Drammatica messa nella notte di Natale

Drammatica messa nella notte di Natale iiimiiiiiiiiiiiiniiiniiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiu Il parroco "ribelle,, di Cavaglietto Drammatica messa nella notte di Natale (noi nostro inviato) Cavaglietto d'Agogna, 2B die. Anche qui in questo paese colpito dall'interdetto, la notte di Natale le campane tuoneranno a festa e nella chiesa un sacerdote Intonerà a irran voce < Gloria io excelsls Deo». Quel sacerdote sarà don Ersilio Prandina, cioè il parroco ribelle, il prete sospeso « a divini» ». n vescovo di Novara, mons. Ossola, gli ha concesso di celebrare la messa nella festa di Natale in via del tutto straordinaria, e sotto la condizione che nello stesso giorno egli abbandoni la essa parrocchiale, ove se ne sta trincerato da nove mesi. Per raggiungere il compromesso sono andati stamane a Novara una cinquantina di parrocchiani ribelli. Hanno fatto venire dalla citta un pullman e sono partiti stringendo le mani a .quelli ohe rimanevano, agitando cappelli a s sciarpe oome andassero alla guerra. A Novara le trattative sono state laboriose; in qualche momento, drammatiche. I contadini esigevano don Ersilio ec ogni costo; dal lato opposto 11 vescovo non voleva tornare sulle sue decisioni. Il prefetto ed il questore hanno spiegato alla commissione ohe 11 «braccio secolare» doveva ormai Inter, venire, che la forza pubblio» era costretta a far sgomberare la casa parrocchiale. Alle 16 Infine, dopo quattro ore di discussione, il compromesso è rtato accettato da entrambe le parti; 1 cinquanta parlamentari — un decimo della popolazione di Cavaglietto — sono però tornati In paese col volto rattristato, come sconfitti. Non sorride a nessuno Infatti, l'idea che don Ersilio celebri una messa solenne e poi se ne vada. Ed 1 propositi più Aeri traspaiono qua e là In una (rase, In uno sguardo, in un gesto. E' chiaro ohe per i più le cose non si fermeranno a questo pun to; non basta un» messa, sia pure solenne. I contadini non fanno misteri: eeed temono che la Celere ed i carabinieri vengano di notte a rapire il loro parroco. Per impedirlo, hanno stabilito turni di guardia dinanzi alla porta della casetta chej da tempo, tiene le persiane ostinatamente chiù se. Sono dodici come gli apostoli: il loro Maestro è don Ersilio Prandio*, c Verrà la Celere? — dicono ad alta voce. — Ebbene: ci batteremo. Perseguitano il Maestro e perseguitano anche noi », e Intanto battono gli scarponi chiodati sul ghiaccio per scaldarti 1 piedi. Il parroco è rinchiuso nell'abitazione ohe «usurpa» da nove mesi, ed e impossibile vederlo. E* pericoloso chiedere di lui. Non appena pronunciate il suo nome, dodici uomini vi circondano, vedete qualche ragazzo ohe corre; poi arrivano donne, giovani e bambini, e anch'essi vi circondano, vi stordiscono con un clamore In cui ti alternano li improperi per voi e le lodi per il parroco. Se chiedete di vederlo, vi prendono per un braccio, vi accompagnano per viuzze buie al limitare del campi e vi indicano la strada. Prima di lasciarvi gridano: cSon Ersilio rimarrà. Goti a ohi lo tocca. ». A znenanotte U paeee vegli* ancora. Nelle Italie si citoute oon animazione e ti covano propositi segreti. L'agitazione è forte: voci misteriose annunciano ohe i prossimi giorni e Santo Stefano in particolare porteranno grandi cose: si (anno minacce e si parla di rivolta. Solo la casa di don Ersilio è avvolta nell'oscurità e nel silenzio» o. n.

Persone citate: Ersilio Prandina, Ersilio Prandio, Goti

Luoghi citati: Cavaglietto, Novara, Ossola