Il veleno nella cella

Il veleno nella cella Il veleno nella cella Inchiesta sul suicidio di Goering (Nostro servizio particolare) Norimberga, 16 ottobre. Sono morti. Sono al cospetto di Dio. Dei ventuno imputati che uh anno fa rispondevano all'appello della Corte Interalleata, solo dieci rimangono: sette attendono nelle anguste celle della rossa prigione di Norimberga il trasferimento al penitenziario berlinese di Spandau; un altro, von Papen, se ne sta rintanato nella stesprigione per guanto il Triballale l'abbia assolto. Teme, come Fritsche e Schacht, la punizione del compatrioti. In undici celle questa sera non si è accesa la luce. Gli uomini che ieri a quest'ora le occupavano, ancora ignari, tranne Goering, dell'Imminente fine, hanno pagato con la vita lo scotto dei loro crimini. Su Norimberga pesava stamane una cupa atmosfera ebe rendeva ancora più triste la tediosa mattinata di ottobre. Come al solito gran movimento di soldati americani, I russi e gli inglesi sono partiti da un pezzo. Come al solito una folla di frettolosi tedeschi, pallidi e mal vestiti, sulle vie del la¬ ti colpo di scena Sapevano del suicidio di Goering, dell'impiccagione degli altri dieci. Ne bo fermato alcuni; he chiesto loro che sassero del suicidio di l'avvenimento più emozionante delle ultime ore, quello più suscettibile di destare reazione nell'animo di chi, anche se è disgustato del suoi capi Intestarditi nel condurre una guerra perduta, ha rispettato e ammirato per tanti anni 11 Reichsmarschall. c Hanno sbagliato a condannarlo a morte, mi ha detto il meccanico Kurt Grosser. Avrebbero dovuto lasciarlo vivere e lavorare; cosi avrebbe visto quale male ha fatto alla Germania». «Ha ancora trovato il coraggio di uccidersi di essere trascinato al patibolo, ha affermato il commesso George Niissel. Era ora, dopo tanti anni di incoscienza». Altre idee ha espresso il tntunenne Hoimut Eichztadt, rrnitilsto di guerra: « Goering ha commesso tanti errori, egu ha detto; ma ho sempre pensato ebe sarebbe stato troppo Ini finire sulla forca. In O era il nostro maresciallo. Spesso al è parlalo di complotti organizzati per farlo evadere e vi confesso che ho sempre sperato che riuscissero, sono falliti, ed allora è meglio ebe sia finito cosi». Ila il giovane mutilato è l'unico che mi abbia parlato in questi termini. Gli altri hanno espresso indifferenza o sollievo; qualcuno soddisfazione: e non bo motivo per credere ebe fingessero: bastava che mi guardassi attorno per convincermi della loro sincerità. Norimberga in rovine; e Goering aveva promesso che mai una bomba alleata sarebbe caduta sulle città tedesche ET morto. Ila. il colpo di scena del suo suicidio ha destato la più grande emozione negli ambienti alleati- Tutte le precauzioni prese nel giorni precedenti l'esecuzione al sono dimostrate vane: il controllo dei documenti dei pochi autorizzati a entrare nel palazzo di giustizia, l'assoluto isolamento del condannati, le quotidiane perquisizioni delle celie e del detenuti, non sono bastati a Impedire ebe la piccola micidiale capsula di cianuro giuno restasse nelle mani di e- La fiala H comitato di inchiesta di tre ufficiali americani, costituitosi stamane e presieduto da un ufficiale superiore della Terza Armata, — che non fa parte quindi delle truppe di stanza a Norimberga — si è riunito oggi. Non è tuttavia noto alcun elemento positivo di natura ufficiale. H maggiore Frederich Teich, comandante operativo del carcere, ha dichiarato stasera che non è stato finora effettuato alcun arresto; nessuna misura disciplinare è stata presa nei confronti del colonnello Burton Andrus, comandante della prigione, e della sentinella che sorvegliava la cella dt Goering al momento del suicidio. «Suppongo che il rapporto del Comitato di tochiesta sarà, noto solo fra un paio di gh ni » ha detto Teich. Ha poi descritto la fiala metallica rinvenuta nella branda del suicida: un astuccio simile a quello che O maresciallo aveva occultato in una bottiglia di « Nescafè » e che venne rinvenuta un anno fa dagli alleati, durante una perquisizione della cella. E' un cilindretto lungo clnttae centimetri e con un diametro di due. «E — ha osservato Teich — non ò affatto improbabile che Goering l'abbia avuta in cella durante tutto il periodo della prigionia». Poi ha definito la quotidiana perquisizione della cella, una minuziosa ispezione avanzando peraltro alcune riserve circa il modo con cui può « sere stata effettuata ieri, dato che si sapeva come ai condannati non restassero che poche ore di vita. Teich ha Infine escluso categoricamente la possibilità, di una responsabili ta di Emmy Goering. « Quando la signora visito per l'ultima volta 11 condannato, — egli ha detto, — questi fu ammanettato. Slamo certi che fra i due non fu scambiato alcun oggetto. Per quanto riguarda Frau Goering, siamo certi ebe non ha nulla a che fare con la questione». Teich ha del nari escluso la possibilità che la capsula sta stata lanciata a Goering attraverso la finestra della cella. « Potrebbe darsi che 11 veleno sia stato portato al condannato da qualcuno del personale, sia americano sia tedesco: un barbiere ebe radendolo o tagliandogli 1 capelli avrebbe potuto introdurre l'astuccio tra il collo e la camicia, un cuoco, magari anche un medico o il dentista. Ha si tratta di semplici ipotesi polche, per noi, essi sono al disopra di ogni sospetto. Non 10 sono altrettanto, naturalmente, per la Commissione di inchiesta». Si è avanzata l'ipotesi ebe 11 veleno fosse contenuto nella pina da cui il condannato non si separava mai. « In questo caso — ha osservato l'ufficiale americano — Goering non avrebbe potuto fumare; e ha fumato fino a poche ore prima del suicidio». Sepoltura Cosi il caso Goering rimane più che mal aperto, intanto il cadavere del maresciallo è stato allontanato da Norimberga insieme a quello degli altri morti di questa tragica notte. Da fonte ufficiale nessuna notizia al riguardo: ma tutto sta a Indicare che le undici salme sono in viaggio verso l'estrema dimora, o forse già vi riposano. Nessuno saprà mal dove 1 complici di Hitler siano stati sepolti. L'ultima notizia che di loro ha avuto il mondo, è contenuta nel laconico comunicato della Commissione quadripartita: « Le sentenze capitali sono state eseguite. Hermann Goering si è suicidato». Alla luce di dieci potenti riflettori i gerarchi condannati hanno recitato l'ultimo atto del dramma. A Hermann Goering, criminale numero uno, spettava il poso ambito onore di aprire il tragico spettacolo. Ma quando Fora fissata per le esecuzioni è giunta, il maresciallo della Luftwaffe giaceva cadavere, il viso contratto e le labbra cosparse di cristalli di cianuro. E* comparso ugualmente nella sala dove erano state erette le tre forche. La salma è stata presentata, dono la conclusione delle esecuzioni, al quarantacinque testimoni ufficiali affinchè potessero testimoniare al mondo della morte di Goering. Gli altri sono saliti alta forca ad uno ad uno. Primo Ribbentrop, ultimo Seyas Inquart, secondo l'ordine In cui sledevano sul banco degli imputati durante il processo. II carnefice, l'americano John Woods, coadiuvato da due aiutanti, uno del quali tedesco, si portava siternatframente dall'una all'altra torca; la terza era di riserva, e procedeva con esperta rapidità alle tradizionali manovre: legava, aiutato dagli assistenti, mani e piedi ai condannati; attendeva ebe avessero pronunciato l'estrema dichiarazione. Poi calava sul loro capo il tradizionale cappuccio nero che nasconde agli astanti gii orribili spasimi della morte; uno scatto della leva, la botola si apriva scricchiolando. Il medico si introduceva al disotto del lugubre drappo nero, all'Interno del palco: ascoltava con lo stetoscopio per accertarsi ebe 11 cuore non battesse più. Trascorsi 1 prescritti quindici minuti, il cadavere veniva rimosso e un altro condannato faceva l'ingresso nella sala. Clinton B. Conger dell'* United Press •

Luoghi citati: Germania, Norimberga