LUCI ED OMBRE del campionato di calcio

LUCI ED OMBRE del campionato di calcio SPORT LUCI ED OMBRE del campionato di calcio Batteri; il primato di durata e di zotica nel Campionato Italiano di Calcio, è più annette che battere il primato dell'ora su piata in ciclismo. La stagione 104546 ha soste» mito e condotto a termine uno sforzo notevolissimo, per assicurarsi questa distinzione. Ma non ci è riuscito. Almeno come punto finale detta com- edizione. E' riuscito a porrai al 28-7. superando I limiti del 20-21 e del 22-23, che avevano chiuso rispettivamente il 24-7 ed 11 22-7. Ha deve umilmente inchinarsi di fronte a tre stagioni che, proprio 11 titolo che detengono non lo vogliono mollare. Sicuro. Incredibile ma vero. Ci sono degli anni in cui si è fatto di peggio. Nel 1925-26, la Juventus riuscì a fregiarsi del Titolo, il 22 Agosto. Nel 192425 fl Bologna lo riportò li 23 Agosto e nel 1923-24, II Genoa si ricuci sulla maglia lo scudetto, che non esisteva ancora, esattamente il 7 settembre, in località cosi fresca come Torre Annunziata. Quindi, non lamentiamoci. Ma, per carità, non facciamolo più. Non c'è nessuna gloria ad assicurarsi questi primati. Tanto più, che, questa volta, la stagione proprio non Io ha fatto apposta a durare tanto. Sono state le conseguenze della guerra a volerlo. « A me, mi ha rovinato la guerra» può dire il Campionato 1945-46. Certo è stato il più faticoso, il più costoso, il più duro, il più laborioso deila storia nostra. Trasferte che sono costate più di mezzo milione, viaggi che fra andata e ritorno hanno richiesto otto giorni, acrobatismi logistici ed amministrativi, primati di squadra automobilistici ed aeronautici. E, come conseguenza, una constatazione sola da parte di coloro che hanno toccato con mano: per vivere, occorre un Campionato più breve. Non è vero che i numerosissimi incontri assicurino in modo assoluto la vita atte società. L'esperienza delle Finali Insegna. Le Finali sono state un cattivo affare per coloro che vi hanno partecipato. Esistono del limiti oltre 1 quali non al può andare. Come in tutte le cose di questo mondo. Il pubblico ha un modo BemjsànJBsimo ed efficacissi- ™° P* *ql^rf di cera spettacoli e saturo. Risponde con l'assenteismo. E subito le partite vanno in «deficit». Restringere, concentrare, questo l'insegnamento ripetuto dal' primo campionato del dopoguer- qoale ha dimostrato la vitalità del nostro sport, e l'entusiasmo delle folle e la buona volontà dei dirigenti: ma un entusiasmo ed una fanoWMOiwh: con cut è opportuno non tirare troppo la corda, appunto per rispetto alla vitalità di cui sopra. Nella prossima stagione a* vremo ancora venti squadre nella Divisione maggiore: trentotto domeniche. Nel 194748 le squadre saranno ridotto a diciotto: trentaquattro giornate. Netta stagione seguente, 1948-49 occorrerà scendere alle sedici squadre, con trentadue domeniche, se si vorrà prendere parte In Giugno, in Brasile, ai Campionato del Mondo, di cui siamo detentori del Titolo. Anche tecnicamente, la stagione ha confermato la necessità detta restrizione del quadri. Troppo pochi gluocatori di valore diluiti su troppe squadre portano ad una diminuzione generale del livello tecnico e quindi ad un minore Interesse del pubblico. Dai dieci mesi di lotta a cui ha dato luogo H-Campionato 1945-46, un imperativo categorico emana: produrre. Produrre giuocatori di valore, che sappiano migliorare la qualità del nostro giuoco, e ridare sostanza, tono e vigoria al nostro patrimonio nazionale. E' stato depauperato dalla guerra, questo patrimonio nostro. Occorre lavorare per ricostruirlo. Ma lavorare sodo, sacrificando, se necessario, ogni altra cosa atte necessità tecniche. Dedicarsi al giovani, incoraggiarli, organizzare tornei ad essi riservati, cercare contatti cofl'estero a mezzo di gare di Società prima che cu gare di Nazionali, rimettere In ordine fl corpo degli allenatori trasformandolo veramente in un nucleo sano di istruttori controllati dalla Federazione, migliorare le condizioni del cam- §1 di giuoco, facendoli risponere tutti ad un minimo di regolarità. Questo Campionato, che, considerate tutte le difficoltà, rappresenta veramente un trionfo detto sport — vinto ' dalla squadra più meritevole, tanto che sarebbe passato alla storia sotto il nome della sua disavventura se non lo avesse vinto — ha dimostrato nel modo più positivo l'obbligo di tutti gli Interessati di dare la precedenza assoluta, nel lavoro del prossimo avvenire agli aspetti tecnici del giuoco. Vittorio Pozzo

Persone citate: Finali Insegna, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Bologna, Brasile, Torre Annunziata