La musica in Germania

La musica in Germania La musica in Germania Un' attività e' è, non sporadica nè banale • Fiorente è la concertistica da camera e orchestrale • Si invoca una "nuova umanità,, .Utenti all'urgente politica. 1 corrispondenti dalla Germania non ci infirmano delle novità e delle continuazioni nella vita culturale e musicale di quella nazione. In compenso s'apprende da riviste speciali, Analmente arrivale in Italia, che un'attività c'è. e non sporadica, nè banale. Un primo e probativo indizio ne è appunto la regolare pubblicazione di •riviste, fra le quali Melos di Magonza e Miniai di Kassel, ben stampate su buona carta, con illustrazioni e citazioni musicali, recano varie rubriche d'erudizione e di cronaca. Come già avveniva, la cultura, dalle Università ai teatri, ai concerti, alla radio, non ha luntói. Dalle cattedre di storia della musica <• negli annessi seminari si trattano argomenti del Medioevo o di oggi. Nelle trasmissioni si ascoltano opere strumentali del Clnquo e Seicento, quelle meno note del Sette, e poi anche, per esempio, il Doppio concerto del ceco Martinu e la Sinfonia liturgica di Honegger. Alla Siaatsoper e al teatro di Charlottenburg di Berlino s'alternano La Traviala e Peter Grlmes. Arle&hino di Busoni e Don Giovanni, Nozzefdl Figaro e Salomè, Amelia al ballo del milanese americanizzato Menotti (.^olo due rappresentazioni) e Petruschi, parecchi spartiti di mioori e giovani tedeschi, che 1 criiticl migliori giudicano obbiettivamente. Ritroviamo flirme di valenti studiosi, fra cui quella di W. Bollert, che si occupò anche d'arte italiana, di' Galuppi e di Verdi. Come prima della guerra, dunque, la cultura spregiudicata s'insinua In tutti 1 campi, e s'esercita sul pubblico. Fiorentissima è la concertistica da camera e orchestrale. Berlino richiama 1 maggiori direttori e solisti. E' notevole che anche le cittadine più colpite hanno ricostituito 1 cicli. Il Gewandhaus di Lipsia, l'Orchestra di Heidelberg, la Radio di Amburgo cercano ancora dalle pagine pubblicitarie delle riviste qualche buon violinista o timpanista. Intanto le Società di Klel, Osnabruck, Marburg, Brema, Brau'nschwelg. Dulsburg. Essen, Wtesbaden e molle altre, annunciano por questo inverno diecine e diecine di udizioni nelle quali la IX di Beethoven e le Passioni al Bach son di casa. Parimenti si presentano molti cantanti da camera, ed elencano repertori numerosi, di Lleder, di cantate, di oratori!, di messe, d'autori antichi e contemporanei. Le Cd-mai stanche polemiche Intorno alla « musica moderna • o «nuova» perdurano o con lndlscrlmlnaita Infatuazione o con savi concetti critici e storici, che francamente dlscernono quel che di ogni tempo vale molto, poco o nulla. Sembra spiritosa e saggia la fondazione ad Heidelberg d'una Società degli amici e nemici della musica moderna. E c'è qualcuno che tenta di avvistare possibili nessi fra l'arte e la vita sociale, e orientamenti consolatori dopo tama sciagura. L'Oelmanin. per esempio, Invoca una « nuova umanità», poiché, pensa, comincia ora una terza epoca della musica, la prima, durata fino al 'eoo. essendo religiosa, la seconda, fino a Strauss, umana; e questa nostra sarebbe elementare, nel senso che l'Interesse è passato dal contenuto umano alla materia... E 11 discorso è pieno di malinconia, quanto di astrattezza. Contano 1 fatti. E il culto delle grandi memorie. Ad Elsenach è stata riaperta al pubblico la casa natale di Bach; ad Halle quella di Harndel, ricostruita, è divenuta museo, a. Della Corte

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Germania, Italia, Magonza