II morto di turno di Edilio Rusconi

II morto di turno II morto di turno Chi è il giovane quasi elegante trovato morto in un quartiere nord-est di Milano? Chi lo ha ucciso? Si è risposto: O.Z.N.A.; ma la verità non si sa ancora, forse non si saprà mai MILANO, novembre. L'undecimo comandamento dice: c Uccidi pure il prossimo tuo in certi casi speciali », La mattina del 10 ottobre, un pensionato percorreva verso le otto il viale Argonne, nel quartiere dell'Ortica, che è alla periferia nord-est di zollano; vide un fagotto scuro In mezzo a un prato e ai accostò, n fagotto era un giovane msangwnato; un giovane sui venticinque anni, vestito con doppiopetto blu • acarpe gialle quali eleganti. Ve ne la polizia; non trovò documenti; accertò soltanto che 10 sconosciuto era stato ucciso con tre colpi di pistola calibro 7,65 (c'erano i bossoli in giro) tirati a bruciapelo, che doveva aver lottato con al. meno due persone, come provavano in una larga zona del prato molliccio le diverse or me, nonché la ciocca di capelli rimasta tra le dita, e che 11 delitto doveva essere avvenuto la sera del giorno 0, verso le otto e quarantacinque. Da allora la nebbia si è fatta più fredda e sporca sul prati dell'Ortica; ma alla domenica i ragazzotti vi accorrono ancora per le partite di calcio tra squadre di principianti, e qualcuno tira un caido di rigore proprio dalla zolla su cui è caduto il giovane col doppiopètto. Ma poiché il morto senza nome aspetta all'obitorio, la polizia e 1 giornalisti continuano a indagare; quella con molto riserbo, questi con molta fantasia. Usi giorno, un quotidiano del pomeriggio annunciò di aver trovato il bandolo: l'ucciso era un giovane goriziano fascista, di nome Marten: delitto politico, dunque; e il giornale indicava come testimoni — senza citarne 1 nomi — un giovane polesano e una donna di malaffare. Tre giorni dopo, sui giornali nien¬ te più goriziano, nò fascista; ma un'altra versione di delitto politico: il giovane era nient'altro che un agente di Tito, liquidato da compagni di missione, per motivi Ignoti; al faceva chiamare Leonardo Cucini, ma 11 suo vero nome era Leo Cu ci eh, alloggiava con 1 profughi giuliani nelle scuole di via Ventali, dov'era considerato un agente dell' O.Z_N.A.., la trista polizia segreta Jugoslava; era sempre accompsacnato da due uomini conosciuti come Mauro « Secondo, probabilmente 1 suoi uccisori, « da una certa Sofia Ma ecco, adesso, di nuovo mistero: mente di questo; ai tratta forse, si, di un delitto tra slavi; ma un confronto ora l'ucciso e la fotografia del vero Cucini, rimasta nelle scuole di via Veruni, ha disdetto l'esatta identificazione. E allora chi è? E allora dove è il Cucini, che è sparito senza lasciare traccia? Stiamo diventando tutti poliziotti dilettanti, viviamo un romanzo giallo al giorno. Ma, alla fine, questi romanzi gialli ci pesano addosso, ci troviamo spauriti in una società, che non sa più difendersi E al confronto con questi delitti enigmatici, che sd ripetono In tutta Italia, le rapine a mano armata e gU omicidi passionali diventano romanzi assai più umani, quasi cordiali. Tra bombe a orologeria da una parto e colpi alla nuca dall'altra, il nostro Paese sembra un campo per esperimenti balistici internaraonaUL In Emilia, scovano armi ogni giorno; tutti i partiti vi conducono le loro inchieste, con conclusioni ben diverse; la polizia vi al rafforza. Ora, o in Emilia gU esperti dell'assassinio al sentono minacciati ed emigrano a Milano e magari anche a Roma, oppure se ne infischiano della polizia e allargano semplicemente la loro zona d'operazioni fino all'Ortica Era una mattina di nebbia, e un pensionato trovava un morto sui suol passi; là, all'Ortica, vicino a una brutta chiesa cnovecento» di granito e di mattoni rossi. Ma chi e sicuro di non trovare, quando esce alla mattina, un morto sui suol passi? Tra l'O.ZJI.A., l'«Irgun Zwai Leumi », IN. K. B. D., 1*N. K. W. D., 1 polacchi delle due parti della barricata, 1 disertori e I rifugiati di tutto il mondo, nonché 1 rancori autoctoni, c'è di. sponlbile un morto a testa, naturalmente per chi non ò tra i morti. Era una sera buia, 11 dove le vie tra i prati hanno pochi fanali, e fiochi; e un giovane è caduto, colpito alla nuca Era l'ora in cui si conversa nei tinelli e nelle cucine; in cui 1 padri giocano con 1 bambini e le mogli chiedono di andarsi a intenerire per Bette Davis. E un giovane si abbatteva, confondendo il colpo nella carne con 1 tonfi dei convogli ferroviari del vicino terrapieno. Era forse uno slavo, forse un italiano, forse un siciliano; era fascista, o comunista, o liberale, o soltanto un fanatico dei francobolli; una spia o un evaso, un profes mista o un maestro di danze. Esattamente chi? E' il morto di turno per quella notte, ecco tutto. A Milano è stato aggiunto davvero l'undecimo comandamento, apocrifo certo, ma l'unico che sembra per tanta gente mantenere fascino ed autorità: c Uccidi pure il prossimo tuo in certi casi speciali». Per caso speciale aintende un paese che ha perso la guerra, o almeno le chiavi del la porta di casa. Edilio Rusconi

Persone citate: Bette Davis, Leo Cu, Leonardo Cucini

Luoghi citati: Emilia, Italia, Milano, Roma, Sofia