j|nè delle corresponsabilità di- rette che. con ogni probabili-,tà, esistettero anch'esse. Cer- io è però che sopravvivono troppi punti oscuri e che ognu-! no di essi ha un'indubitata si-1 gnificazione. Oh! — esclamai f.oratore— è una convinzione!'non sradicabile che egli abbia ubbidito ad altri che gli stava-no intorno e dirigevano i suoi ir**" 1 el resto —prosegue T on. Gullo — a quel che dice Pallante non c'è da credere affat non Potrebbe pervenire con la onestà delle azic-ni. E nel compimento del delitt0' e&11 cne Per la PatrJa non ha mai fatto alcunché, ha to: egli è costantemente men- 'zognero: lo è verso la fami-! glia e verso gli estranei. All delitto egli ha chiesto quella notorietà cui non potrebbe, . .. „„ „ cercato di affiancare il pro- Prio Povero nome a lueUo 9 geg]. ,,omini ro]itici più insigni del nostro Paese, a ìuno aeSV- 1 quello di un uomo che dopo un ventennio di crudele esìlio, aon ha avuto altra mira e altro pensiero che prodigarsi per la salvezza della patria, per Taf- ; te^*onnessa"cón ~i motivi'dìVa- ! clude volgendosi all'i !to. „ Hai mancato a o; ive*re ma vi è una leg . fratellamento delle classi, peril bene del popolo. L'oratore, dopo aver contestato sul pia- !no morale e su quello giuri- dico la tesi che sarà sviluppa-ta dalla difesa per far ricono-scere a Pallante la diminuen-imputaogni dolere, ma vi e una legge alla quale tutti i cittadini han da piegarsi. Io ti auguro di sen1 ia potenza e la grandez ; cli qlfesta legge quando af ;fronte?ai la grave pena che ti attende. Così, forse, per la prima volta, avrai servito il tuo Paese ». 'Si leva ora a parlare in difesa di Pallante l'avv. Bucciante. In una trattazione ampia, densa di riferimenti dottrinari- e~di spunti polemici, coronata da calde e appassionate battute conclusive, il patrono si rifà agli accertamenti istruttori per deplorare che i magistrati inquirenti abbiano volto 1 ogni loro sforzo a escludere la | tesi del delitto politico, quasi jtrbe il parlare di delitto' poJiti.-|ìnn nnfaaao- inntura Hintifl™. co potesse' suonare giustificazione del fatto. Ma non basta dire che nel fatto non sono j il difensore rivolgend ,Pubblico Ministero incalza: I — Avete voluto far ricade- re su 9uest0 sParut0 Bevane ' anche le conseguenze del mo- ravvisabili gli estremi o le ca1 ratteristiche del delitto politil co: occorre dire perchè Pallan-1 Ite è arrivato al delitto. E qui |il difensore rivolgendosi alito di reazione che si ebbe nel Paese il 14 luglio ed è per questo che voi, riportando il delitto Fallante in un più ampio ambiente, avete richiesto per lui la pena di 18 .inni e mezzo' di reclusione, mentre pochi j giorni or sono per l'autore di un triplice omicidio avete ri- ! i chiesto una pena di soli 14! anni. .. j — Ogni causa ha la sua fi-, ,sionomia — interrompe il pre-1 'Sldente. h1 — Ogni causa — ribatte j, 1 avvocato Bucciante — ha il »»0., Ifl» fla"CilLq^^ porzionato e crudele quello che] volete assegnarle Una campagna di odio i I « Del resto — prosegue l'o-j ratore — anche se noi avessi- ; mo voluto tacere su questo argomento, basterebbe rifarci,a quello che è stato detto dalla parte civile per confutare la tesi del delitto politico, per avere la dimostrazione che questa tesi è pienamente fondata. Oh! non è meridiana- mente dimostrato . che unajcampagna di odio e di aliar-)me si era scatenata nel Pae- se a cagione delle manovre cominfor-miste del P. C. ? Ora. è qui nella realtà di questa si- tuazione che trova la sua ge- |l>aU«»te.;Egli ha seduto a:v»a «lil»i>-o«f*r>np p svincnlninni rìa\- nesi la casualità psichica del delitto compiuto da Antonio Ine generosa, anche se mate fiata di aberrazione ». ' euggesHoriè e svincolatosi dalla'famiglia, alla quale era attaccato, ha agito come un sonnambulo, un automa: nulla ha potuto frenarlo nella 1sua corsa verso il delitto a cui era spinto, non già dalla ivanità ma da una cònvinzio- Nel momento — termina l'oratore — in cui sì con¬ clude l'opera mia e io sto per lasciare nelle vostre mani colui che voi mi affidaste, vorrei che mi fosse accanto chi dal delitto ebbe affronto e pa- ' timento. per dirgli: un'amni j stia ampia e generosa, la più ampja e generosa amnistia ! porta il vostro nome e con es! sa fu perdonato a coloro che la patria — si disse — aveva- , no profondamente colpito e 1 ferito per il loro orgoglio, per ha ioro ambizione. Quale ge- jsto a( demenza e di compren } umana e civile farete ™ ora verso chi, povero e il- lus°. non la patria credette di ] fprjrp ma a»0,taTlto voi Der. ferire, ma soltanto voi, peri che quel giovane magro, paiI lido, bruno, da chi può essere compreso se non da voi che j nella vostra giovinezza ugual ; mente lasciaste famiglia, pa renti, patria, avviandovi ra, mingo per le vie sconosciute dei mondo, inseguito e perseguitato dalle leggi stesse del vostro Paese? Questo io vi direi e non ho altro da aggiungere ». Il patrono ha finito e la pa- j r0;a conclusiva spetta ora al)la; Corte, ed è una parola di aperta condanna, mitigata tut tavia, come si è visto, dal l'elemosina delle attenuanti, Francesco Argenta

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