UMBERTO II HA LASCIATO L'ITALIA

UMBERTO II HA LASCIATO L'ITALIA Chiarimento nell9 atmosfera della Nazione UMBERTO II HA LASCIATO L'ITALIA Ieri alle 16 partenza in aereo per Lisbona - La bandiera die dal 1870 sventolava sul Quirinale ammainata - Un proclama polemico dell'ex sovrano e una particolareggiata risposta del Governo - Oggi alle 13 alla radio De Gasperi parlerà agli Italiani Roma, 13 giugno. Umberto II ha lasciato Mi pomeriggio di oggi Roma partoristo in aèreo allo oro 18,07 dall'aeroporto di Oiampino. L'aereo è diretto • Madrid. Umberto II, ette ha preso Il nome di Conto di Sarre, proseguirà domattina por Lisbona. Umberto, che si eia Ieri recato a Castel Porziano ha ricevuto stamane la visita del Ministro Lucifero, il quale gli ha recato la deliberazione presa Ieri stessa dal Consiglio dei Ministri. In seguito a ciò Umberto di Savoia ha fatto ritorno al Quirinale verso mezzogiorno avendo deciso di partire senz'altro dall'Italia. Disbrigate le proprie faccende personali, alle ore 15 è scesa, nel cortile del Quirinale,, dovesi erano riuniti vari uomini politici, suoi amici, e gran parte del personale dirigente e di fatica; quest'ultimo In tenuta da lavoro. li congedo fai ffaniHati . Dopò aver tutti salutato cordialmente, Umberto n ha passato in rassegna i corazzieri schierati lungo un iato del cortile insieme col corpo di guardia, il quale gli ha teso gli onori regolamentari. Era in abito grigio e dietro a lui il personale di servizio portava le valigie. Al gruppetto dei borghesi ha stretto la mano in frétta; davanti al presentat'arm dei corazzieri e dei granatieri, mentre si è levato nell'aria alto il grido «Viva il re?», Umberto 11 si è tolto il cappello sollevandolo con la mano; la bocca gli tremava e tutta la sua figura di comune cittadino dimostrava un impaccio mal datogli prima dall'uniforme militare. Quindi, salito sull'automobile insieme col Ministro Lucifero, Umberto di Savoia è uscito dal Quirinale dal portone principale: sul cofano della macchina sventolava il gagliardetto reale. NeKo stesso momento dal pennone sovrastante la torretta del palazzo si abbassava la bandiera che vi aveva garrito al vento dal 20 settembre 1870. Per le strade poca gente; nessuno si accorse dell'automobile che portava lontano da un palazzo famoso il discendente. deUa dinastia più vecchia' d'Europa che esauriva in quel preciso momento la sua funzione storica. Sosta a Baretllòna La macchina si è subito diretta all'aeroporto di Ciamplno dove attendevano varie personalità, fra cui il sen. Scialoia, Roberto Lucifero, Enzo Selvaggi, Manlio Lupinacci ed altri; a queste si sono unite varie altre persone e italiane e alleate in servizio all'aeroporto. Quivi era già pronto il quadrimotore « Savoia 05 >, con settemila chili di carburante, predisposto un'ora innanzi dal Ministro Cevolotto, fl quale, pero, non ha assistito alla partenza. Umberto IL che appariva molto pallido, ma sereno e sorridente, ha salutato tutti i presenti, abbracciando i suoi più intimi collaboratori e, quindi, è salito sull'aereo dove già avevano preso posto fi conte Graziani, dela Casa civile, e il gen. Caaslam* della Casa Militai» e qualche altro. L'aereo pilotato dal pilota Lizzani, ha decollato esattamente alle ore 16,07 puntando verso la Spagna. Contrariamente alla voce diffusa l'ambasciatore Gallarati Scotti, che deve rientrare a Madrid, non è partito col predetto aereo. Questo, a quanto apprende l'< Ansa », farà scalo a Madrid Stasera si riceve da Barcellona che l'apparecchio con a bordo l'ex-re d'Italia ha atterrato nell'aeroporto di Frat Lohegat a seguito del fortissimo vento che ostacolava la rotta per Madrid. Si presume che Umberto di Savoia ripartirà domani direttamente per Lisbona. Il praelaiaa Prima di partire per l'esilio Umberto n ha lanciato, italiani un proclama di cui ecco il testo: c Italiani! NéWassumere la luogotenenza generale del Segno prima è la Corona poi, io dichiarai che mi sarei inchinato al voto del popolo liberamente espresso sulla forma istituzionale dello Stato. Eguala affermazione ho fatto subito dopo U t giugno, sicuro che tutti avrebbero atteso le decisioni della Corte Suprema di Cassazione alla quale la legge ha affidato tt controllo e la proclamazione dei risultati definitivi del referendum. e Di fronte alla comunicazione di dati provvisori e parziali fatta dalla Corte Suprema, di fronte aUa sua riserva di pronunciare entro il 18 giugno a giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli, di fronte atta questione sollevar ta e non risolta sul modo di calcolare la maggioranza, io ancor ieri ho ripetuto che era mio diritto e dovere di re attendere che la Corte di Cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta. « Improvvisamente questa notte, in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della magistratura, € governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo con atto unilaterale ed arbitrario poteri che non gli spettano e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza. € Italiani! Mentre il paese da poco uscito da una tragica guerra vede le minacciate e le sue frontiere \la sua stessa «.{nttà in'perìcolo, io credo mtoidovere fare quanto sta ancora m me perche altro dolore ed altre lacrime siano risparmiate al popolo che ha già tanto sofferto. « Confido che la magistratura, le cui tradizioni di indipendenza e di liberto sono una delle glorie d'Italia, potrà dire la sua libera parola; ma non volendo opporre la forza-al sopruso né rendermi complice della illegalità che il governo ha commesso, io lascio il suolo del mio paese nella speranza di scongiurare agli italiani nuovi lutti e nuovi dolori. « Compiendo questo sacrificio nel supremo interesse della patria sento tt dovere come italiano e come re di elevare la mia protesta contro la violenza che si é compiuta: protesta nel nome della Corona e di tutto O popolo entro e fuori i confini, che aveva tt diritto di vedere il suo destino deciso nel rispetto della legge e in modo che venisse dissipata ogni dubbio e ogni sospetto, «A farti coloro che ancora conservano la fedeltà alla monarchia, a tutti coloro il cui animo si ribella all'ingiustizia io ricordo il mìo esemplo e rivolgo l'esortazione a voler evitare T'acuirai di dissensi che minacciarebbero l'unità del frutto della fede e del sacrificio dei nostri padri e potrebbero rendere pi* gravi le condizioni del trattato di pace. c Con Tanfmo colma di dolore, ma con la serena coscienza di aver compiuto ogni sforzo per adempiere ai miei doveri io lascio la mia patria. «Si considerino sciolti dal giuramento di fedeltà di re, non da quello verso la patria, coloro che lo hanno prestato e che vi nonno tenuto fede attraverso tanto durissime prove. « Rivolgo il pensiero a quanti sono caduti nel nome d'Italia ed tt mio saluto a tutti gli italiani. « Qualunque sorte attenda tt nostro paese esso potrà sempre contare su di me come sul pia devoto dei suoi figli. e Viva VItalia! UMBERTO >. n Presidente del Con sigilo, on. De Gasperi, parlerà al Paese- domani alle ore 18 dalle stazioni della radio. Staaa naa aapava A proposito della notizia pubblicata da un giornale redelia sera 'secondo la quale Umberto IT avrebbe lasciato l'Italia per espresso invito delle autorità alleate viene dichiarato aH'cAnsa» da fonte autorizzata che la notizia stessa è priva di qualsiasi fondamento. Al riguardo la stessa fonte precisa che l'ammiraglio stane ha veduto l'ultima volta Umberto H lunescorso In occasione della nota visita al Quirinale, ed ha saputo della sua partenza solo mezz'ora dopo che questa era avvenuta. Anche l'ufficio romano della «Reuter» è stato autorizzato da un'alta autorità britannica, a smentire la notizia secondo cui le autorità alleato in italia avrebbero comunicato a Umberto II a desiderio che egli si allontanasse dal territorio Matonaie. L'alta autorità britannica ha aggiunto che non vi è stata da parte dei governi alleati alcuna latra stane in tal senso e che la questione istituzionale è stata considerata dagli Alleati come una questione di politica interna italiana, nella quale essi non avevano motivo di ingerirsi. Presso l'ufficio elettorale installato a Montecitorio prosegue con ritmo intenso il lavoro di competenza della Suprema Corte di Cassazione. Per quanto riguarda il referendum Istituzionale mancano tuttora pochi dati, dei quali, però, si è avuta comunicazione telegrafica da parte delle Corti d'Appello con l'assicurazione che sono già stati spediti i relativi fascicoli. Circa i resti per l'attribuzione del seggi al collegio unico nazionale si apprende che fino a'questa mattina non erano ancora pervenuti 1 verbali di 8 drccsKrizioBi, e precisamente: di Tonio, Cuneo, Milano, Roma, L'Aquila, Catanzaro, Qatjipia^JPalermo. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonte competente, risulta priva di qualsiasi fondamento la voce relativa a probabili dimissioni del primo Presidente della Corte di Cassazione Giuseppe Pagana A proposito della notizia relativa alla concessione a tutti 1 lavoratori di un premio di lire tremila per l'avvento della Repubblica, da fonte responsabile si apprende che in merito nessuna decisione è stata ancora adottata. La questione verrà certamente esaminata dal nuovo Governo, il quale fisserà l'entità del premio da corrispondere, tenute presenti per gli statali le disponibilità del Tesoro.