Crisi di competenze?

Crisi di competenze? Crisi di competenze? Rotili, 16 settembre Secondo James Burnham, l'autore della < Rivoluzione dei tecnici », la direzione più sicuramente prevedibile della società moderna aggira la barriera marxista e quella liberista. Li altri termini il mondo immediatamente futuro (il Burnham, anali lo. vede nascere quasi sotto i(nostri occhi) non verrà organizzato nò secondo i metodi- totalitari, né secondo lo spontaneo svolgimento liberista e liberale, n mondo di fra non. molto, assicura il filòsofo americano, sarà in grande ciò che oggi ò il microcosmo di una industria .produttiva, la Fiat per fare un esempio virino a noi In .esso migliai* e migliaia di lavoratori e di ingegneri (i < tecnici », si noti, non sono solo gli ingegneri) vengono pilotati nel senso del più razionale e definitivo sfruttamento delle loro qualità da una aristocrazia di ««nmint strafori e distributori delle diverse energie umane e inerti. L'osservazione della attuale crisi italiana non ci consente di prevedere una pronta applicazione nel nostro paese di un simile processo organizzativo. n Paese che; intento ai suoi dolorosi sforzi per trarsi fuori dai guai, guarda con distrazione nella lizza politica nota una incoercibile ripugnanza a governare da parte di quelli che dovrebbero. Ministri e sottosegretari, si direbbe, una volta conquistata la seggiola non mostrano molta fretta di vedere cosa contengano loro portafogli. I portafogli dei ministri italiani, oggi come oggi, appaiono assai simili al Vaso di Pandora. Rinserrano miserie, necessità, dolori, torti da riparare, giustizia da amministrare, soccorsi da distribuire, pericoli da stornare. I ministri e i sottosegretari hanno paura, quasi tutti, di aprire le loro € serviettes ». Essi lasciano, non senza una vaga nausea, che i problemi vi marciscano dentro come quell'aringa del famoso racconto di Mark Twain, di cui lo studente non riusciva a liberarsi. Perchè? I Governi succedutisi dalla liberazione in poi hanno dimostrato di « non saperci fare». La democrazia italiana ha mandato al potere degli uomini che, tranne rare eccezioni, proclamatisi perfetti macchinisti ferroviari hanno dimostrato di non aver mai guidato nep- Sure un carrettino a mano. !' necessario elencare i rovinosi fallimenti registrati finora — con le rare e degne eccezioni di cui sopra — della classe dirigente subentrata ai governi transMonali LcGolcNFuaEtdnrtvftPtdintntEPictpodzCtlintrcfirEpmcmmraprpnlmfsdalndel sud? L'epurazione demolitrice, la paralisi in sede economica e finanziaria, hi spietata imposizione detta « politique crabord ». Risultato: lo slittamento detta Nazione fuori dall'ambito del controllo statale, legale e riconosciuto. Sappiamo bene come anche di ciò, di questa dolorosa carenza di governo, la infausta ventennale dittatura abbia la sua gran parte di responsabilità; ma i fatti sono quelli che sono. Il Paese seguì le correnti più decisamente progressive sino alle elezioni, in cui dette il colpo di barra degli otto milioni di voti ai democristiani. Credeva forse di aver creato un antemurale con quel massiccio ed eclèttico . partito cattolico. Deve constatare di aver sbagliato. R porto ò costantemente in subbuglio. L'Italia non può lavorare in pace, forse perchè i suoi governanti non vogliono o non sanno governarla. Se ne avvedono gradualmente gli stessi uomini partecipi dei partiti di governo. Silone scrive che si dovrà alla « incompetenza degli antifasci sa » se alla fine le masse si volgeranno altrove. Saragat definisce « assurdo giuridico > un atto al quale Togliatti ha legato fl suo nome. R clamoroso fallimento del Corbino, competente < « tecnico » per antonomasia rafforza il dubbio che abbiamo espresso. Scocdmarro non riesce a riscuotere nei termini e nei modi fissati sempre da Giovanni Gioì neppur te tassa su cani e pianoforti. Cosa concludere? Eliminato Corbino dal Tesoro, riluttante un altro < tecnico » ad assumerne la eredità, i democristiani non si decidono a caricarsi del! a aperta responsabilità detta crisi. Indugiano. Si direbbe che vogliano logorare gli avversari. D'altra parte la proposta « pianificazione attenuata » del partito socialista vien bollata di incongruenza dall'aperta condanna di ogni calmiere e di ogni vincolo sul prezzi pronunciata dal segretario stesso del partito socialista. Che pensare? Che forse gli uomini addetti alla locomotiva annaspano su leve e congegni e non riescono a far muovere le ruote?

Persone citate: Burnham, Corbino, Giovanni Gioì, James Burnham, Mark Twain, Saragat, Silone, Togliatti

Luoghi citati: Italia