Chi è responsabile del disastro in Grecia?

Chi è responsabile del disastro in Grecia? Chi è responsabile del disastro in Grecia? Ynconti Pnaea m pofogaica con Rocrtfa - QhoikIo fa < lo scioguroto cciwjj ctfjtio ■ lo Staio Mgfpjfpora. okìmò n gen. Visconti, '«irte delle truppe ttaliaaa in Albanie, al momento in eoi si iniziò la intanata illiailuwi campmsn». .risponde eoa questo scritto ad aleone afienaazioni dri gen. Boatta, allora Capo di S. SC dell'Esercito. La poiejBiea, data la gravita desti aTTmimentl al quali ai riferisce, è indubbiamente tote- fi Generale Roatta, dotte carceri, ha dato ette stampe una pubblicazione di cui uno stralcio viene riportato nei « Tempo » di Milano (n. 10-lD. In quella pubblicazione Boatta «si chiama in et» eenza aomiaoraii, con f appellativo puh che trasparente di Comandante dette truppe italiane tu Albania, *eD'ottobre 1940. afl ero proposto di tacere sutPargomento finché le rita, superiori, neWItalia UboTata, non avessero esaminata la documentastone ohe fin dal gennaio 1941 io avevo preseutata al Minuterò della Guerra per il Consiglio di Stato, documentazione che vanne oecuttota per volontà di Jfi Bai e per istigazione del Oeu. Boatta e detto tenaci aderente che egli ha avuto, fino a poco tempo fa, in qualche ufficio del Ministero detta Guerra. Si voleva che ili Italiani ignorassero i veri i streaceae e che fossero oviate le effettive responsabOitA detta campagna di Grecia. A liberazione avvenuta di Roma non ari fa ioni di fona mpventmenti retativi atta razione e agli sacri detta casa pasna contro la Grecia. Avendo ta ripreso le armi contro t Tedeschi, P» settembre 1943, partigiano nel giorno stesso tn cui Boatta compiva la sua fuga motorizzata, to fui succosrivamente arrestato dai Tedeschi, condannato a morte, pei commutata in prigionia tu Gei manta. Da quei luoghi di dolore e di fierezza rtascli eri evadere nel gennaio 1945 oasafads * incontro atte che mi restituirono atta liberta e alla patria. Da qualche mesa sano tHtomato tu Italia, e probabilmente Boatta lo ignora e tenta di accreditare leggendo menzognere e di aggumgerue dotte nuove che capovolgono la verità sui precedenti detta campagna dt Grecia, sutte origini e sul suo taristato «oolgsnteTito. Boatta vorrebbe oscurare ancora le circostanze di alcune suo mancheo tecniche che «ss .di state traitit&ìHCHte covxth^ss^ ai dai pcspsfrtde\ì M © il 13 ottobre? stasata aarrelss far oreriere ue le darislnss di «suocere guerra atta Grecia sta stato, IsijironulBaBieaffl, voluta da Mussolini tu una rtsactoas a FUtasse Venezia a 13 ottobre lSiO, rtantoae alla quale parteciparono, oltre «ho i ni, a Maresciallo Badoglio, Cùtno, a gen. Sodata, U gen. Jacomoni e lo vanto. Secondo Boatta, Mussolini nei giorni procedenti 13 e 14 arerebbe aUscasao, ce» lo e con a lo nostro anatrate «a contro la Grada e, Boatta, sesihrotM che BTi ad avesse rtaMSrisfn a ejariFaI» oontro lu Grecia, che doveva iniziarsi con Foccupa deWMptro ars già stesa asta sta dal 16 «sesto e nel periodo dei 18 agosto al 13 ottobre se fu attuata la proseppure con contiune flnttuamont di ordini e di contrordini da parte di Boatta circa lo modalità di e la disponibilità dei e dette trasse. Per Va- ziOMf'J^>n*rofa arec*aJe- *n4JHsa deWAlbania erano etate rafforzate, nel settembre 1940, sta tre datarie*! di fanteria (8toPìemonte e Parma) Ohe Boatta segnala nel « Tempo» rome destinate ad contro lo Jugoslavia. La guerra non fu decisa U 15 ottobre nétta riunione di Palazzo Venezia. Era già etuta decisa fin dal 13 ottobre mentre io mi trovavo a Tirana. Il 14 ottobre to fui chiamato a Bontà dal Ministero detta Guerra e vi giunsi irt aereo in quel giorno stésso. Ebbi subito due colloqui col gen. Boatta che sai riattar fordine, a sua firma, (N. 383) per evi le truppe italiane tn Albadovevauo tenersi pronte ad attaccare la Grecia a partire dal 28 ottobre alle ore 0. Il foglio di Boatta si riferiva ad altro ordine detto Stato Maggiore Generale to date 13 ottobre. Dovevo ripartire per l'Albania nette prime oro del giorno 15, guantato a 14 e sera, ari giunse la cwsaaric»Mtoae del Ministero detta Guerra di far- «d marmi a Uomo per prendere parte atta riunione del 15 ottobre a Palazzo Venezia, Boatferma ohe egU ignorava la saie presenza a Roma. Non usai vera guerra? La riunione di Palazzo Fe» SSSaUBi^selaBBBK. e di fatU già hottir tutti, nonché di decisioni già preso, n resoconto stenografico detta riunione, saabBcarta e ss» tessa» stai giornali repubblicani, seppure non riporta to parole autentiche detta Stonasi stona e sembra gonfio di qualche interpolazione, nonché sofferente di qualche mutuazione, riferisce gli argomenti trattoti tu quella riunione. Lo stenogramma non è ssa resoconto inteso a spiegare u del tersi ignari le circostanze e gli argomenti trattati, mu su riproduzione di una discussione che riferendosi a elementi noti a coloro che vi mai lecipanmo, riesco poco cataro e talvolta incomprensibile per chi lo log- Hordino 38S dd 14 ottobre. nosceuza dotte circostanze e dai precedenti e dei documenti precedenti. Boatta vorrebbe far credere ohe la decisione di muovere guerra atta Grecia sia stata per ari una novità e che fino allora si fosso trattato unicamente detPoccupazkme dsBs Ctasssria (Spirar). Poiché 4ja«irserepari8as sjsws potei» effettuarsi se non rovesciando con lu forzale tnspgreche già parzialmente schierate al confine nfftensBSs, era evidente che roceasoato— a mano armata o guerra ri equi valessero. Nella riunione del 15 ottobre Mussolini e Badogko esposero le pò tri UHM tecniche e politiche di un allargamento de» ^occupazione delFMpiro a tutta la Grecia, eventualità «ho diventava inevitabile qualora si fossero iniziate le ostata. Secando Boatta, ta occupi ' deVMpiro non sarebbe una vera guerra. Bgtt Staso» « Patrio memo detta «MB- MtOHC fffVCtkf Chef p€f MsMFV veto* S»s deffeppe Itottos di nazione, avrebbe .sei Issai aste difeso ad oltranza, com'era avo diritto O sua dovere, 9 proprio territorio. * Boatta esmrùme la sua maraviglia, perché a 15 ottobre Mussolini e qualche altro dot citassero la data del 93 ottobre, cosse quella lalriafs dsBs ostilità. BgU dtatertttoa rita la dota in questione è quella che egli atesso Ss iasMcete «si suo Boatta afferma che par Tastone contro la Grecia, venne aggiornato presso lo Stato Maggioro, un plano, per Voceupastone detta damarla tapiro). Ciò non rorriipoads alta verità: malgrado le mie ripe tute richieste e malgrado che Tastone contro la Grecia fosso prevista da tempo, non ari fu trasmosso dotto Staio Maggiopiano e nessuna direttiva di orientamento per la operazioni. Il piano o le direttive lo compilai to stesso poiché esso erano indirpensabm per la preparatone detta campagna (.schieramento dotto truppe o detto artiglierie e dislocazione dei servisi). Lo Stato Maggiore sai erdt«uva di muovere guerra contro la Grecia, annunziandomi Ttn» di direttive operative, che atteri per sta di dee sassi e giunsero mai. Visconti Fiasca (Continua) Oopjrtath della «International PRN s*?TT*C©» e) fl PÌCsTBOvlts> dell» «Xwif» Stanpssi». *

Persone citate: Badoglio, Bontà, Mussolini, Roatta, Visconti