Improvviso e tragico crollo di un palano della Rinascente

Improvviso e tragico crollo di un palano della Rinascente Improvviso e tragico crollo di un palano della Rinascente 6 morti, 7 dispersi e 17 operai gravemente feriti - Si odono richiamili persone sepolte - A giorni l'edificio di sei piani, doveva accogliere gl'inquilini Milano, 5 settembre. Un intero edificio di sei piani, la cui costruzione murale era stata ultimata in questi giorni, è crollato oggi in via Olona, travolgendo varie decine di operai ancora intenti ai lavori di rifinitura. Sette morti sono già stati estratti dalle macerie e 25 persone sono state medicate nei vari ospedali cittadini; ma il numero delle vittime si eleverà, poiché risultano mancanti diversi operai. Due di essi danno ancora segni di vita dall'interno, dove li ha bloccati la massa di calcinacci e di terriccio. Il tragico incidente si è prodotto alle 17,15: In via Olona 6 la Rinascente aveva fatto ricostruire un suo edificio distrut to dai bombardamenti, affidando i lavori all'impresa Radice Costa e Compagni. Le opere murali erano già state portate a termine ed essendo completato tutto l'edificio, ieri l'altro, l'impresa costruttrice aveva effettuato una prova di collaudo per proprio conto, collocando al terzo piano sacchetti di sabbia del peso complessivo di 500 quintali. Secondo i co- struttori, il collaudo era stato soddisfacente e, da ieri, erano iiiiiiiiiiiiiiiii i mi ihiiiiiiiiiiiiiiii al lavoro falegnami e verniciatori per le opere di rifinitura e per la rimozione delle impalcature. Domani sarebbe entrato nell'edificio il personale della Rinascente per la sistemazione dei mobili e dell'arredamento nei vari locali; ma oggi, alle 17, improvvisamente, tutta la parte centrale dello stabile è crollata di un solo colpo, travolgendo gli operai che erano ancora al lavoro. Coloro che erano rimasti sulle impalcature esterne sono riusciti a mettersi in salvo nell'ala sinistra del fabbricato; ma, fino ad ora, non si conosce ancora l'esatto numero dei salvati e dei mancanti, poiché il panico e la confusione sono stati immensi. Al momento del crollo, coloro che erano nelle vicinanze hanno udito un solo immenso urlo prolungato di terrore;-poi con il precipitare delle strutture accompagnato da sordi boati non hanno visto più nulla e, per parecchio tempo, non sono riusciti a rendersi conto di quanto era accaduto. Difatti, una enorme colonna di polve- re che, man mano, si è estesa per mezzo chilometro e che era ben visibile a grande di¬ i min mmmimiiimimmiimmmi stanza, aveva annebbiato il cielo e la strada, tanto che, quando sono giunti sul posto i pompieri, per prima cosa hanno dovuto mettere in funzione gl'idranti, per diradare la polvere e rendere visibile il teatro della tragedia. Si è subito iniziata l'opera di soccorso, che non è stata facile poiché, come si è detto non si sapeva se e quante vittime vi fossero. All'altezza del primo piano pompieri hanno scorto due gambe sporgenti da un ammasso di macerie che nascondeva un corpo e si accingevano a soccorrere il malcapitato quando un nuovo crollo si è prodotto, tutto travolgendo, e poco è mancato che precipitassero anche i soccorritori. A poco a poco molti corpi sono venuti alla luce ed. è cominciato il corteo delle autoambulanze verso gli ospedali, dove 31 persone sono state trasportate. Sei sono giunte prive di vita, 17 hanno dovuto essere ricoverate per la gravità del loro stato, 8 hanno potuto invece ritornare alle loro case; ma l'opera di ricerca continua, poiché si ritiene che almeno altre sette persone siano rimaste sepolte, tanto più che da un mucchio di macerie, che forse ricopre un ambiente rimasto illeso, si odono richiami di due operai. A tarda ora dalle rovine è stato estratto un- cadavere. Sul posto si sono recati il prefetto, il sindaco, il cardinale ed altre autorità cittadine. 'I servizi di soccorso hanno funzionato egregiamente. I titolari dell' impresa costruttrice sono irreperibili. Le cause del disastro non sono state ancora accertate. E!' stato soltanto rilevato che le strutture in ferro dell'edificio crollato sono pulitissime e non presentano tracce di cemento e ciò fa supporre o che non sia stato impiegato cemento o che quello impiegato non fosse di buona qualità, non avendo' fatto presa con le strutture metalliche.

Persone citate: Compagni, Radice Costa

Luoghi citati: Milano