Gli incidenti di Palermo al Consiglio dei Ministri

Gli incidenti di Palermo al Consiglio dei Ministri Gli incidenti di Palermo al Consiglio dei Ministri Oltre al prefetto anche il questore sostituito - II nuovo commissario dell'isola - Il caso del sottosegretario Scoca e le nomine dei funzionari Roma, 12 ottobre. Vi era un tempo, subito dopo la liberazione di Roma, in cui U Consiglio dei Ministri si riuniva quasi esclusivamente per nominare commissioni. Per ogni più piccolo problema della vita italiana si nominava una commissione, la quale si riuniva diligentemente molte volte in una settimana e, dopo un certo ciclo di lavoro, si frazionava in, sottocommissioni che approfondivano talmente le indagini loro affidate da perdere di vista il fine per il quale erano state nominate. Nuovi metodi Accadeva cosi che il pubblico italiano doveva appagar si di apprendere che le difficolta nelle quali ci si dibatteva erano enormi, ma che per ognuna di quelle difficolta una commissione di esperti era diligentemente alla ricerca dei mezzi di soluzione. La tecnica delle commissioni si è ora perfezionata perchè, invece di nominare una commissione generica, si preferisce formare una commissione d'inchiesta. In due giorni se ne sono avute quattro ed è mancato poco se ne avesse una quinta. Alle tre inchieste disposte ieri per gli incidenti del Viminale, il Consiglio dei Ministri ne ha aggiunto oggi una quarta, che dovrà accertare da parte di chi sono stati organizzati i fischi e le manifestazioni di ostilità con cui Palermo ha accolto domenica scorsa il Capo provvisorio dello Stato. La quinta inchiesta doveva riferirsi al modo come il Sottosegretario Scoca in due anni sia riuscito a giungere, da una posizione di fuori carriera di terzo grado nell'amministrazione dello Stato, alla carica di avvocato generale dello Stato. L'inchiesta è stata evitata, ma i ministri democristiani hanno dovuto accogliere la richiesta avanzata dai repubblicani Macrelli e Facchinetti che d'ora innanzi le nomine di competenza del Consiglio dei Ministri siano sempre annunziate nell'ordine del giorno e siano accompagnate da esaurienti elementi informativi non solo sul conto delle .persone, tetowtft ma anche sul conto delle persone che nelle rispettive amministrazioni potrebbero aspirare alla nomina stessa. La necessità di una inchiesta sulla situazione siciliana è stata rappresentata dai ministri repubblicani, i quali hanno citato nomi e fatti relativi agli incidenti di Palermo. De Gaaperi ha risposto di avere già. provveduto a sostituire il Prefetto Battiani con il Prefetto Villoresi (sostituzione compresa nel recente movimento) e cosi il questore nonché a promuovere indagini sul comportamento della polizia e dell'Arma dei «Carabinieri. Da questa prima discussione ne è discesa un'altra, di carattere generale, sulle condizioni economiche dell'isola, sul problemi del lavoro e della disoccupazione e sulle possibilità di approvvigionamento. Il Consiglio, rendendosi conto della difficile situazione della Sicilia, mentre ha dato istruzioni ai Prefetti di graduare l'esecuzione degli sfratti, ha promesso di rendere effettiva la concessione dell'autonomia, alla quale dovrà particolarmente provvedere li nuovo Alto Commissario scelto, dodo un acceso dibattito, nella persona del repubblicano avvocato Giovanni Selvaggi, al quale, per altro, non è stato ancora richiesto se è disposto ad accettare l'incarico. A vice- Alto commissario 4 stato designato il Prefetto D'Antoni. Sugli incidenti di Roma la discussione è stata rinviata al momento in cui sai-anno noti i risultati delle inchieste; solo De Gasperi ha tenuto a precisare che il provvedimento relativo al trasferimento del Questore di Roma? non deve essere interpretato:-, come segno di disapprovazione verso «li agenti 4BU*Ò*&m pubbli-, ca, i quali, invece, hanno dimostrato con 11 loro comportamento il più alto senso del dovere. L'inno della Repubblica H Ministro della Guerra Facchinetti, a questo punto ha proposto che il giorno 4 novembre sia scelto quale data per il giuramento delle Forze Armate al Capo dello Stato e che l'inno di Mameli diventi l'inno ufficiale della Repubblica italiana. Le due proposte sono state accolte dal Consiglio. Subito dopo è stato iniziato l'esame degli argomenti iscritti all'ordine del giorno, fra i quali il più importante è il regolamento di attuazione del provvedimento per gli enti comunali di consumo. L'Istituzione di tali enti (obbligatoria per i centri con popolazione superiore a 200 mila abitanti, facoltativa negli altri) fu già approvata in un Consiglio del settembre scorso. Come è noto i Comuni possono ottenere dallo Stato un contributo pari al 80 % sulle spese di impianto e di gestione. L'intervento di Meritasti ha portato il Consiglio a sfiorare il problema alimentare, che nel suo complesso sarà esaminato in una speciale prossima seduta. Quindi sono stati approvati WdTtI ràltrt~p~rwrvedltó*eirti-i*dl1 ordinaria amministrazione, fra i quali la ricostituzione di alcuni comuni. Per il Piemonte essi sono: Bai dissero Canavese, Mombello di Torino, Villanova Canavese, Cossano Canavese, Tavagnasco, Torcegno, Grosso, Lusernetta, S. Carlo Canavese, Salza di Pinerolo, Cinzano, Ozegna (Torino). La seduta è terminata alle ore 13,45.