Come viveva l'ex-re

Come viveva l'ex-re Come viveva l'ex-re gtSulla scogliera gettava la lenta, ascoltava alla radio o coglieva gai gì or- anati le voci del mondo e non rivelava mai il ano pensiero - Freddo, "Sassente, non era popolare • Non amava Napoli e Napoli non (DAL NOSTRO INVIATO) Ini sMsp NAPOLI, maggio. Un signore di età avanzata, ma agite e vegeto, discese dalla macchina dinanzi alte villa. La viDa è in fondo al pareo, di gusto e taglio inglesi. Inglese fu l'acquirente di questo* piccolo angolo di paradiso, affacciato sul vasto anfiteatro del golfo. Un chilometro, in linea d'aria, lo aspara dal luogo dove un cantore ed un musico dettero una voce alte belMarechtero. Oggi Villa Rosebery si Villa Maria Pia: è proprietà detta nuora del vecchio signore, te consorte di Umberto di Savoia. Mezzo secolo fa H » aprite del 1M5 una vettura chiosa vi sondasse 11 re. Questa vettura provaniva da Ratto, tra Punta Catara e Vostri sul mare, cento case aggrappato atta roccia, a picco autta strada d'Amalfi. Da do n governo orerà a Salerno, a re v*av to. ospite nella villa d'un ministro degli esteri dorato in carica solo quarantacinque l'ambasciatore Guariglia. La casa era semplice, comfort; dorante tutto l'inverno il clima tenie veci del riscaldamento listante. La macchina attraversò Salerno, si portò sull'autostrada: vive si scorgevano ancora la tracce della gll erezione che nel deiranno precedente, quasi lituani i ala nella grande " l, s'era abbattuta sui vesuviani, distruggendo 1 raccolti ed aggiungendo spietata altri 20000 sinistrati ai senza tetto di guerra. n re passò davanti alte Caserma dei Granili dove dovettero saltigli atta memoria i ricordi di gioventù: gioventù spensierata, te un'epoca felice. Per arrivare a villa Rosebery, s'attraversa la Riviera di Cniaja. IA, tutte le mattine, una c vittoria > dai cuscini blu sostava in attesa del giovane colonnello che comandava te caserma del 1° reggimento di fanteria, di stanza a San Potilo, presso il Museo Nazionale, n colonnello, disceso dalla vettura, saliva un poggiolo di marmo, costruito espreasaonto per permettergli di montare agevolmente a eavallo, e faceva due o tre giri per il trottoir della vaia Comnna, Trottoir e poggiolo sono scomparsi: disperso è il bel mondo di quel tempo. Spogli, scheletriti, giallognoli, gli alberi del viali piangono le amare lacrime detta decadenza. Qui un popolare gentiluomo; lo sportman inglese Federico Kernot, dava testoni di ciclismo, allora quasi privilegio nobiliare, al giovane principe. Qui la dame dell'aristocrazia inchinavano al suo passaggio ed incoraggianti sorrisi muliebri incrociavano il suo sguardo. Non si fa politica „ Schivo ed inoaservato, il vecchio re era passato ora nell'antico quartiere sforacchiato dette bombe, roso dstt'asprez. del tempi, privo dei fascino galante e mondano di quella sfavillante epoca in cui 11 secolo che declinava gettò barbagli di luce fastosa. Era passato dal mare di Ratto al mare di Posili!po. SOIo n mare sei brava ora Interessargli e tatto dò che lo concerne. Soprattutto la pesca. I rari visitatori che l'hanno visto In quest'anno di permanenza a Villa Rosebery sono stati soggetto d'un cortese ma deciso avvertimen¬ e o n to: il re non paria di politica, c Qui — si poteva scrivere su un cartello — non al fa detta politica: ai pesca». Il personaggio più importante nella nuova attività regale non eia perciò un prHni> ministro indaffarato od un aiutante di campo cerimonioso. Era Gennaro il barcaiuolo. Gennaro ha circa sessanf anni, ha fatto l'altra guerra, s'è guadagnato delle decorazioni al valore. La barca destinata al passatempo regale portava attaccato a poppa un semplice motorino fuoribordo. Alle 7 del mattino II re si levava; tra le otto e le nove scendeva al mare dove Gennaro lo aspettava. Le acque delia costiera sono pescose: spesso la preda è ghiotta. Se la lenza nou bastava, il re adoperava il rampone. Col rampone, che s'era fatto fabbricare espressamente su modello, ha ottenuto notevoli risultati: qualche volta dei veri e propri successi. Questo pescatore dilettante era diventato noto a tutti i e professionisti» del dintorni. Se domandava loro delle informazioni, ae accettava del consigli dettati dall'esperienza ricambiava la cortesia con piccoli doni consistenti in ferri del mestiere: lenze, ami, panieri di paglia. Quanto atta regina, essa preferiva il motoscafo; piò veloce e più comodo soprattutto. Partiva da Marechlaro o partiva da Nislda e si spingeva lungo il litorale: è andata due o tre volte fino site costiera sorrentina La regina ha emulato il consorte, ed è stata piò fortunata, nella sua occupazione preferita: alcuni vicini han potuto gustare autentiche triglie di aeoglto di provenienza regale, "no viecchie capetuoste,, Alle 10, il re rientrava. Passava il resto della mattinata a leggere. Leggeva e taceva. Erano sparsi sul suo tavolo, tutti 1 giornali, anche quelli di estrema sinistra. Di questi giorni, lo slogan polemico del pescatore di PosUHpo era ritornato in aspra forma aggressiva sulla stampa locale: sarà senza dubbio passato anche, sotto i suoi occhi. Poi arrivava la posta. Chi scriveva al re? Una corrispondenza voluminosa gii veniva sottoposta tutu i giorni; egli la scorreva, dava ordine quasi sempre di rispondere con una formula stereotipa, prò stereotipa che mai. Un ultimo contatto col mondo esterno l'aveva attraverso la radio della quale è un paziente ascoltatore; ma nessuna Indiscrezione è trapelata sul programmi che preferiva. 7.n materia di cinematografo, i suoi gusti erano orientati verso te' produzione americana. Aborriva, però, dal documentali di qualsiasi tipo: te tendabaracca, costruita, appositamente nella villa, non ne vedeva piò proiettati sullo schermo da quando il taciturno spettatore aveva mostrato di non gradirli affatto. Il teatro non esisteva. Lontano 11 tempo nel quale, dai palco numero 14-15 del teatro c Salutassero », il piccolo colonnello si sbraccia* va ad applaudire te famosa Tina di Lorenzo. A sera, fl re lavorava. Chiuso netta biblioteca annotava e trascriveva spesso fino a tardi, figli era circondato d'una ermetica fascia di silenzio. Non aveva più « Casa »Vqutndi "S^S^^^^^^So spiarlo. Era un ospite di villa Marte Pia che attendeva il responso, Insieme 11 giudizio, del popolo. Forse, nell'attesa, acrile cmemorie»: era que¬ sta l'opinione corrente. Nessuno l'ha mai visto comparire in città. Il re non amava Napoli, del resto, e Napoli Io ricambiava di aguale freddezza. Non llia mai amata, neanche ai tempi te cui n'era il Principe era troppo lontano, con la sua espansività, il suo calore, te sua emotività dalla natura di questo monarca impenetrabile, chioso, tra schemi e formule che non gii permettevano alma elasticità di movimento. Napoli non concepisce un re senza regalità cosi come non ammetterebbe una chiesa senza ori nè ceri. Freddo, estraneo, assente, il signore vestito di grigio non era popolare. I napoletani fingevano di non accorgersi della sua presenza sulla marina di Tosti e di Di Giacomo; se ne' parlavano scuotevano le spalle: — E' au viecchie capetuoste (è un vecchio che ha la testa dura). Rancore compresso, nostalgia d'altre figure sovrane, sintesi filosofica e bonaria di un giudizio su di tei? Non usciva. Ma se fosse usdto, oltre la siepe di carabinieri che circondava villa Rosebery, oltre le mura della villa spettacolosamente segnate di scritte monarchiche, forse i napoletani non si sarebbero voltati nemmeno indietro a guardarlo. » Sono tatti cosi. "Anche coloro che voteranno lo stemma sabaudo preferiscono una corona senza re ad un re senza corona. Renato Caniglia

Persone citate: Di Giacomo, Federico Kernot, Guariglia, Marte Pia, Ratto, Renato Caniglia, Spogli, Tosti

Luoghi citati: Napoli, Salerno