Chi rubò i gioielli della famiglia Jona?

Chi rubò i gioielli della famiglia Jona? O VI Chi rubò i gioielli della famiglia Jona? Serrato duello tra accusa e difesa • GU imputati assicurano che i pregiasi furono sequestrati dai fascisti (Nostro servizio). Asti, 18 agosto. Davanti al tribunale di Asti, presieduto dal marchese Livrea, nono comparsi ieri mattina per rispondere di furto e di appropriazione indebita aggravata, U dott. Andrea Vaiata, di 66 anni. Ut moglie Emeren maria Nosengo, di 61 ni, e la figlia Ines, in Vlo. Le notorietà degù imputati e dell'aw. Remo Jone, a quale si è costituito parte civile per interesse della madre e. del fratello Luigi, e la circostanza insolita che a rispondere di reati si Infamanti sta stati citate in giudizio una famiglia fino a ieri stimate come una delle più ricche della cittadina piemontese, hanno determinato a concorso di un gran numero di persone appartenenti a tutti 1 ceti. L'aula era stipate fino all'inverosimile ed atta porte sostava una folla di curiosi. Gli 'imputati Andrea ed Emerenziana Vaiata, già per tempo erano stati tradotti in tribunals, ottenendo a beneficio di non essere ammanettati e di servirsi di un tassL Solo la figlia Ines, di 34 sani, ha raggiunto il tribunale per conto suo, essendo denunciata a piede libero. Procuratore generale è l'avvocato Bianco, cancelliere a dott. Spi rolazzt; la difesa è affidata a quattro avvocati l'on. Baracco, Dapino, Valle e l'on. Grilli; patrocinatori di parte civile l'on. avv. Villabruna e l'aw. FI «acon aro. Starla «latti Com'è noto Remo Jone, stimato avvocato civilista, ha denunciato i vaiata di essersi appropriati di parte dei valori consegnati loro dalla madre Emula Segre ved. Jona, affinchè U custodissero e consegnassero ai suoi eredi in caso di morte. L'aw. Remo Jona, per sfuggire alle persecuzioni nazifascista di cui era stato vittima anche a fratello Luigi, si rifugiò in un piccolo paese con la moglie ed i suoi bambini. Anche la signora Emilia Jona fugge, ma prima consegna oro e gioielli alla signora Emerenziana Vinata, sua padrona di casa e buona conoscente. Ma nell'aprile '44 fu arrestata dai nazifascisti e tradotta in Germania, saguita nel novembre dello stesso anno dall'aw. Remo e dalla sua famiglia. Ad Auschwitz egli però riuscì a sopravvivere, mentre tutti gli altri perirono. Al suo ritorno in Ita¬ lia egli apprese che 1 gioielli erano stati affidati alla famiglia vaiata. Più volte ne sollecito le restituzione, ma la aignora ahaerenstans negò sempre di averli avuti in consegna. Il maresciallo dei carabinieri Enrici, incaricato delle indagini, riuscì infine a far confessare atta Ines Vlo a posto ove erano nascosti i valori, e trasse in arresto la famiglia Villata. L'ffMStMBt iti tatti H processo ha inizio con l'mterrogatorio del dottore. Egli afferma di aver negato air avv. Remo Jone l'esistènza dei gioielli perchè- vincolato da un giuramento che aveva stato — a richieste delll Ila Jona — di non rivelare ad alcuno di essere il consegnatario dei gioielli, i quali avrebbero dovuto essere invece consegnati in caso.di morte ai suoi discendenti^ con l'esclusione del figlio Naturalmente anche le moglie Insiste motto sul fatto del giuramento. Tuttavia troppe sono le contrariò! rioni in cui cade. Magra, nervosissima, sovente alle osser- vaztoni degli avvocati di parte civile. Non molto chiare risultano pure le deposizioni delia Ines Vlo, le quali spesso contrastano con quelle della madre. H processo segue tuttavia il suo corso regolare fino verso mezzogiorno, allorquando un avvocato della difesa domanda allo Jona se è vero che egli si era dichiarato disposto, dietro compenso di 10 milioni a ritirare l'accusa, ma interviene l'aw. Villabruna, che violentemente stigmatizza l'in, stansstaee del legale che nasconderebbe un tentativo di ricatto. Nel pomeriggio ha Inizio la escussione dei testi. Già fin dal mattino la difesa aveva tentato di infirmare la validità di un verbale di interrogatòrio fatto subito dopo lo lineato dei Villata da parte delta polizia, perchè l'autore ne sarebbe staio lo stesso avvocato Jona. Nel pomeriggio prosegue la sua azione presentando testimoni i quali, con le loro deposizione, avrebbero dovuto gettare una luce ben diversa sugli imputati. Infatti l'israelita Emanuele Montai Cini depone favorevolmente per gli imputati: c Da essi fui salvato 2 volte - egli dice -. Per 19 mesi mi tennero nella clinica; avevo consegnato loro gioielli « valori, che mi resti' tanrono alla liberazione e non vollero alcun compenso». Il Montatemi, piangendo di commozione, ricorda che motti al- tri ebrei furono salvati dai vaiate e la sua *»pw'*|ii,H> è confermata da un Israelite Jugoslavo, a signor Bosniaca. . La difesa poi rafforza la sua azione con la deposizione del commissario di polizie, Ruffa, secondo la quale c'è in uestura un verbale di requiIzione di beni appartenenti alla signore Emula. Jone, operata da agenti repUbbttch&u. Esisto un elenco che enumera vari gioielli, che sarebbero gli stessi che l'aw. Jona dichiara scomparsi Di 'questo elenco l'aw. Jona ha sempre dichiarato di non avere avuto notizia. La linea di condotta della difesa è motto chiara: ciò che manca è stato rubato dai repubblichini Il araaatta riaviate Ma esistono anche testimoniasse contrarie e fatti — come quello dell'estrazione dei pacchi contenenti 1 gioielli — che tornano a completo sfavore degU imputati. Le giustificazioni in proposito degli accusati sono mólto deboli. I testimoni si susseguo, no l'uno dopo' l'altro nell'aula sempre più arroventata anche per la presenza di un pubblico ancor più numeroso che al mattino, che ha invaso anche 10 spazio riservato al giornalisti ed agli avvocati. Dopo ta escussione dei testi (venticinque ta tutto) la parte errile solleva incidente per la mancata presentazione di alcuni testimoni, fra cui fi comm. Caseina, sostituto procuratore della repubblica sua corte di appello di Torino, e chiede un rinvio. La Corte si ritira per deliberare e rientra alle 20: Il presidente legge la deliberazione per cui un giudice è delegato ad iT^errogare l'aw. Cassine e l'udienza è rinviate al 26 agosto prossimo. L'aula sfolla lentamente e, come già al mattino, i Villata se ne vanno in tassi senza manette ai polsi. n- p.

Luoghi citati: Asti, Germania, Torino, Villata