L'arresto di Pino il "benefattore" "Il guadagno? mezzo milione al giorno"

L'arresto di Pino il "benefattore" "Il guadagno? mezzo milione al giorno" ASSEGNI FALSI Al. CASINO' L'arresto di Pino il "benefattore" "Il guadagno? mezzo milione al giorno" Anche in questo settore era nata la concorrenza di altre cinque o sei bande di spacciatori Grande scalpore aveva destato, giorni or sono, la notizia di una importante operazione di polizia a.Torino e a Milano per scoprite gli spacciatori degli assegni falsi smerciati-nei vari « Casinò» di Sanremo. Pino e Torre Petlice: il dott. Bofflto del commissariato Monviso, unitamente a funzionari- delle questure di Como e di Sanremo fra cui in particolar modo il dr. Bosanova e il maresciallo Bianchi, riusciva ad arrestare alcuni pregiudicati responsabili delle falsificazioni. 11 capobanda, tale «Ciccio», com'è noto, tentava suicidarsi in carcere. Una .settimana fà l'operazione pareva terminata. Invece, all'improvviso, grazie all'attiviti» del dott. Bofflto, prendeva insperati e vistosi sviluppi. Il giovane funzionario sia a Torino ohe a Milano era venuto a contatto con quel mondo di persone equivoche, truffatori e ladri, che si mescolano ai frequentatori di bische « ufficiali » o clandestine: e aveva saputo cosi, per mezzo di confi dense che oltre alla banda di cCiccio», numerose altre agivano per rifilare ni prossimo - assegni perfettamente imitati. < Ma li conoscete voi i caporioni di queste bande?» chiedeva il dott. Bofflto agli incauti informatori. «Noi non sappiamo nulla. Ce un tal Pino che sa tutto...» rispondevano gii altri. Ma «Pino» era introvabile ed inafferrabile. La settimana scorsa il dott. Bofflto coglieva nella nostra città tre signori che stavano pagando alcuni tagli di'stoffa con assegni falsi da 150 mila e 260 mila Ore. intestati od una nota banca milanese. I tre signori, però, protestavano la loro buona fede: essi li avevanq ricevuti in una casa da giuoco privata a Milano da certo « Pino ». L'attivissimo commissario ripartiva per la metropoli lombarda, in possesso di alcune utili indicazioni e dopo ventiquattr'ore poneva le mani su di un gruppo di gtovanottini danarosi e «debochès», ai quali riusciva a carpire il nome e l'indirizzo del lanAmatico Pino. ,« Ma stia .attento commissario», diceva une di essi «lei non potrà catturarlo tanto facilmente. Pino è in grado di riconoscerla subito». Che fare? Il giovane funzionario Si... mimetizzava . con barba, baffl e occhiali e moveva alla diretta caccia del ricercato. Dopo luoghi appostamenti un sabato pomeriggio coglieva il Pino in una camera d'affitto: breve colluttazione, resa del lestofante, arresto e sua immediata traduzione nella nostra città ove il dotti. Bofflto lo sottoponeva ad una serie di interrogatori. TI «Pino» — di eoi per ora si tacciono le generalità in quanto le indagini proseguono.— confessava di essere effettivamente capo di una banda di spacciatori di assegni falsi. «Ma commissario.! — aggiungeva in tono convinto — io sono un benefattore. Pensi a quanti ragazzi io dò lavoro ed offro possibilità di lauti guadagni... ». Pino, infatti, aveva assoldato sei o sette giovani dal didotto ai ventidue anni con l'incarico di spacciare gli assegni intestati a diversi istituti bancari lombardi, piemontesi, veneti, che egli sapeva falsificare da maestro. I giovani appartenevano per lo più a ottime famiglie. «I guadagni erano forti?». € Abbastanza > he. ammesso il Pino « giornalmente riuscivano • a ricavare dai nostri traffici non meno di quattrocento-clnqueeen tornila lire. 84 era organizzati alla perfezone... ». TI Pino ha confessato poi di avere cinque o sei bande con correnti. A conclusione deHe sue oculati «rime indagini fi dott. Bofflto ha potuto stabilire che. in Piemonte. Lombardia e Liguria. I «Casinò» d'ogni tipo e importanza, sono addirittura invasi ds questa; valute falsa. Ma gii spacciatori non agiscono solo nelle rase da giuoco: essi muovono pure le fila di gran parte del mercato nero, comperando in campa gna — sempre con assegni alterati — quantitativi di generi alimentari che rivendono poi in citte a prezzi, d'affezione. L'operazione contro gli spacciatori è in pieno sviluppo: sono state fermate numerose persone sospette. Si attendono di giorno in giorno nuovi clamorosi risultati.

Persone citate: Torre Petlice