Al villaggio di Madame Bovary

Al villaggio di Madame Bovary ANNIVERSARIO F L A U BERTI ANO Al villaggio di Madame Bovary La vera eroina del romanzo riposa senza piati nome che ebbe in vita Ella ha ormai soltanto quello che Flaubert immaginò di darle (Dal nostro inviato) RY (Normandia), dicembre. Radio Mosca ha commemorato, non senza solennità, il 125° anniversario delta nascita di Gustavo Flaubert, mentre i circoli letterari parto-ini ricordavano che nell'autunno del 1856 — novantanni fa — e Madame Bovary» vedeva la luce, tra molte fribolasioni, nei fascicoli della Revue de Paris. V « audacia » del romanzo provocò protesto numerose e vivaci; la direzione della rivista s'indusse a sopprimere alcune frasi, poi delle pagine, poi qualche intero capitolo; e Flaubert, con i baffoni che gli tremavano sul largo viso congestionato, volle si pubblicasse una dichiarazione circa la responsabilità del tagli fatti al testo, i quali riducevano il romanzo ad una serie di frammenti. Bi mosse poi il rappresentante della legge, che trascinò lo scrittore dinanzi al tribunale per oltraggio al buon costume. Lìrniatra vicenda Ma in «Mesto fervore di rievocazioni nessuno ha avuto la curiosità d'indagare aulta sorto che la guerra, cosi spietata con i paesetti della Normandia, ha fatto al villaggio di Emma Bovary. Yonville-l'Abbaye: sarebbe vano cercare sulle earte il nome, che è di fantasia. Ma Yonvitte esiste, come esistette colei che con la sua umanissima vicenda ispirò U capolavoro della letteratura realista. A chi va- da verso Beauvais conviene, giunto a MartalnviUe, prendere per una strada vicinate non asfaltata, che da poveretta ai rassegna a tutte le capricciose ondulazioni detta campagna, e scende poi decisamente netta vallata del Crevon. A metà detta discesa si vede spuntare dietro un lontano gruppo d'alberi atti e fronzuti un'esile piramide bruna sormontata da una croce: il campanile di By. Zia chiesetta si rivela a poco a poco, come ss stentasse a vincere la modestia; e sul declivio appaiono le case in mattoni,'basse, con i rustici giardini in riva al fiume. (c Si scorgevano di lontano i tetti di Yonvitte, i giardini sul bordo dell'acqua, t cortili, le mura e il campanile detta chiesa»). Era nn povero diavolo II. villaggio è in piedi. Tagliato fuori dotte strade di gronde comunicazione, fu trascurato dagli eserciti in movimento, non offri atte artiglierie nessun degno bersaglio, ss no rimase tranquillo sotto il volo dagli aeroplani. Soltanto nette campagne, qua e là, s'incontra qualche tomba di soldato canadese. If asperrima lotta arse tuttintorno, e By fu chiuso in un anello di fuoco. Ma ne usci immune, ed ha tuttora l'aspetto che aveva al tempo di Delamare e di Delfina Couturier. il Delamare era un povero diavolo ohe aveva ottenuto il diploma di "officier de Sante " grazie Otte raccomandazioni del padre di Flaubert. Stabilitosi a By, egli sposò una vedova (la Dubuc del romanzo) che gli morì l'anno dopo. Chiese poi la mano di Delfina, figlia di un agricoltore di Biainville. Quando gli ammiratori di Flaubert, curiosi delta reale figura di Madame Bovary, cercarono le testimonianze di coloro che avevano conosciuto la Couturier, ottennero preziose indicazioni. Una vecchia signora di Biainville, che le era stata compagna di scuola, segnalò un ritratto di donna dipinto dal Court, che sembra ricordi in modo sorprendente i tratti di Delfina. La tela, attualmente al Museo di Bouen, raffigura una giovane donna bruna e prosperosa, dagli occhi neri e inquieti fotto Volta fronte serena, e dotta bocca tormentata: una piccola provinciale vestita di un abito chiassoso, tutto nastri e nocche, e con un cappello 'adorno d'una grande piuma di struzzo. La domestica del Delamare, morta in tardo età poco prima dell'altra guerra, diceva che Delfina era gaia, piena di vita, amante dette dance e dette brigate numerose, e che aveva una voce cosi dolce " qu'on aurait voulu ramasser tous Ics moto qu'eUe disaif. Il mediocre marito fidtisqrvneaVdocctmDvBBnafsaslrdndsdzfscspcLf"d"uinsofferente détta vita agreste di Biainville, Delfina simulo la gravidanza per indurre i genitori a concederla al Delamare. Ma a By, in compagnia del suo marito desolantemente mediocre, cominciò presto ad annoiarsi. La maternità non riuscì a placare la sua fotte ansia di mondanità: otta sognava troppo, e sognando cadde tra le braccia di un gentiluomo di campagna che abitava U vicino castello di Oratianvitte. Poi divenne l'amante di un giovane notaio. Quando la illusioni caddero, si avvelenò. Non è questo, nelle sue grandi linee, it. romanzo di Flaubert? Un'umile vicenda umana, che il geniale scrittore fece argomento d'opera d'arte. A Croisset, nel padiglióne ove fu scritta "Madame' Bovary", era conservata la fotografia di una lapide funeraria. Vi si leggeva: "lei repose le corps de Delphine Couturier - èpouse de M. Delamare médecin - decèdè e le 8 maro 1848. - Frisa Dieu pour le repos de son àme ". La stele era nel vecchio\ camposanto di By, e sparì misteriosamente molti anni fa. A By dicono che fu la famiglia stessa a farla sparire quando in Madame Bovary fu identificata la giovane sposa del Delamare, e la curiosità dei flaubertiaM cominciò a diventar s fastidiosa a imbarazzante per i parenti superstiti. Brava gente, questi abitanti di By. Bono entrati nell'avventura senza sospettarlo. Vedendo il loro oscuro villaggio acquistare considerazione non per quel che- le sue case e strade rappresentano per essi che ci vivono, ma soltanto come scenario di un'opera d'arte, sono entrati insensibilmente netta atmosfera del romanzo. Si ha V impressione ch'essi si considerino personaggi lasciati in ombra da Flaubert, e che facciano di tutto per venire in luce. Avvenne persino che un tal Leon Bottet si vantasse per molto tempo di essere il " Leon Dupuis" del romanzo, il giovane amante con cui Emma Bovary andava in gita' sulla Benna (" Vere le soir ils prenateci 'une barone converte et allaient diner dar» une ile...") fino a quando qualcuno si prose la briga di confonderlo dimostrando la falsità dette sue affermazioni. Codesta singolare mentalità si presta a tutte le confusioni, lo vicende descritte da Flaubert rappresentano per gli abitanti di By qualche cosà che, osculando tra la realtà e la finzione, non può essere esattamente fissata nel tempo. Vicende di ieri o di novanfanni fai Basi giurano sulla verità storica di tutti gli episodi del romanzo, e spesso ne parlano con le frasi stesse di Flaubert. La farmacia Homais Il luogo di convegno di questi "personaggi'' è la farmacia Homais, ora gestita da un signor Furon, " pharmacien de première elasse de V E col superieur de Paris", la quale conserva ancora il banco circolare di cui parla Flaubert. La casa di Delfina sorge di fronte aie Botai de Bouen (il " Leon df Or " del romanzo) di dove partiva la diligenza, la "Birondette". E' una casa a un piano, con una facciata piatta e comune, come dovette essere il volto di Delamare. Di qui si può andare atta chiesa seguendo l'angusto sentiero che gira intorno al villaggio: quello che Emma prendeva quando di buon mattino usciva dal cancelletto del cortile e raggiunge¬ va i campi per recarsi al castello. Fuor dell'ora dette funzioni religiose, è per la piccola porta laterale che si entra nella chiesetta: la piccola porta ove avvenne il dialogo di Madame Bovary col curato Bournisien. Tra le file degli inginocchiatoi, dinanzi al pergamo, fu deposta la bara di Delfina Couturier. La salma venne Marnata di fuori presso il bel portico di legno scolpito che è addossato al fianco sinistro detta chiesa. A quel tempo il camposanto era qui; e quando le tombe vennero trasportate in un nuovo cimitero fuori dell'abitato, quella di Delfina non fu rimossa. La stele indicatrice non c'era pia. Cosi l'eroina riposa senza più il nome che ebbe m vita. Ella ha ormai soltanto quello che Flaubert immagina di darle. Salvatore Aponte Una damigella d'eccezione: Mary Churchill al matrimonio di una sua cugina.

Luoghi citati: Croisset, Normandia