PADRE E FIGLIO di Antonio Barolini

PADRE E FIGLIO PADRE E FIGLIO 31 genitore sta creando il mito ói un infantile prodigio, un mito che - come la gloria dei giornali - gli anni cancelleranno óal cuore ói tutti ma non dal suo AolgUano di Vicenza, 4 setti Siamo fatti così: un bombi-' no prodigio, se ci stupisce, ci commuovo anche ed fa pena, porta dei pesi superiori atte sue forze. I giornali hanno parlato del fanciullo Piergiorgio Schiavo di Riccardo, le agenzie straniere e nazionali si sono interessato a questo caso particolare; al solito, se n'è fatto un piccolo mostro d'intelligenza. Ora che le acque detta nomea intorno a questo fragile esserino di cinque anni si sono acquietate, siamo andati a pescarlo. Lo pensavamo brutto, con due occhi di fuoco, chiuso e taciturno e pensoso, una specie in miniatura del Leopardi stereotipato che ci è sempre stato ammansito. Niente di tutto questo, C nostro fanciullo è con due occhietti non più vivi di quelli di "' altri, sereno semplice e ; ama giocare e dire che dicono i bambini sua età, se gliele raccontassero asterebbe le fiabe. Perchè non gliele raccontano f Piricio ha i capetti biondi e sa madre è torinese, la signora Molino Rosetta in Schiavo, che ha per i. figli una teserezza assidua e morbida, come quatta di tutte le madri in genere, ma forse, in questo caso, pia viva, con quel tonto di eccesso che è frequente negli esseri sensibili; e il bambino ha succhiato col latte questa sensibilità affettiva, evidente, vorremmo dire, elettrica nel suo corpicciolo avvinghiato atte ginocchia del padre. Questi fa t'avvocato e si chiama Riccardo; è ancor gio- isss vane e mostra di essere temperamento vivace ed inquieto (rigoroso antifascista, ribelle atte costrizioni, con un taglio morale d'intransigenza classica e residui di un'educazione del tempo nel quale tt latino s'insegnava nei seminari, ma sul serio, con la grammatica in mano e con le regole ben piantate in testa); ha naturalmente un'influenza decisiva, sembra perfino a volte eccessiva sul figlio. Uno strano padre, tutto sommato, capace di un'off et tuosa fermezza e di un profondo ascendente anche di esempi, per quanto ci è dato capire; un padre dagli occhi lucentissimi, che porta il figlietto per le strade di campagna a cavalcioni del palo della bicicletta e che gli insegna intanto regole latine, intere declinazioni di verbi zittivi, deponenti, semideponenti, passivi, regolari, irregolari; calcoli e problemi aritmetici fPirleto legge a prima vista file di venticinque cifre); questioni di lingua (Pirleto sa fare benissimo di analisi grammaticale e logica); e tt bambino naturalmente, cosi per gioco, a volte aiutato a volte no, apprende e risolve tutto con semplicità. Pirleto è nato a Torino il tredici di ottobre del 19*0; nacque di sette mesi, pesava un chilo e tre etti: « Fu salvo per miracolo», dice il padre; soprattutto per le cure di un medico ebreo di Torino, già allora perseguitato, il professor Anau; il padre si commuove nel ricordo di questo benefattore e amico. Indubbiamente il fanciullo è ricco di eccezionali doti di memoria e di una intelligenza singolarmente precoce che, cosi a prima vista e per ora, si rivela pi* di capacità organiche e metodologiche che intuitive e fantastiche. Ma forse, come si è detto in principio, ciò è dovuto a un equivoco empirico, con riferimenti lievemente positivistici, dovari al metodo pedagogico del padre. Certo è che, mentre sorprende la facilità con la quale il fanciullo dimostra perfetta fa¬ miliarità con le cifre, le operazioni aritmetiche non solo, ma anche con le forme sostanziali detta morfologia e detta più classica sintassi latina e delle ragioni precise che determinano alcune desinenze od eccezioni piuttosto che altre, e con cui traduce à prima vista; inversamente sorprende pure la «ua normalissima immaturità infantile per quanto riguarda il suo grado di evoluzione spirituale. La nostra conversazione con Pirleto e il padre è durata un pezzo; il bimbo serio, sulle ginocchia paterne, rispondeva sicuro atte domande che gli venivano rivolte. alo sono un mago dell'insegnamento; il mio metodo sta neU'insegnare solo le cose difficili, le facili seguono da sole», ci confidò il padre. Intendiamoci, l'intelligenza eccezionale di Pirleto è un fatto incontrovertibile, ma anche l'efficacia del padre nell'insegnare è eccezionale. Ha tre figli, l'avvocato Riccardo, Pirleto è il maggiore; quindi un maschietto che definisce il suo caro paccioccone perchè non ha la precocità degli altri; poi una bambina, Mariolina, che ha tutti i caratteri e le precocità d% Pirleto, a quanto pare. Ora Pirleto è inquieto e tt padre fa con lui il severo, ma tuttavia Io coccola con semplicità; e sentiamo un'affettuosa solidarietà contro una possibile delusione, ci commuove e ci piace questo strano uomo che è padre di un bambino raro certamente e che sta creando con naturalezza il mito di un infantile prodigio, un mito che — come la gloria dei giornali— gli anni cancelleranno dal cuore di tutti, ma non dal suo, di padre. Antonio Barolini -a-, :

Persone citate: Anau, Molino Rosetta, Piergiorgio Schiavo, Schiavo

Luoghi citati: Torino, Vicenza