Sette condanne a morte

Sette condanne a morte I CRIMINALI DELLA KOCH ————— %ì Sette condanne a morte Sedici imputati condannati da 30 a 22 mi di reclusione. Tredici amnistiati - Il drammatico momento della sentenza Milano, 10 agosto. Da tre giorni i giudici popolari del processo Koch siedono pressoché in permanenza nella camera di consiglio della prima sezione dell'Assise speciale. n processo contro la banda Koch al è Iniziato il 26 giugno. Sessantotto udienze si sono susseguite con brevi intervalli (il più lungo fu cagionato dalla malattia di uno del giudici) e ottantotto erano all'inizio gli imputati, di cui trenta latitanti. Via via, per amnistie concesse a scaglioniquarantacinque membri della banda hanno lasciato le tre gabbie detta prima sezioneOtto erano le donne implicate nel tremendo operato della nda: di esse cinque sono state amnistiate e per tre è stata chiesta la pena di morte. Quattordici richieste detta pena capitale sono state chieste dal Pubblico Ministerodott. Marucd, al termine dell'arringa, che è durata ventun ore, ripartite In tre udienze,La pena minima chiesta dallostesso Pubblico Ministero è stata di anni 16 e mesi 4. Trecentottanta testi d'accusa si sono avvicendati nell'aula; centoventi quattro hanno cercato di scagionare le figure pia salienti di questo c processo fiume », che vanno dal super-traditore Guglielmo Siasi al comandante della squadracela fiorentina Giuseppe Bernasconi, alla spietata Alba camini Giusti, latitante, a Raffaello Giunti, all'imberbe Romeo Nucci, al cinico Raffaele Palloni, all'elegante e subdolo fraticello Epaminonda Trova. Per la prima volta nell'aula di Temi milanese è apparso un impianto di microfono e altoparlanti perfezionati, E veniamo al sodo. Alle 15 precise entra la Corte. L'aula è eccezionalmente affollatama il pubblico al appalesa cortese e corretto in trepida attesa. I venticinque detta banda Koch che sono rimasti en- itrano nella gabbia. Ti presi ! dente dà ad essi la parola, mai o r 5 , - solamente gli imputati Din! e Spadari hanno qualcosa da dire. Essi, per tramite dei loro difensori, consegnano al presidente alcuni foglietti di appunti. Si tratta di un'estrema difesa. La Corte in camera di consiglio ne terrà conto. Ipresidente Marantonio, seguito dai giudici, si ritira nuovamente, per rientrare poi nell'aula atte 17.25. Con voce alta e chiarissima legge 11 dispositivo della sentenza. Atta pena di morte sono stati condannati 1 latitanti Francesco Argentino, Francesco Bettuomlnl Renzo De Santis. De Luca Masè e Nestore Santini; i presenti Giuseppe Bernasconi e Raffaele PalloniA trent'annl di reclusione Guglielmo Blasi, al quale è stata concessa la semi-infermità mentale. Canniccio CabrarciPaolo Carrai, Alba OminGiusti, Giovanni Fedeli. Raffaele Giunti, Silvio De VascoNebbiai, Romeo Nuoci, Giuseppe Santagostino. Achille Selmi, Enzo Silvestri, LuigTrampanL Garibaldo Zanehieri. Tra le altre condanne di rilievo quelle degli imputati Bel godere a 27 anni, Carlo De Santi* a 22 anni e 8 mesi, Gerardo Priori a 26 anni, padre Epaminonda Troya a 28 armiTutti gli imputati beneficiano di condono dai dieci anni al quattro anni e IO mwm iranici, imputati Amano dell 'amnistia, e tra Maria Corbellini, per la quale il Pubblico Ministero aveva chiesto la pena capitale. Assolto per insufficienza di prove l'imputato Luigi JaccarinoLacrime da parte di qualcuno degli arrestati; impassibilità del Palloni, sorriso sprezzante del Bernasconi, respiro di sollievo del Bissi. Ma è proprio nei confrontdi quest'ultimo che il pubblico rumoreggia, perchè non sa rendersi conto del come eglsia rimasto fuori del raggio d'azione del plotone di alone.

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