Intera famiglia massacrata in una fattoria di campagna

Intera famiglia massacrata in una fattoria di campagna VÉHa rba ss e a Verona Intera famiglia massacrata in una fattoria di campagna L'orrenda strage di un criminale a tarda notte - Il cane conosceva l'assassino Verona, 29 giugno. Un'orribile strage è stata compiuta la scorsa notte a Maso di Negrar, ove il cinquantaquattrenne Clemente Dalmazzo, ten. col. della riserva, amministra una tenuta di proprietà del cugino. Da qualche mese, quando, cioè, contro la fattoria era stato tentato un furto, il Dalmazzo aveva fatto porre un dispositivo d'allarme, che ogni sera andava a controllare prima di recarsi a letto. Ieri, a tarda ora, arrivato al cancello, veniva aggredito alle spalle da un individuo che lo colpiva ripetutamente alla testa con un'accetta o un coltellaccio. n criminale, poscia, di corsa, saliva la scaletta che con duce all'appartamento del Dal' mazzo. Gli veniva incontro la moglie del colonnello che veniva aggredita ferocemente e stramazzava subito fulminata. Attratti dal rumore si facevano alla porta della cucina i tre figli del colonnello: Mario, di anni 12, Giancarlo, di 9, e Guido, di 7. Anch'essi erano aggrediti selvaggiamente dal bestiale assassino, che li lasciava orribilmente straziati in una unica pozza di sangue. Prima di andarsene il criminale ha messo a soqquadro tutto, asportando, pero, soltanto alcune bombe a mano che il colonnello custodiva, per ogni evenienza, in un cassetto della camera da letto e che, a quanto si dice, furono fatte esplodere sulle pendici del colle pochi momenti dopo. Mentre que¬ ssaecsddddiniiiniiiiiiiiiiiniiiiiiiiii 'iiiiiiiiiiiiiiim sto spaventoso massacro si svolgeva, il Dalmazzo, che era ancora vivo, raccoglieva le sue estreme forze comprimendosi con le mani le ferite alla testa e si trascinava, gocciolando sangue, per una quindicina di metri raggiungendo il muro della stalla, ma poi, trovata la porta aperta, forse mancandogli U sostegno del muro, cadeva sull'acciottolato interno rimanendo privo di sensi e con il sangue che continuava a uscire dalle ferite. Solo allora, quando tutto era finito, il fittavolo Corazza, che dormiva con la moglie proorio davanti alla stalla, e quindi a brevissima distanza da dove era avvenuto il massacro, si svegliava e correva in aiuto dell'amministratore. I tre bambini, rapidamente trasportati all'ospedale, vi sono deceduti poche ore dopo. Il Dalmazzo, invece, è ancora in vita, ma in condizioni disperate. Er?ll non è in grado di parlare. Le pronte indagini dei carabinieri si sono dirette dap^ prima intorno alla persona di un meridionale residente a Negrar, padre di una ragazza che sarebbe stata sedotta-dal colonnello. Nel corso della giornata, però, sarebbe stata esclusa la colpevolezza di questo meridionale, che è ancora in arresto. Le indagini sono ora svolte in un ambiente più ristretto, perchè si è assodato che il cane di guardia non ha abbaiato e si ritiene quindi che l'assassino sia persona frequentatrice della fattoria. miiiiiiiiniiiui 11111111111111111

Luoghi citati: Negrar, Verona