Il ripristino di piazza S. Carlo per il '48

Il ripristino di piazza S. Carlo per il '48 Ida, seduta al Consiglio Comunale Il ripristino di piazza S. Carlo per il '48 Ricostruzione: pio case e meno cinematografi - Calorosa dimostrazione di gratitudine alla Nazione elvetica: il nome dì corso Svizzera a c. Altacomba Inizio sollecito ieri sera al Consiglio comunale: merito precipuo dei sindaco che ha aperto la seduta alle 20,15 sebbene la riunione non avesse raggiùnto il numero legale dei consiglieri. Si svolgono le interrogazioni. L'arch. ing. Chevalley domanda se non si ritiene urgente il ripristino degli edifici di piazza B. Carlo. L'on. Casalini informa che già la Giunta popolare aveva deliberato la ricostruzione dalla piazza nelle proporzioni e nello stile precedenti, incaricando una commissione di studiare il problema. Il sovraintendente ai monumenti, comm. Mesturino, prevede la ricostruzione delle facciate dei palazzi e dei portici per la prossima primavera a spese dello Stato. In quanto alla riedi/ica#ione degli stabili, l'assessore assicura che essa sarà completata per le celebrazioni del '48. Per i palazzi d'angolo di via Alfieri, via Giolitti e per il palazzo Giriodi i progetti sono già pronti; si sia preparando quello della Filarmonica L'avv. Graverò richiede ohe il Comune limiti la concessione dei permessi di apertura di nuovi cinematografi e «ale di spettacolo, che «tanno sorgendo in ogni angolo della città, anche là dove sarebbe pia logico ohp ricomparissero le case ài abitazione. L'interrogante si richiama ad una recente legge ohe vieta la costruzione di edifici a scopi di lusso ? di speculazione. Ecco il quadro della situazione di Torino: cinematografi esistenti 60, di cui 7 in un breve tratto di via Boma; ve ne sono altri sei in costruzione, tutti abusivi, nel centro della città; in più bisogna aggiungere 64 sale da ballo e tutto ciò mentre la ricostruzione delle case viene assai poco appoggiata dalle autorità e il costo per camera è niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiniiiiniialnpuicmGplasCdduvrgpczrm aumentato da 100 mila a 1 milione di lire nel giro di tre anni. Forse questo spiega anche perchè il Municipio non trova un paio di stabili per ospitare i profughi giuliani. Sindaco: — I permessi per cinematografi sono dati da Roma, una nostra segnalazione al Governo non avrebbe risultati positivi. JPer la proposta di assegnare la denominazione di Svizzera al corso Altacomba parla l'assessore Bertero. Il socialista Castagno approva la scelta della Giunta e ricorda l'opera di assistenza disinteressata ed umana svolta dal popolo della vicina repubblica elvetica nel recente periodo della conflagrazione mondiale. Per il gruppo D. C. si alza l'avv. Fusi, che tributa un caldo ringraziamento alle autorità svizzere rappresentate dal console Wanner, presente nella sala. Si associano agli oratori l'avv. Colla, comunista, l'aw. Olive¬ ro, qualunquista, Vaw. Zini, liberale e la signora Paietta. Plaudono alla deliberazione della Giunta e rivolgono alla Svizzera V espressione della gratitudine di tutti gli italiani nuovi: a nome dei .partigiani braccati dai fascisti sulle montagne, a nome degli intt fiati nei campi tedeschi, a nenie dei rlftigiati politici amorevolmente accolti e soccorsi, a nome delle donne e dei bambini assistiti ed aiutati in ogni modo. Il provvedimento di dedicare alla Svizzera una via della città viene approvato per acclamazione. In ultimo il sindaco porge al console Wanner l'omaggio dei torinesi. I consiglieri in piedi applaudono, mentre Von. Negarville e il rappresentante svizzero si incontrano commossi nel centro della sala. Riprende la seduta. I/avv. Olivero ricorda la necessità ohe le manifestazioni del '48 non si limitino al campo industriale ma tocchino pure quello di produzioni tipiche dell'agricol tura piemontese. L'aw. Graverò chiede se la Giunta e a conoscenza delle sperequazioni fiscali fra Torino e Milano. Il contribuente torinese si è lasciato mettere la corda al collo: ora è necessario parificare le basi fiscali fra le città, altrimenti le imprese tenderanno a spostare le amministrazioni a Milano per pagare una aliquota di imposte inferiore, Bi passa all'elezione dei consigli di amministrazione di enti cittadini, .17 gen. Lacroix propone di sospendere la votazione per l'ospedale S. Giovanni, 'in attesa del processo cui sarà chiamato il prof. Angela. Respinta la proposta, viene eletto presidente il dr. Piccata, comunista. Si approva la fidejussione per un credito di 60 milioni a favore dell'Ente comunale di consumo. Il capitale complessivo sarà di mezzo miliardo. Il consigliere De Marchi rileva che l'iniziativa avrà esito soddisfacente solo se si servirà dell'organizzazione commerciale che già esiste. Il socialista Castagno si dichiara contrario alla costituzione dell'ente in questo momento, perchè potrebbe turbare il mercato dei ri/omimónti alimentari. L'assessore Doro spiega che le operazioni saranno rivolte esclusivamente ad acquisti di generi di importazione.

Persone citate: De Marchi, Fusi, Negarville, Olivero, Zini

Luoghi citati: Comune, Milano, Roma, Svizzera, Torino