Deposizione del capitano Sessa

Deposizione del capitano Sessa FROSINONB IL PROCESSO DI Deposizione del capitano Sessa Le fasi della tragedia nella rievocazione del primo interrogatorio di Graziosi Froslnone, 6 agosto. L'unico fatto veramente positivo della giornata è questo: sino a oggi sapevamo che 11 primo ad avere sospetti nella faccenda era stato 11 maresciallo Vaccaro, oggi sappiamo che le cose andarono diversamente, c che furono proprio 11 vicepretore e 11 capitano Sessa, ad avere per primi qualche dubbio sulla veridicità delle affermazioni di Granosi e In questo senso indirizzarono le indagini. Sessa era a Fiuggi in privato, in attesa del giudizio di discriminazione. Si Interessò delle indagini solo perchè tirato dentro nella cosa dall'insistenza del vice pretore. Sul principio non ne voleva sapere, ma alla fine 11 senso del dovere prevalse. Fece però una promessa: la sua azione doveva assumere un carattere privato e doveva limitarsi a soli consigli al magistrato che stava conducendo le Indagini. Graziosi però asserisce che fu il capitano a condurre l'Interrogatorio. Arrivato a Villa Igea, egli trovò nel salone a pianterreno una ventina di persone fra cui Flleticl che discutevano sul fatto. SI fece narrare a grandi linee le vicende e poi, per scrupolo, volle vedere 11 luogo dove si era svolta la tragedia. Si fece spiegare sommariamente come era stato trovato il cadavere e volle ripetere, naturalmente con la pistola scarica, la mossa che avrebbe dovuto fare la signora per uccidersi. Si stese sul letto, portò alla tempia destra l'arma, premette il grilletto e notò che la pistola e il braccio sarebbero dovuti cadere In modo diverso da quello narratogli... — Cosi lei ha ripetuto l'esperimento — obietta Porzio — ma con un'arma scarica. E 11 rinculo della pistola per l'esplosione del colpo, come ha fatto a calcolarlo? Si recò quindi col vice-pretore a Interrogare Graziosi che era rimasto a disposizione del carabinieri. Erano le 10.30 di sera quando arrivarono in caserma e il maestro la prima cosa che disse, con calma, nel vederli, fu che « quella era l'ora In cui venivano trasmessi alla radio 1 suoi dischi ». 11 capitano e il pretore si guardarono meravigliati di tanta Indifferenza. In ogni modo cominciò subito a farsi raccontare tutto ed egli narr rò: Aveva conosciuto Maria Cap pa da molti anni prima di spesarsi. Ella gli aveva detto del seduttore, ed egli aveva lasciato cor¬ rere; nata la bambina, Fronttcel11 lo aveva avvertito della malattia. Cercò di stabilire chi potesse essere tra 1 due il malato. Pensò si trattasse di infezione trasmessa dal nonno. Ma un palo di mesi prima del fatto, lei gli aveva confessato che 11 suo seduttore era morto di sifilide. Era una cosa sporca, commentò, e lasciò correre di nuovo. Ma 1 rapporti erano ormai mutati; lei era sempre turbata e lui era diventato freddo. Un giorno la moglie gli espresse 11 desiderio di una gita a Fiuggi, e a Fiuggi andarono. Trascorsero la notte a Villa Igea e la mattina alle 7, si era svegliato In conseguenza di un colpo di pistola ed ebbe « subito la sensazione che la moglie fosse morta e che non vi fosse più nulla da fare ». Quello che da allora Graziosi fece fino al momento In cui nella stanza entrò Filetici, fu oggetto di attento esame da parte di chi lo Interrogava e 11 maestro fu costretto a ripetere nel minimi particolari ogni sua azione. Ma 11 maestro fu preciso In tutto, e solo quando gli fu chiesto perchè avesse coperto 11 cadavere della moglie egli spiegò di averlo fatto per evitare alla bambina uno spettacolo cosi macabro. Ma allora l'avvertirono perchè egli aveva lasciato scoperta della moglie proprio quella parte del capo colpita da dove uscivano materia cerebrale e sangue? E li maestro tranquillamente aveva risposto di «non aver voluto arrecare all'albergatore un danno maggiore di quanto non ne avesse Ano allora, rovinandogli anche 11 lenzuolo ». Poi si passò alla lettera che 11 Graziosi disse di aver visto solo In un secondo momento. Ma anche su questo punto 11 maestro fu deciso e preciso: « Non vidi prima la lettera ». Il capitano gli fece osservare che non aveva certo dimostrato di avere perduto la calma in quel momento; e allora Graziosi disse che forse nella stanza c'era maggior luce quando era rientrato. Ma quando gli si obiettò che l'Intensità della luce non era aumentata dalle 7 alle 71/4 e che non erano state neanche aperte le persiane, 11 maestro si strinse nelle spalle e affermò che comunque la lettera non l'aveva vista se non in .in secondo momento. Sessa gli chiese allora te sapesse quando questa lettera tosse sta¬ ta scritta dalla moglie, e lui rispose: « Forse otto o dieci giorni prima ». Poi si corresse e aggiunse che questa era solamente una sua presunzione perchè se avesse saputo della lettera avrebbe certamente « messo sotto chiave la moglie ». Altro argomento che Interessò 11 capitano fu la telefonata alla Quadrlni. In questo ricorse a un espediente poliziesco. Cominciò col dire al maestro che gli ripetesse 11 testo della conversazione già intercettata e in mano alla polizia e fece finta di leggere su un foglio di car-'a. Graziosi dice che questo in fondo era • 11 minimo che potessero fare se avessero avuto dei sospetti » e spiegò che la telefonata si era svolta In questi termini: « Ciao... Mia moglie si è sparato... ». Dall'altro capo del filo si disse: ■ Allora sono pasticci? Quando vieni? ». E lui: « Domani o dopo domani ». Tutto qui. Ma Sessa sapeva o meglio gli avevano riferito che qualcosa altro era stato detto e obiettò: « Lei ha pregato la signorina Quadrlni di avvertire 1 familiari della disgrazia accaduta a sua moglie ». Graziosi negò In modo assoluto. Intanto 1" Interrogatorio nella piccola stanza della caserma di Fiuggi si protrasse oltre la mezzanotte tra una domanda e l'altra. Graziosi mangiò dei vermicelli al burro. Altre due ore ancora con lui si intrattennero Sessa e 11 vice-pretore e alle 3 di notte finalmente andarono. SI diedero poi disposizioni per mandare un brigadiere a Roma per Interrogare la Quadrlni. Dopo avere perduto ormai la notte, 11 capitano Sessa se ne tornò a casa e della cosa non se ne interessò plU fino ad oggi. All'inizio dell'udienza il capita no Sessa, a domanda del presidente aveva dichiarato di non ricordare il colore del famoso vestito che indossava Graziosi il giorno della tragedia. Ad ogni modo escludeva che fosse di color marrone. E cosi anche questo episodio è chiuso. Qualche domanda delle parti in serte di vernalizzazione, altri due testimoni di cui una donna, Domenica Rotondi, che vide mi giorno Maria Cappa scattare dinanzi al marito che voleva prenderla sotto braccio e dire ad alta voce: • Lasciami stare, non so anello che farò », e poi la fine ell'udlenza. g. B-

Luoghi citati: Fiuggi, Roma