Punto di partenza

Punto di partenza L'INCONTRO DI SAN SIRO Punto di partenza Milane, S dteemore. La squadra nazionale, ritornai) do in litta, dopo gli anni di ina rione determinati daUa guerra, ha dimostrato che l'interesse del pubblico per l'opera sua è più vivo che mal. La partita ha racchiuso in se clementi di vivo Interesse. Un primo tempo a netto vantaggio degli italiani. A pochi minuti dall'inizio Casigliano, riprendendo un centro di Ferraris, segnava di testa. Poco dopo Mazzola, plombao do su una pana che Pitia aveva spedito sulla traversa, aumentava il vantaggio. Prima e dopo' questo secondo ponto gli attaccanti nostri mancavano per un sodio due facili occasioni di aumentare il vantaggio. Se in questa prima mezz'ora l'Italia fosse riuscita porre al sicuro il risultato per il margine sostanziale di tre o anche di quattro reti, la cosa avrebbe avuto tuui I crismi deza regolarità. Verso la fine ■ del tempo 11 centravanti austriaco Epp, dopo uno scambio di posizione con la sua ala destra, eseguiva un lungo traversone basso verso 11 lato opposto del campo- Il portiere nostro, convinto che la palla uscisse a Iato, non Interveniva. Inaspettatamente essa picchiava, per una improvvisa deviazione, nella base del montante e schizzava in rete. Questo primo tempo rimaneva comunque sotto 11 segno di un Inizio Italiano travolgente e smagliante. Nella ripresa le cose cambiavano aspetto. Il gioco italiano perdeva di Incisività, non aveva più la linea chiara del primo tempo. A turno parecchi azzurri mostravano di sentire la fatica, determinata dalle condizioni del terreno. Viscido. moMe, sfondante, questo terreno faceva l'effetto di una tenaglia al piedi del giocatori. Per di p:ù Casigliano, violentemente atterrato in area di rigore avversarla, riportava una seria contusione ad una gamba. Approfittar, do dell'abbassamento di tono dell'azione Italiana, gli austriaci, che rientrando tu campo avevano sostituito la mezz'ala destra, facendo entrare Decker al posto di Wagner, diventavano aggressivi e mettevano in qualche difficolta la nostra difesa* Comunque, verso la mezz'ora Piota, riprendendo un pallone difettosamente parato dal portiere Zebmann. segnava per la terza volta per l'Italia. Scadeva il tempo regolare e l'arbitro, che aveva poco prima interpellato i guardialinee, faceva proseguire li gioco. Al primo minuto di questo proseguimento gli austriaci - segnavano per la seconda volta, sfruttando un imperfetto e affrettato schieramento difensivo del nostri su una punizione da fuori area. Calava la nebbia, il gioco prendeva forma di combattimento e inspiegabilmente continuava. La spiegazione del mistero la si aveva quando, dopo cinque minuti di prolungamento, echeggiava finalmente U trillo finale. L'orologio su cui si regolava l'arbUro si era fermato. Con media .fortuna e ricorrendo a maggior energia nel periodo la cui essa camminava a gonfie vele, gli azzurri avrebbero potuto assicurarsi un vantaggio tale che avrebbe forse permesso loro di chiudere l'Incontro con quattro e cinque reti a zero. Meglio cosi, n successo troppo netto avrebbe fatto più male che bene ad una squadra cho si trovava aUa sua prima uscita e che ha bisogno di non Illudersi sulle sue necessità di lavoro e miglioramento. La squadra italiana va giudicata sul periodo in cui si -è distesa appieno nello sforzo: la prova pratica delle sue capacità e possibUità data In quel momento costituisce 11 vero elemento confortante e soddisfacente della giornata. Pia tardi la fatica dimostrata da alcuni elementi fece l'effetto di un perturbamento sulle idee tattiche delVlntera squadra e l'organismo pl-i non funzionò che a sbalzi e a sussulti, ma per ogni uomo che cadeva In crisi sorgeva un'compagno a giganteggiare accanto a lui, come per turar la falla. La cosa si era già verificata all'inizio dell'Incontro quando ad un periodo di difficoltà di Depetrlni aveva corrisposto un periodo di grande sicurezza di Maroso. Il compagno che aluta U compagno. Avevamo visto gli austriaci nella prova di Francia mesi fa. Stavano male fisicamente e tecnicamente. Li avevamo rivisti hi Svizzera venti giorni or sono ed erano in ripresa LI abbiamo ritrovati ora; sono lanciati e sono a quota già pio elevata di quanto si poteva attendere. Due terzini. pieni di sicurezza, un centromediano tutto dedito alla costruzione, un attacco che gioca con la palla a terra e secondo I dettami classici del gioco metodista antico. A tratti U livello tecnico toccato dalla squadra bianca è assurto ad altezza notevole. II buon comportamento di Milano evvrà ripercussioni che porteranno ad un ulteriore miglioramento U calcio austriaco. Gli mancava la fede in sé e la buona spinta gli è stata data in Italia. La partita di Milano può essera considerata come 11 punto di partenza dell'opera di ricostruzione di due squadre che mirano in alto. Non stupirebbe se fra qualche tempo queste due contendenti, tornando ad occupare posti di prima Importanza nel consesso calcistico so* ropeo, dessero luogo a lotte deQ'aQ canimento e deuo aplendore tecOB» co di una volta. virroaio rozzo

Persone citate: Decker, Ferraris, Iato, Maroso

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano