Ultimi vani sforzi per sistemare Trieste

Ultimi vani sforzi per sistemare Trieste Ultimi vani sforzi per sistemare Trieste Citazione di Valéry al Lussemburgo: "I veri interessi delle nazioni non canno confusi con i loro desideri» Parigi, 2 ottobre. Paul Valéry è stato oggi citato non senza opportunità alla conferenza del Ventuno. La sua saggia sentenza: «I veri interessi delle nazioni non vanno confusi con i loro desideri » è stata ricordata dal delegato olandese che ha presieduto la sottocommissione per lo statuto di Trieste, e ha dovuto rendere conto in un accorato rapporto della vanità degli sforzi compiuti per giungere a un accordo. Non riteniamo e delegazioni sa- pranno7 scorcio di conferenza, fare tesoro della saggezza del poeta francese. Poiché i dissensi fondamentali su quello che deve essere il territorio libero e sui poteri che debbono attribuirai al governatore rimangono insanabili né si può sperare che una discussione valga ad attenuar li, si è stabilito che la commissione cerchi almeno di determinare i principi! generali cui i quattro potranno ispirarsi nella redaziane definitiva del progetto di statuto. Esiste nel trattato l'articolo 16 in cui sono esposti «grosso modo» i principia che il Consiglio dei ministri degli esteri aveva preso in considerazione. Esiste un emendamento americano che è stato difeso ieri dal senatore Connally; esiste un emendamento francese e infine un nuovo emendamento jugoslavo. Sono dunque quattro documenti Che la commissione deve prendere in esame." E poiché il tempo é mancato, nella giornata di oggi é stato deciso di tenere una seduta notturna e di limitare il numero e la durata degli interventi. L'ueodasento jugoslavo L/ emendamento jugoslavo comincia con le parole: < L'Italia rinuncia alla sua sovranità sul territorio della città di Trieste e dintorni». E hi frase basta a far comprende re il tenore dell'aiterà proposta. La delegazione jugoslava sembra abbia rinunciato a chiedere che il territorio libero sia ristretto all'area della città, ma insiste nel chiedere una «unione effettiva» tra Trieste e la Jugoslavia, una « assemblea popolare > che abbia tutti i poteri ed eserciti II potere esecutivo attraverso un consiglio di governo da essa nominato, una legislazione che vieta agli italiani non domiciliati prima del IO giugno 1940 (e solo agli *Wie»f3£ italiani) di acquistare o riprendere la cittadinanza triestina, una unione monetaria e doganale con la Jugoslavia e finalmente un governatore che rappresenti a Trieste la repubblica jugoslava. H governo militare attuale dovrebbe cedere il posto a una commissione interalleata la quale costituirebbe un governo provvisorio composto dai rappresentanti italiani e jugoslavi che rimarrebbe in carica fino alle elezioni. n 3£&X 1 non aveva che 10 disposizione; ma egli aveva preparato, come d'abitudine, un discorso che gli avrebbe preso circa un'ora. Pijade ha provato a leggerlo con una rapidità da raganella ed é stato uno spettacolo divertente senza dubbio ma poco decoroso per una assemblea che dovrebbe decidere della sorte di territori e di popolazioni. La preposta francese Un pò' a causa della pronuncia ma specialmente a causa della spettacolosa rapidità con cui il piccolo Pijade rovesciava dai suoi baffoni bianchi la valanga delle parole era difficile seguirne il discorso. Tuttavia si comprendeva un po' a volo che il delegato jugoslavo rivolgeva una vibrante filippica contro gli anglosassoni, che accusava di non tener fede all'accordo dei Quattro, di voler sacrificare le libertà popolari triestine e di voler istituire in territorio libero un condominio anglo-americano. Quando Pijade esausto e rosso ui volto si é finalmente abbandonato sulla sedia Couve de Murville ha presentato l'emendamento francese. Il delegato della Francia aveva già preannunciato in principio di seduta tale emendamento attribuendogli carattere di compromesso. Le delegazioni aspettavano con curiosità e interesse il testo che si diceva fosse stato esaminato nel recente colloquio avvenuto tra Bidauit e Byrnes; qualcuno aggiungeva che Couve de Murville si era incontrato con Vi scinskL L'emendamento francese propone anch'esso dei « principi! » cui fi consiglio dei quattro dovrebbe ispirarsi nella elaborazione definitiva dello statuto di Trieste. Essi sono in breve i seguenti: al Consiglio di Sicurezza spetta di far osservare le disposizioni dello statuto di mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza; il territorio li¬ m bero sarà demilitarizzato: nessuna forza annata vi sarà ammessa a meno che non ne abbia incarico dal Consiglio di Sicurezza; vi saranno una assemblea popolare e un consiglio di governo da essa eletto e verso di essa responsabile; i loro poteri saranno limitati dai diritti conferiti al governatore; il governatore sarà nominato dal Consiglio di Sicurezza previa consultazione con la Jugoslavia e la Italia; egli può proporre leggi all'assemblea popolare e può rezza qualora si determini un dissenso con l'assemblea; egli nominerà i magistrati udito il parere del consiglio di governo e potrà in certi casi revocarli, qualora l'indipendenza e l'integrità territoriali e l'ordine pubblico e la sicurezza o il rispetto dei diritti dell'uomo fossero messi in pericolo, egli potrà prendere misure che riterrà adeguate e anche proclamare lo stato di assedio avvertendone immediatamente il Consiglio di Sicurezza; la condizione richiesta per ottenere la «cittadinanza di origine » nel territorio libero sarà di avervi avuto domicilio in data 10 giugno 1940; l'assemblea popolare determinerà le norme per l'acquisto della cittadinanza da parte di chi non si trovi nella suddetta condizione; varrà creato un porto franco anche se l'intero territorio sarà dichiarato zona franca; non vi saranno particolari punti franchi per I singoli paesi; la libertà di transito sarà assicurata a tutte le merci e mezzi di trasporto senza discriminazione e senza tasse doganali o fiscali; l'unione economica e anche le associazioni di carattere esclusivo con un paese qualsiasi sono incompatibili con lo statuto del territorio libero; la costituzione del governo provvisorio che eserciterà le sue funzioni fino alla entrata hi vigore dello statuto e la nomina del governatore appartengono al Consiglio di Sicurezza che stabilirà anche la data o le date del ritiro delle forze straniere dislocate nel territorio. Il presidente della commissione ha esortato le delegazioni a consultarsi sulla proposta francese e le ha invitate a sciogliersi per riprendere questo, aera 1 loro lavori. La seduta notturna ha avuto inizio poco dopo le 21,30. a. a. mniiiiiiimmimiiiiinmn

Persone citate: Byrnes, Connally, Paul Valéry