Il Presidente Villaroel appeso ad un palo in piazza

Il Presidente Villaroel appeso ad un palo in piazza LA RIVOLUZIONE TRIONFA IN BOLIVIA Il Presidente Villaroel appeso ad un palo in piazza Le prime torbide avvisaglie - Il drammatico assalto al palazzo presidenziale e la sanguinosa caccia all'uomo attraverso i saloni - Vano tentativo di fuga del dittatore (Nostro servizio) Rio de Janeiro, 22 luglio. Solamente oppi d è potato onere un resoconto diretto e preciso dei tragici avvenimenti svoltisi a La Paz, capitale detta Bottvia, attraverso un telegramma del corrispondente ieUWS. in quella città, José Rapinosa, Baso riferisce che attualmente {poteri vengono esercitati dotta Suprema Corte di Giustizia boltviana, un procedimento abbastanza comune nei colpi di Stato sudamericani e che venne usato anche nell'autunno passato per trasferire i poteri dal deposto Presidente brasiliano Oddio Vargas a un'autorità indiscussa, e che d spera in un rapido e completo dtorao atta normalità. Pattuglie di borghesi armati perlustrano la capitale hoIrvtana e sono incaricati del mantenimento dell'ordine dopo i{ disarmo detta polizia e di buona parte dell'esercito. Mentre dotte prime notizie pareva che la rivolta boliviano /osse Veffetto di una lotta politica combattuta da molto tempo, viene riferito invece che a carattere detta sedizione non fu affatto politico: si è trattato piuttosto di una reazione lungamente attesa contro il Governo dittatoriale e militarista instaurato da circa un anno per opera del Presidente Gualberto Villarad. Quando giovedì scorso gli insegnanti di La Paz, compresi quelli universitari, si misero in sciopero chiedendo a un aumento di paghe del cinquanta per cento, ben pochi immaginarono che questa agitazione di carattere sindacale e promossa da nna categoria atta quale non si attribuivano propositi molto betticozi, avrebbe fluito per determinare la stessa caduta del Governo e la tragica fine dei Presidente ViUaroeL All'agitazione dei profemori avevano dato 0 loro completo appog gio gli studenti di La Paz. SI spargi sulla folla IL primo errore fu commesso nétta stessa giornata di giovedì dal comandante detta polizia di La Paz, il quale, innervosito dotte continue dimostrazioni e dotte sfilate dei ma ni)'estanti dinanzi atta sede del Governo, non riuscendo a vedere obbediti oli ordini di scioglimento intima a un certo momento di far fuoco sui dimostranti. Si lamentarono in quel primo conflitto una mezza dozzina di morti. Sciolte così sanguinosamente le dimostrazioni, pareva che l'agitazione rimanesse soffocata. Invece a giorno dopo le dimostrazioni et ripeterono pm numerose e mmacciose con nuove sparatorie da parte della polizia ed altro spargimento di sangue. Ma era chiaro oramai che lo sciopero dei professori aveva infiammato una politica di indignazione popolare di cui non era facile prevedere le conseguenze. Il giorno dopo, sabato SO, O Governo di Gualberto Vittorota proclamava la legge marziale, provvedimento co», cai riteneva di poter dominare la attuazione. Invece all'agitazione avevano cominciato a partecipare anche alcuni operai e qua e là facevano la loro comparsa gruppi di armati. Alle undici di sabato mattina si produceva un fatto deddvo. Un gruppo di professori e di studenti, capeggiati da nani rosi altri elementi, circondava e prendeva.d'assalto la principale stazione di polizia del centro di La Paz, facendovi un larghissimo bottino di armi e di munizioni che venivano distribuite con la massima celerità fra i rivoltosi e a chiunque andava sul posto. Cosi rinforzati i ribelli decidevano di dare Tattacco al Palazzo del Governo, fi loro successo aveva determinato fra Valtro le prime defezioni fra le schiere dette truppe di Vittaroleo, il quale 94 ore prima credeva di avere completamente dominato la situazione e di potersela cavare annunciando qualche riforma e qualche allargamento detta base su cui riposava il suo governo dittatoriale, si trovò ieri mattina dopo una serie di scontri che avevano gradatamente ristretto U cerchio degli attaccanti ad essere asserragliato nel palazzo. Egli era riuscito a mettere in salvo la moglie ma gli era fallito la sera preceden te a testatico di raggiungere l'aeroporto di Li Paz. La battaglia decisiva La battaglia decisiva fu combattuta ieri mattina, malgrado la saldissima resistenza dei difensori che adoperavano tutti armi automatiche, li Palazzo del Governo fu otta lunga preso d'assalto e fu data la caccia stanza per stanza ai superstiti che erano tutti alti ufficiali o membri del Governo. Ytilarcel trovato nel salone fu trucidato e gettata dal balcone netta piazza, dove altri ri'elh lo finirono. Successivamente il corpo del dittatore è stato appeso a un palo netta Piata Muralo e fatto segno per tutta la giornata e la notte al l'idibrio e atto scherno detta fotta, il defunto aveva 37 anni e deteneva il potere dal dggvUc dicembre del 1943, in cui era giunto otta carica suprema grazie a un colpo di stato rovesciando con alcuni militari U generale Peharanda. Negli ultimi tempi era divenuta assai impopolare a causa della pressione esercitata sulle masse lavoratrici che soffrivano di un grande disagio per il rincaro setta A qualcuno dei suoi più diretti collaboratori, come l'Bstensoro che lo aveva aiutato grandemente a salire al potere, si attribuivano sentimenti filo-nazisti. Anche costui è fra gH uccisi. Si annuncia che la Suprema Corte boliviano farà procedere ad elezioni generali per la nomina del Capo detto Stato secondo l'uso antico e per la nomina dei membri del Senato e detta Camera dei deputati. Victor Hswlrin» delVLN.8.

Persone citate: Baso, Gualberto Villarad, Gualberto Vittorota, Vargas, Victor Hswlrin, Villaroel

Luoghi citati: Bolivia, La Paz, Rio De Janeiro