L'unità sindacale riaffermata

L'unità sindacale riaffermata BATTAGLIA SVANITA A FIRENZE L'unità sindacale riaffermata Il discorso rassicurante del segretario della corrente cristiana • L'apoliticità e un compromesso in vista (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 8 giugno. Se la «giornata di ieri era stata contrassegnata dalla relazione dell'on. DI Vittorio, quella di oggi lo è stata da un notevolissimo discorso dell'on. Giulio Pastore, segretario della. Conf lavoro per la corrente sociaicrlstlana. Il sindacalista comunista aveva per primo accennato eon molto spirito di comprensione e di tolleranza alla delicata questione dell'articolo 9; il democristiano ha Iniziato il suo dire affermando senza ambagi che «coloro 1 quali attendono dal Congresso la fine dell'unità sindacale non potranno' che rimanere delusi >. Questa dichiarazione, gettata In piena assemblea senza essere subordinata o vincolata ad alcuna condizione, ha provocato, dopo un secondo di incertezza, una calorosissima ovazione. E di applausi L'assemblea non è stata avara nel confronti dell'oratore, 11 quale ha saputo sagacemente alternare le affermazioni gradite, alle critiche più severe. Tra queste ultime, in special modo spietata quella all'abituale confusione dell'attività politica con la sindacale: «La politica' ha detto è un bacillo infernale per l'organizzazioneì». Nel luglio 1946, mese che può a buon diritto essere considerato storico per la Confederazione — ha rivelato l'on. Pastore a riprova del suo dire — al direttivo della C.G.I.L., considerazioni di carattere politico prevalsero su quelle economlco-sindàcali e fu decisa una linea di condotta mirante ali l'aumento del salari. I socialcristiani allora votarono contro, rimasero in minoranza spesero un ordine ■ del giorno particolare; oggi tutti sono costretti a concordare con loro. Episodio, questo, che fon: Pastore preelsa di aver citato non per rivendicare dèi meriti, ma per dimostrare con un esemplo ohe la linea di condotta sindacale dei lavoratori non deve essere legata a quella politica. aiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiniiiiiriiimiiiiiiiiiiiiii : Eccoci alla trattazione dell'articolo 9 dello statuto confederale che, come è noto, prevede per alcuni problemi politici 'essenziali un intervento della organizzazione e del quale I social cristiani esigono la pura e semplice abolizione. « Credete voi, chiede con Ìmpeto l'oratore all'assemblea, che dopo quanto è successo nel 1922 ci sia bisogno di un articolo dello statuto perchè 1 lavoratori siano pronti a difendere la libertà e la democrazia del Paese? ». ; La boutade ha effetto. Tutti 1 presenti senza differenziazione di gruppi applaudono entusiasticamente: dal palcoscenico.! leaders della maggioranza si guardano perplessi. Detto quanto gli premeva di dire, l'on. Pastore si avvia al termine del suo discorso durato più di due'ore, E' visibilmente affaticato; ma le sue parole sono sempre più pervase da un senso di gravità e di commozione. «Come l'on. Lizzadrl ha ricordato la parola di fiducia di Lenin per la vittoria sicura del lavoratori — fiducia basata sulla fatalità dell'evolversi della lotta economica — cosi noi cattolici ricordiamo il vaticinio del grande Papa Leone XIII, sicuro auspicio per una migliore giustizia sociale di un mondo di pace. La nostra fiducia è comune: avanti, dunque! ». Questa la conclusione del discorso dell'on. Pastore, salutato, dagli applausi generali che In alcuni settori della sala sono addirittura, frenetici. Ecco alla pedana per la FIOM, l'on. Giovanni Roveda. Una toccata polemica all'oratore che lo ha preceduto (« cosa strana per chi chiede l'eliminazione di ogni politicità, l'on, Pastore ci ha fatto un discorso esclusivamente politico ») ; poi, l'ex sindaco di Torino, passa a ripetere 1 punti già da lui esposti una settimana fa alle commissioni interne metallurgiche della sua città, attaccando con particolare cara e violenza la confederazione dell'Industria, I lavori del pomeriggio, che iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiii si prevedevano di normale amministrazione, sono stati invece resi interessantissimi da un discorso dell'on. Ferdinando Santi, che 11 partito socialista ha designato a sostituire l'on. Lizzadrl alla segreteria della C. G. I. L. Egli ha evitato accuratamente di toccare i lati politici del problemi sindacali, limitandosi a trattarli invece dal punto di vista tecnico. Necessità e modi di lottare contro la inflazione e la disoccupazione; di dirigere i fenomeni migratori o il collocamento della mano d'opera: ecco alcuni temi trattati dall'on. Santi con competenza veramente eccezionale. Sull'articolo 9 egli si è dichiarato contrario al social cristiani: «Il diritto del lavoratori di intervenire a difesa della libertà deve essere sancito da un atto solenne». Il contrasto sarebbe quindi netto a proposito dell'artìcolo 9 tra social-cristiani da una parte e comunisti e socialisti dall'altra, a risulta pere che tentativi di conciliazione sono In corso di espletamento: la corrente cristiana, recedendo dalla sua richiesta di un'abolizione dell'articolo, si limiterebbe a chiede re che la sua eventuale applicazione debba in ogni modo essere decisa all'unanimità: f>comunisti insistono ancora sulla sufficienza della semplice maggioranza; 1 socialisti propongono, In via di mediazione !a maggioranza del 75 per cento. *• g- aiiiinmiiiintiiiiiiiiniitiiHiiiiiiiiiiinmiiiiiu

Persone citate: Giovanni Roveda, Giulio Pastore, Lenin, Leone Xiii, Pastore

Luoghi citati: Firenze, Torino