milioni di "bartaliani" di Orio Vergani

milioni di "bartaliani" milioni di "bartaliani" (Da uno du nostri Inviati) Firenze, 27 giugno. , >La partenza da Perugia, fis- sata per le ore 10, è rimari- data alle 11. Alle 9, due sco- nosciuti salgono al terzo pia-,no del Palazzo di Città in cer-1ca della Pinacoteca. [Nell'androne dell'ingresso del paiamo è esposto un car- ■tello ebe annuncia una mo-etra di pittura celebrativa del1centenario della nascita del!Perugino. E' un cartello molto ;modesto, disegnato a mano icon caratteri quattrocenteschi. Per il Giro d'Italia se ne stampano di molto più grandi e più belli, a centinaia di migliaia. Al Giro d'Italia i giornali dedicano ogni giorno varie colonne per un mese di seguito. Ch'io sappia, nessun giornale dell'Italia settentrionale ha dedicato nemmeno un rigo a questa mostra. Permettimi, lettore, che la si dedichi qui. In strada Bartali e Ricci, al terzo piano Simone Martini ed i suoi discepoli, leaders od assi della squadra senese del Trecento, il grande isolato toscano Beato Angelico, l'asso umbro Pietro Vannucci detto il Perugino, il recordman del mondo, suo allievo, Raffaello Sanzio ed il campione aretino Pier della Francesca, recordman della prospettiva. Nessuno si occupa di loro. Nella carovana del Giro nessuno giustamente vuol mescolare il sacro dello sport col profano dell'arte. PerugUèpienadibeUedon- ne — molte, anzi, belle In unmodo addirittura esagerato e di cioccolato e caramelle. Perugia vuol portare via lo scettro a Torino. Torino ha perso il re: non le resta, per difendersi, che il vermut. Corriamo per l'Umbria e la Toscana. Ma questa terra per la geografia ciclistica si dovrebbe chiamare-la «Bartalia». Tre o quattro milioni di. .bartali ani sono allineati lungo le vie sotto un sole che fa bollire i cervelli. Il ritardo della partenza fa pensare a questa brava gente che 1 corridori vengano avanti a 18 chilometri all'ora. Vediamo qui e là accampamenti di disperati; semi svenuti che si riparano dal sole reggendo sul capo fronde di olivo e rami di abete. Le donne hanno un fazzoletto bianco in testa come in chiesa. Una infinità di preti con la testa fasciata con un fazzoletto. Quando avvistano in fondo a valle Bartali molti preti danzano per la gioiaMolte donne alzano alternativamente il piede o si piegano sulle ginocchia come se pedalassero per accompagnare lo sforzo dei corridori e con le mani impugnano un immaginario manubrio. Coppi e Ortelli passano fra l'indifferenza generale. Si corre su un tappeto di scritte disegnate cogesso sull'asfalto per inneg¬elare a Bartali. Bartali ha unaMiiraNinnata che i^oinlMru^paura dannatacne i^ compagn- ,. -„ ,j ,,_ ic_7,'¥*_vogliano fargli un brunoscherzo per tentare di piantar.Io in asso prima di FirenzeSta all'erta come un cane dapastore. La folla Io chiama« Gino! Ginetto! » come se fosse composta da alcuni milioni di ex-compagni di scuola. Ho visto un prete che abbozzava un segno di benedizione. Nei paesi della valle deSleve ho visto alcune centinaia che per gridare « Viva Gino!» congiungevano le mancome se gridassero cViva inostro parroco! ». Nel prato dello stadio di Firenze, seduta sull'erba, una bella giovane signora vestita di- verde. E' la moglie di Bartali. Arriva Gino ma non vin-nnm» rp-**u - - ce.- Ha vinto un altro della sua aquadra, vestito come lui di verde e di rosso, per cui quando e presso all'ingresso la fol la ha avuto un urlo folle di entusiasmo subito spento. So lamente la moglie di Bartali non ha gridato come se, senza nemmeno guardare, qualcuno l'avesse informata cne Gino non era il primo. E' riinasta seduta sull'erba. Poi è rimasta a guardare quando la folla ha attorniato suo marito; ed era* no almeno un 300 a volerlo " ciare. Gino, al solito, si difendeva a biciclettate, a colpi di bicicletta negli stinchi. La moglie di Bartali ha detto a una amica: « Che idea quella di portare il bambino in questa confusione*», n bambino di Bartali si è messo a piangere per la paura quando ha visto suo padre sporco come se lo avessero dissepolto da una casa sinistrata. Lo presero alcuni suoi fidi e prepotenti amici che parevano volessero farlo a pezzi e portarsi via un ricordo della bella giornata. Ecco cosa vuol dire essere un uomo molto amato. Orio Vergani