I "chierici,, a congresso

I "chierici,, a congresso I "chierici,, a congresso Una "società delle nazioni,, degli intelleltcali europei per affermare l'unità spirituale d'Europa al disopra d'ogni sofisma GINEVRA, settembre. Nd cuore di un parco verdissimo a queste rad d'autunno, biancheggia l'edificio Immenso della fu Sodata delle Nazioni (ricordate?). Chi d stia, adesso, quali ombre d aggirino nelle ade spopolate, non ho nemmeno domandato. Se le Illusioni degli nomini prendessero corpo, allora si, varrebbe la pena di andarci, se non altro per stringere la mano e scambiare quattro chiacchiere od signor «Autodeterminazione dd popoli». Ufi Magie pia ricco Ginevra ha accusato il colpo. La fine della Società delle nazioni ha rigettato la dttà nd tetro cerchio d'ombra di Giovanni Calvino, l'austero riformatore della Chiesa cattolica. Ss Immaginata la carta d'Europa come qualcosa di vivo, con pelle, muscoli ed cesa, qui, a questo punto, dov'è segnato Ginevra, d sollevava e batteva una grossa arteria. Gli occhi dd mondo l'osservavano con apprensione, ed 1 medici spiavano 1 primi! segni dell'Irrigidimento per* diagnosticare: « Arteriosclerosi, ci damo: domani, 11 cuore. Pd d spegnerà». Cosi è etato:, S'è spenta. E Ginevra, benché nodo di vita Internazionale, è ripiombata nella «provincia». Una provincia «sul generis», d'accordo, con moltissime automobili di gran marca e le insegne luminose delle più celebri fabbriche d'orologi dd mondo che d liquefano sulle prime acque del Lago Lemano, d Qua! de Rive. Nè basta Calvino. SI sappia che non c'è nulla di meno universalistico del calvinismo. Ginevra, con 1 sud viali, 1 suol edifici, 1 sud marmi, la sua llndura di cose (delle anime è altra questione), è l'Immagine stessa dd calvinismo. Di cattolico, agli occhi, non d sono ebe le drogherie e le farmacie, opulente e colorate. Ora, a sollevarsi da questa condizione la soccorrono gli uomini suol migliori: i quali, rendendosi promotori dd «Rsncontres internationales », fanno che a Ginevra, sia pure per breve momento, torni a battere un'arteria alla quale gU occhi del mondo possano rivolgerai. Le « Rsncontres internationales > di Ginevra, apertesi 11 2 settembre con una conferenza di Jalien Benda dureranno fino al 14. Comprendono una serie di conferenze pronunciate dai rappresentanti del penderò italiano, francese, tedesco, spagnolo. Inglese e svizzero su tema unico: lo spirito europeo. Alle conferenze seguiranno dibattiti sullo stesso argomento. Durante le « Rencontres », U Teatro de VAthénée di Parigi rappresenterà L'annonce faite à Marie di Claudel e lo BtadU theater di Zurigo 11 Fidelio di Beethoven. Una seduta sarà consacrata a L'histoire du soU dat di Ramuz, con musiche di S travi nsky, ed jin'altra a Paul Valéry, dd quale sarà letto «Mon Faust». Nel corso'delle Rencontres Wilhelm Backaus, che ha già offerto un'esecuzione di Beethoven alla Reformation, una sala sulla quale Incombono le austere massime del Riformatori, d esibirà anche col Quatuor Loevenguth. Infine, quattro film: Le dar auatiteMlre du cinema, di Leenhardt; La terre rouge. Henry V e Ivan le terrible, la ultima opera di Eisenstdn. Parallelamente alla presenta rione dei quattro film, una esposizione del cinquantenario del cinema francese è stata organizzata dall'Università di Ginevra. L'astore della Trafittosi Ieri, dunque. Benda, 11 celebre autore de «La trahlson des ' clercs ». n presentatore dell'Illustre scrittore francese, 11 prof. Victor Martin, l'ha definito, non d sa con quanto senso di opportunità, come 11 più indicato a trattare 11 tema — lui che attraverso la sua lotta contro 11 romanticismo, 11 bizantinismo e 11 sentimentalismo, può essere considerato come il continuatore di Platone. E Invero nella sua esposizione, 11 Benda — un ometto piccolo e bianco dalla voce bassa di vecchio stanco — accenna a considerare Platone come uno del suol precursori! Secondo Benda, l'Europa mal avrebbe rappresentato una unità di fronte al resto della rinite, L'Europa, dice Benno» fu giammai 11 cervello d'un vasto corpo, polche mai essa fu un corpo. CI ri può rammaricare che l'autore della Trahison confonda corpo e cervello, il ebe è per lo meno sorprendente in un platonico, amico della scienza ed apologeta della raiìon. Dopo aver cercato di dimostrare che una coscienza europea non ha mai potuto esistere al di sopra della diversità degli Stati nazionali, tanfo che, a suo dire, non è possibile parlare d'una «storia dell'Europa», Benda afferma che 1 particolarismi nazionali costituiscono i più grandi ostacoli contro i quali urtano tutu i tentativi di creazione d'una Europa. Falsa dice essere la opinione di GIde, 11 quale viceversa ha affermato che Cervantes o Shakespeare hanno raggiunto l'universale essendo totalmente spagnolo l'uno e Inglese l'altro. Benda nega la esistenza, in qualsiasi momento della storia, della letteratura europea! E subordina, poi, l'universalismo dello spirito umano, attinto proprio, nel suol più alti cidi, dalla più illustre poesia, alle questioni della lingua, dimenticando tra l'altro che d trovava a parlare in quella Svizzera ebe con la sua realtà rappresenta la negazione vivente d'ogni necessità di unità linguistica. Infine egli ha proposto, appunto per tradurre in effetto la tua concezione, che per un'Europa unita vi sia una lingua unica: Il francese (11 cui carattere razionale ne fa una lingua europea per eccellenza), ed ha suggerito di conferire, nella gerarchla del valori, il primato alla scienza, che è ragione, sulla letteratura, che è sentimento. Una voce italiana Francesco Flora, l'oratore italiano che ha parlato il giórno dopo, riportando un vivo successo, col suo discorso ha, sia pure non deliberatamente, risposto a Benda- Specie dove ha detto che lo spirito europeo non risiede nella stretta concezione politica di una difficile federazione europea, sebbene egli creda che un slmile ufficio politico dell'Europa sarebbe assai utile alla società del po¬ poli vèrso la quale il mondo d avvia; ma risiede in una concedono morale, che è 11 risultato della storia e della cultura. Non d tratta di fare un'altra grandissima nazione, l'Europa, una spedo di Svizzera gigante con tutte le sue lingue e le sue varie tradizioni,, unificata da una coscienza nazionale e contrapporre questa Europa ad altri blocchi: d tratta se mal, nd presente stadio, di creare una fed eradone che unisca ' le forze Ideali e pratiche a far valere 11 principio umano eh'è nello spirito europeo e che è 11 principio universale, fin quando questo principio in popoli meno ricchi di storia europea non ala diventato più profondo, e la società del genere umano sia consapevolmente fondata. Cori d pori ti vi amo del Francese, che non ba della storia Il senso attuale ma soltanto quello retrospettivo, d è opposto (come dire?) Il realismo storico dell'Italiano, ed all'Idea di nazione europea quella più concreta di collaborazione federale dell'Europa. * Flora asserisce ebe tocca a noi, uomini d'Europa, difendere la civiltà classica e umanistica, che egli identifica con lo stasso spirito europeo; la civiltà, Insomma, generatrice delle idee-madri donde derivano le arti stesse e le Invenzioni d'ogni civiltà meccanica e mercantile. Si vedrà al dibattito — d quale parteciperanno Benda, Bernanos, Flora, Guéhenno, Jaspers, Luckacs, de Salis, de Rougemont, Spender ed altre personalità del mondo Intellettuale, — quale sarà la corrente dominante. E* possibile prevedere che da quest'assise europea — una riprova Che l'Europa esiste, al di sopra d'ogni sofisma — usciranno conclusioni estremamente interessanti. Comunque, Ginevra ha gettato un altro seme di collaborazione sul terreno più difficile. Sri