I vincitori dei milioni e della corsa

I vincitori dei milioni e della corsa XIV GRAN REMIO TORINO I vincitori dei milioni e della corsa Varai taglia per primo il traguardo davanti a 120 mila spettatori Nessuna notizia precisa sull'acquirente del biglietto vincente K. 87.340 GARA suggestiva Torino ha vinta la battaglia civile forse più importante e più difficile dell'ultimo trentacinquennio: per trovare una affermazione che ne supsri la portata, in fatto di organizzazione, di virtù di richiamo, di ospitalità in grandissimo stile, di senso di grande metropoli, bisogna risalire all'esposizione Internazionale del 1911, che al era svolta in questo atesso parco del Valentino love domenica si è celebrata la massima festa motoristica mondiale del dopoguerra. Vittoria Siena, clamorosa, contro tut■ le prevenzioni, le tradizioni e 1 luoghi comuni, di cui si è avuta la sensazione anche prima e fuori del campò di gara: nello strabocchevole numsro di automezmdJégnl provenienza circolanti per la citta, come in una grande capitale estera di anteguerra; nella coordinazione di tutti i servizi pubblici, con l'entusiastica collaborazione delle autorità e de gli enti interessati; con la fiumana Innumerevole, da calcolarsi in centinaia di migliaia di parsone, riversatasi sul circuito e mantenutasi disciplinata malgrado la propria pressione, la prematura scomparsa di gara dei beniamini e la fitta pioggia del finale; nella perfezione della grandiosa macchina organizzativa sul terreno di gara, veramente al l'altezza di un Orsa Premio di tanta importanza, che ha segnato 11 trionfo del rinnovato Automobile Club di Torino . Olà la selezione delle due giornate della vigilia, come è noto, aveva assicurato una classe elevatissima del 20 partenti, ed un certo equilibrio di valori. Se la corsa non ha dato piena conferma di entrambi gU elementi, è soprattutto per i banali incidenti che tolsero ben presto di gara f due assi pia quotati, riducendo la Iona per la conquista del primato ad un duello tra le due Alfa, entrambe di Identiche caratteristiche meccaniche. L'andatura pertanto, prudenzialmente mantenuta fimitata nella prima parte, perdette ogni ragione di essere Spinta neHa parte mediana ella gara, quando 1 due do minatori Varzi e WimUIe, sor- vegliandosi a vicenda, passandosi e ripassandosi quasi sd ogni giro, sapevano di poter I rimettere la decisione della loro partita al Ansie. Svina e Nuvolari, come al è detto, sul quali convergeva principalmente la passione del pubblico e U favore del pronostico, non sono praticamente esistiti In gara. Specialmente Inatteso e doloroso tt ritiro di Farina, dovuto" a uh irrimediabile guasto dalla trasmissione a poche centinaia di metri dalla partenza dov'era scattato In testa: raramente il popolarissimo «Nino» et era apparso in migliore forma (e stata smentita la notizia ohe nelle prova della vigilia sulla macchina di allenamento avesse munto una leggera uscita di strada: egli era ed è padrone del suoi nervi come del suo polso). Quanto a Nuvolari, apparvi ala dai primi girl in qualche difficoltà per gli ammortizzatori, e uni col perdere nettamente una ruota posteriore, fortunatamente senza guai maggiori: miracoloso fu Usuo arresto, con la vettura au tre ruota. Eliminati 1 due capigruppo dell'Alfa e della Maserati, anche la vettura di punta dell'inglese « Era» subiva, a metà gara, la stessa aorte: Whitahead al ritirava per guasto al compressore, dopo una corsa non brillantissima, ma promettente per la vigorosa ripress che conduceva già da qualche giro. La Maserati ancora una volta al è dimostrata a punto per un gran premio di cosi contrastanti caratteristiche- e difficoltà. Nè il tipo con com pressore a due stadi montato da Ruggeri, uè le altre « 4 cilindri 18 valvole » a compressore semplice degli altri numerosi compagni di scuderia o di marca, -si sono dimostrati superiori alle Alfa in velocità, pur aensa aver guadagnato in ripresa quanto 1 rapporti ridotti sottraevano logicamente atta velocità. Del fitto squadrone putito; solo tre entrarono in classifica: e di essi pud tursi che il solo Sommer compi una gara regolare. Persuasiva invece la prova del nuovo, compressore sulle Atta 8 cilindri del 1839. che non richiedevano conferma per le loro caratteristiche generali. Varzi e Wimille si sono battuti bene, cavallerescamente e sportivamente, tenendo viva con la loro combattività l'interesse del pubblico anche quando avevano partita vinta e la pioggia li flagellava. Il ritorno sue gare al A- chine Varai dopo la parentesi delta guerra ri da la lieta conferma che gii anni e le altre cure non pesano sulla forma del grande campione, stilista, " neero ed elegante di guida un cenno merita ancora la Delahaye di Chaboud, l'unica vettura partita della classe 4500 senza compressore (ta realtà di 3500 cmc.) giunta ottima, quarta dopo una corsa non velocissima ma estremamente regolare. La Targa Felice Nazzaro, trofeo triennale non consecutivo, messa ta patto la prima volta nell'anno della rinascita, iscrive sul bel bronzo di Stefano Borelli 11 nome della Alfa Romeo. . - Aldo Farinelli Ecco l'ordine d'arrivo: 1. Varzi Sshills (Alfa Romeo) in ora 2 SB/45"4/S alla media di Km. 109.C38 (biglietto lotteria K. 87340), S. Wimille Oian Piero (Alta Romeo) in ore 2 38'46"3/S alla media di Km. 109.079 (biglietto lotteria K. 80666). 3. Sommer Belmondo (Macerati) fermato al 68» ziro in' ore 2 35-37"2/5 (biglietto lotteria tt. 06166)* 4. Chaboud (Del ih ave) fermato al SO» tiro in ore 2 36'32"3/6. 5. Piata {Macerati) fermato al 55* giro in ore 2 36'41"3/5. 6. Tro -ai (Alfa Bomeo) fermato al 61» «irò in ore 2 36'4"4/S. La Targa relice Razzavo è stata aggiudicata per il lo anno all'Alta Bomeo. memento dar «vis»

Luoghi citati: Siena, Torino