IL POLITECNICO al palazzo della Moda?

IL POLITECNICO al palazzo della Moda? IL POLITECNICO al palazzo della Moda? II consiglio superiore dei LL. PP. ha approvato il progetto di ricostruzione del Politecnico e nei prossimi giorni, espletate le aste, si dovrebbe por mano ai lavori. Ma è augurabile, prima che si dia inizio alla esecuzione del progetto, che si riesamini la situazione e si riconsideri l'opportunità di far risorgere il nostro glorioso istituto sull'antica area di via Ospedale, angusta e, sotto tanti riguardi, inadatta. Che la ricostruzione risponda ad una necessità impellente ed inderogabile è fuori di dubbio, n Politecnico ha avuto distrutte, in conseguenza dei bombardamenti, i tre quarti delle sue strutture e se non si pone mano urgentemente alla ricostruzione, andranno fatalmente compromesse in futuro le sorti stesse dell'Istituto. Ma non è per creare nuove rèmore all'attuazione del progetto di ricostruzione che il prof. Colonnetti è intervenuto in questi giorni presso l'on. Romita, riassunto, come è noto, al dicastero dei LL. PP., bensì per convincere ancora « in extremis » della necessito, di dare al problema una soluzione razionale. Un anno fa, di questi giorni, colle autorità cittadine ed il provveditore alle opere pubbliche, anche il ministro Romita partecipava ad un sopraluogo promosso dalla direzione del Politecnico. Si trattava di considerare in loco l'opportunità di destinare l'area occupata dal palazzo della Moda al Valentino per la ricostruzione del Politecnico, e tutti convennero col prof. Colonnetti che l'area in questione offriva la soluzione ideale, in quanto supera, in estensione, del 60 per cento quella di via Ospedale; è, per così dire, isolata e non offre gli inconvenienti di quest'ultima (recinta da strade percorse da un traffico che ostacola il lavoro di laboratorio, specie nel campo della fisica minuta); è contiguo, infine, al Castello, dove ha sede la direzione dell'istituto, ed agli istituti universitari, fra cui l'istituto di elettrotecnica- Unico a dissentire fu il sindaco Roveda, per ragioni estetico - sentimentali Egli dichiarò che ai riprometteva di restituire a Torino il «polmone verde» del Valentino, liberando il parco dalle costruzioni che il fascismo vi aveva fatto sorgere, ed ai dirigenti del Politecnico consigliò di utilizzare per la ricostruzione dell'istituto l'area deUa cosiddetta cascina Cerasa, 3 km. oltre le Moli nette, dove l'abbattimento delle case popolari che la serrano torno torno e la costruzione dei padiglioni avrebbe importato una spesa di cin que miliardi, in luogo del mezzo miliardo disponibile per la ricostruzione. Una bazzecola!, Comunque, con la tenacia che mette in tutte le sue cose, il sindaco si mantenne nella sua opinione. E non recedette dalla opposizione al progetto vagheggiato dai dirigenti il Politecnico neppure quando attorno ad esso si moltiplicarono i consensi. Per non perdere tempo, fa giocoforza ripiegare sulla soluzione di via Ospedale. E il progetto fu elaborato in questo senso. Ila ecco ora che il sindaco o la giunta sembrano aver mutata rotta circa la sorte del «polmone verde»: il palazzo della Moda non verrebbe più raso al suolo, ma riattato, invece, per essere utilizzato secondo la destinazione avuta in passato. Di qui l'intervento del prof. Colonnetti presso il ministro Romita, per segnalargli la nuova situazione ed illustrargli la soluzione vagheggiata da docenti e studenti: «Il Politecnico poteva bensì rinunciare a trovare nel Valentino hi sua sede ideale perchè 1 bimbi, soprattutto quelli delle classi meno abbienti, che nei mesi della maggior calura non possono lasciare la città, avessero un bel parco, ove respirare aria pura e sana. Ma se si rinuncia a ricostruire il parco, non vi è. a parer mio, ragione alcuna perchè l'area sottratta alla vegetazione non venga messa a disposizione del grande Istituto, di cui Torino si gloria ed a cui tutta l'Italia guarda come ad uno dei suoi maggiori centri di alta cultura».

Persone citate: Colonnetti, Roveda

Luoghi citati: Italia, Torino