Ragione di entrambi

Ragione di entrambi Ragione di entrambi Non bisognerebbe mai 'mtaischiarsi di qnel che non ci riguarda: ma a volte ai è proprio tirati per i capelli dalle circostanze. Se vedi un debole aggredito per la strada da un prepotente ' come puoi sottrarti al bisogno di intervenire a difenderlo! E* quasi un dovere. Ebbene non si trattava proprio di un'aggressione, ma di un alterco violento, accaduto proprio per istrada: colui che gridava più forte, minaccioso, era un pezzo d'uomo gagliardo, sanguigno, congestionato. L'altro che ad ogni scoppio di voce alzava il braccio come a parare un colpo ipotetico, era mingherlino, pallido e balbettava. Mi intromisi a tentar di quietare la lite. Chiunque al mio posto avrebbe fatto altrettanto. Dissi poche parole di buon senso e di colpo, tutt'e due, si rivolsero a me, come fossi apparso chiamato da un reciproco desiderio e mi dissero che avrebbero accettato entrambi, il mio arbitrato nella loro questione. Ascoltassi il loro caso. Ma siccome parlavano insieme, creando una confusione completa, li pregai di volermi esporre in separata sede, ciascuno le proprie ragioni. Dopo breve esitazione acconsentirono. Andai dunque in ufficio dal più violentò, che si qualificò per Vito Tagliapietra, titolare della ditta Tagliapietre e C, fabbricatrice di calze per signora, Ascoltai le sue doglianze. — In questa ditta io ho messo tutto quanto possedè vo, 300 mila lire, e l'altro, il signor Genovesi, ha messo 26 mila lire in tutto. Capisce ? Venticinquemila lire ! Meno di un decimo. Eppure quel C. che c'è sull'insegna è lui: mio socio. E vuole il 50 per cento degli utili, ora che l'azienda va bene. E io devo sudare, sbracciarmi per arricchire quel fannullone. Perchè chi fa tutto qua dea tro sono io. Tutto! Lo può chiedere alle operaie. Lui si fa vedére dieci minuti poco prima di mezzogiorno. Le par giusto? Dovetti dargli ragione. E mi recai dal Genovesi che mi obiettò: — Vero che Tagliapietre ha messo 300 mila lire nella ditta, ma vero anche che un anno e mezzo fa di queL denaro non c'era neanche il ricordò, e c'erano oltre cinquantamila lire di debiti. Il fallimento era sicuro. Sono stato io con le mie 26 mila lire che l'ho salvato. E in quel momento tutto il capitale, tutto, era mio. E' stato un bel rischio, il mio: not Meriterà, un compenso, ora che le cose sono cambiate, e non per merito del Taglia- El'etra, ma perchè il mercato a cubito un rialzo ; cosa che io, io solo avevo previsto. Dovetti dargli ragione. E mi recai dal Tagliapietra che mi obbiettò: _— Macho previsto, ma che rischio I Sa perchè ha messo quei soldi nella ditta t Per-' che gli piaceva mia moglie, per cercare di portarmelavia, povero angelo. E ogni mattina viene qui per portarle delle caramelle. E spera di sedurla con le caramelle. Per questo non lo voglio fra i piedi. Dovetti dargli ragione. E mi recai dal Genovesi ohe mi obbiettò. — Sua moglie? E chi è' stato a mandarmela da me, quando c'era lo spettro del fallimento, a supplicarmi di intervenire? Lui, lui in persona. Non era geloso, quando gli affari andavano male. E lei a'è messa a piangere, e io per compassione di' quelli povera creatura ho arrischiato quei soldi, che erano tutto quanto possedevo. Per compassione soltanto. E oggi, se vado ogni giorno a vedere come vanno le cose, mi pare che sia nel mio diritto. Dovetti dargli ragione. E mi recai dal Tagliapietra che mi obbiettò: — Ha sobillato mia mo glie contro di me: prima era docile, buona, paziente, ora è diventata astiosa, sospettosa, avara. Già, avara! E' lei che mi conta il denaro in tasca. E sa perchè? Perchè è stato lui a suggerirglielo. E' un serpente quell'uomo. Non solo mi ruba il 50 per cento, frutto del mio.esclusivo lavoro, ma mi ruba anche la pace domestica, mi taglieggia anche quel restante 60 per cento attraverso il controllo di mia moglie. Le par possibile? Dovetti dargli ragione. E mi recai dal Genovesi che ob biette: — E perchè protesta f Per che ha per amica la direttrice della vendita, e i suoi denari li butta con lei, o meglio li buttava. Io, per s- i cizia, badi, - semplice pura amicizia per la povera aignora Tagliapietra, una vittima, le ho consigliato di difendere, se non la sua felicità, almeno il suo patrimonio. Ora strilla perchè, violento e prepotente com'è, non riesce più a fare i comodi propri. Le pare giusto? Rinunciai al mandato di comporre la lite. E da quel momento provai un grandissimo rispetto e una profonda ammirazione per quegli infelici che assolvono al compito di giudici. Alessandro De Stefani L'Ente provinciale del Turismo si * assunto H compito di far conoscere all'estero le creazioni della Moda torinese sempre all'altezza delle migliori tradizioni di eleganza. Presentiamo due leggiadri abiti da pomeriggio (campag nuoto l'uno, cittadino l'altro) e una bellissima toilette da sera. Indossatrice d'eccezione : Germana Paollerl. che di buon grado ha prestato la aua grazia ora trasognata ora birichina.

Persone citate: Alessandro De Stefani, Genovesi, Germana Paollerl, Tagliapietra, Tagliapietre

Luoghi citati: Vito Tagliapietra