Drammatico confronto con la vedova Moltrer

Drammatico confronto con la vedova MoltrerI misfatti del mostro di Vetriolo Drammatico confronto con la vedova Moltrer Trenta, 17 dicembre. La Indagini della Questura proseguono attivissime per accertare se 1 moventi deUa strage di Vetriolo, che presenta tuttavia molti lati «curi e Inverosimili, siano prò. prlo quelli addotti dal giovane criminale Aldo Garollo. Dna nuova circostanza, molto interessante, è U fatto che In un bosco vicino all'albergo Mlramonti è stato rinvenuto un sacco da montagna, contenente generi alimentari e capi di biancheria. Sembra che U Garollo stesso abbia deposto lo zaino nel bosco per simulare che l'eccidio fosse stato compiuto per rapina. Inoltre sotto U letto di Aldo Garollo è stata trovata una robusta mazza ferrata 1 col chiodi apparvero messi di recente. E' stato pure accertato che la pistola mitragliatrice con la quale fa compiuta la strage era di proprietà dell'assassino U quale l'aveva avuta in consegna all'epoca della liberazione, quando egli si intrufolò fra coloro che si definivano falsamente partigiani per commettere farti e rapine. Negli ultimi tempi, però, l'aveva data in consegna all'amico Sergio Arancini, dal quale l'aveva ricevuta nelle note circostanze, la sera dell'eccidio. E' proseguito intanto l'Interrogatorio di altre persone chiamate a deporre sul precedenti morali del giovane criminale e sugli antefatti del delitto. Certo Giulio AntonloUl ha dichiarato che suo padre Damiano U quale conosceva molto bene la famiglia Arancini, rimase molto meravigliato quando seppe che nell'abitazione dell'ucciso furono trovate solo novemila lire; ciò che dà adito a molti sospetti, non ultimo quello che Aldo Garollo, compiuta la strage, si sia impossessato del denaro. Del resto non aveva egli stesso riconosciuto di aver frugato nella stanza di Narciso Avancini allo scopo di simulare una rapina? Il Garollo ha trascorso la gior¬ nata In carcere senza manifestare segni di dolore o di rimorso ma dimostrando una fredda calma e un ributtante cinismo che Impressionano perfino 1 suol carcerieri. La sorella, Adelina Garollo, pur mantenendosi sempre grave, accenna ad un lieve miglioramento. Del delitto non fa parola con alcuno, ma quando è sola invoca spesso sommessamente U nome del fratello. Essa conosce quasi sicuramente 1 precedenti e le cause dell'eccidio, ma vuol mantenere U pia scrupoloso silenzio per non aggravare le terribili responsabilità che pesano sull'assassino. Com'è noto, sul Garollo grava il sospetto ch'egli sia implicato nel delitto di Palù, - avvenuto U 10 settembre, nel quale ad. opera,, di ignoti rapinatori, trovarono la morte Domenico Moltrer, di anni 71, e Gaspare Tassalner, di anni 4& La vedova Moltrer, interrogata dalla Questura, 6 stata messa a confronto col Garollo, perchè potesse eventualmente individuarlo come uno del partecipanti alla brigantesca aggressione. L'au. forila inquirente mantiene il più stretto riserbo suUe risultanze di tale confronto. Si sa solamente che U Garollo, scuotendosi dal suo abituale cinismo, scoppio in lacrime ma negò decisamente l'impn fazione. II. colloquio, cbe ha avuto momenti altamente drammatici, non ha tuttavia chiarito se 1 moventi della strage di Vetriolo siano stati la vendetta o l'ansia di far tacere per sempre coloro che avrebbero potuto accusare U Garollo del primo delitto. Pare Infatti che il padre Io avesse saputo proprio nel giorno deUa tragedia e che ne fosse stato informato da Sergio Avancini, una deUe vittime della strage. Ciò spiegherebbe 11 criminale proposito sorto nella mente del Garollo di sopprimere le due tanilgl.e per eliminare pericolosi testimoni d'accusa.

Persone citate: Aldo Garollo, Domenico Moltrer, Gaspare Tassalner, Moltrer, Narciso Avancini, Sergio Arancini, Sergio Avancini

Luoghi citati: Palù