Un pazzo è fuggito da "Villa Cristina"

Un pazzo è fuggito da "Villa Cristina" Un pazzo è fuggito da "Villa Cristina" Le vane ricerche degli infermieri e delle suore •Fallito tentativo di cattura compiuto da contadini di Veuaria - Nascosto netta brughiera della Mandria? Da tre o quattro giorni era ri coverato a «Villa Cristina» in regione Savonera un disgraziato giovane. Donato Aprile di 23 anni, il quale aveva dato cosi gravi segni di alienazione mentale da costringere i familiari ad affidarlo alle cure del prof. Giulio Bellini, il noto specialista, psichiatra. Dal primo esame 6 apparso che si tratta di uno schizofrenico, soggetto niente affatto pericoloso. L'Aprile si mostrava di solito tranquillo, sebbene ripetesse con tinuamente che non era pazzo e voleva ritornarsene a casa; ma avendo, non si sa come, appreso che egli sarebbe stato curato con l'apparecchio « elettrochoc » cominciò a provarne una viva apprensione, anzi un vero spavento. E' noto che questo genere di cure elettriche ha dato invece nel 40-SO% dei cari un ottimo risultato, di guarigione completa. Assillato da questa paura l'Aprile, per quanto malato di mente, decise di fuggire da «Villa Cristina» dove la custodia degli infermieri e delle suore è sempre vigile ed attenta. Ha non S'era tenuto conto che l'infelice giovane è dotato dt molta agilità. Svelto come un gatto, ci han detto. Ieri mattina alle 9 era nel giardino, la cui cinta misura tre metri d'altezza. In au momento in cui non si badava troppo a lui, l'Aprile con un salto acrobatico s'arrampicò su per il muretto e Io scavalcò lasciandosi cadere in un altro giardino attiguo. Correre al cancello e superarlo fu per lui un gioco. E via per la campagna, a perdifiato. Infermieri e suore uscirono da «Villa Cristina» per raggiungerlo, ma ormai il giovane era già lontano. Qualche ora dopo — e l'allarme era già dato — la sua presenza era segnalata dapprima- a Pianezza e poscia a Venaria Qui, un po' fuori dell'abitato, alcuni contadini tentarono anzi di fermarlo, ma l'Aprile urlando che pazzo non era, prese a divincolarsi, a mordere i suoi catturatoli, i quali finirono per rinunciare all'impresa. Il tenente Losco, avvertito, inviò sul luogo alcuni carabinieri, ma èssi non fecero in tempo a raggiungere il mentecatto che era fuggito nella cosi detta Valsorda. località della vasta» tenuta la Mandria, inoltrandosi net la brughiera, oltre la cinta in muratura, percorsa nn tempo e forse ancora dai cacciatori di frodo. Il luogo presenta per il fuggiasco infinite possibilità di nasconderci e «covarlo fra il verde delle macchie e dei grossi cespugli non è fatica da poco. Bisognerebbe avere una piccola mata di cani poliziotti. Una faccenda davvero penosa. Non si può braccare come nn capriola o un daino («eppure nella Mandria ce ne fossero ancora) una creatura umana, che secondo fi prof. Bellini non è pericolosa per i «noi simili. Poiché l'Aprile ripeteva sempre di voler ritornare a casa sua, si spera ch'egli metta in esecuzione tale divisamente e, spinto anche dalla necessità di rifocillarsi, ricompaia un momento o l'altro alla sua abitazione di via Druent 18. Quando è fuggito da «Villa Cristina» il povero pazzo indossava calzoni bleu e una canottiera gialla. Aveva anche la camicia grigio-verde come quelle di tipo militare ma la teneva in mana L'Aprile è alto av 1,65, ha viso largo, capelli neri lisci ed è di complessione robusta,. Diamo questi particolari per il caso che qualcuno possa segnalare alle autorità l'infelice fuggiasco. FTLJPFO BTJRZXO Direttore)

Persone citate: Giulio Bellini, Valsorda

Luoghi citati: Pianezza, Venaria