Parlamentarismo e stabilità di Governo

Parlamentarismo e stabilità di Governo Parlamentarismo e stabilità di Governo L'instabilità dei in Francia ed in ti il fJMdmio è stato il segno più appariscente della crisi del patuanentaiiiiDo in questi paesi; fra di noi il pretesto a fondo sfrattato per l'assalto e la distrazione delle istituzioni democratiche. Di contro ai ha la stabilitÀ del governo britannico, anche onesto .governo parlamentare» Percfiè una tal differenza di risaltati? -SeJl atro preminente è la restaurazione «istituzionale, premessa di ogni altra restaurazione di ordine economico e sodale, non è fuor di luo- questo pro. nei suoi aspetti tecnici. Dall'esame di caso potranno trarsi utili e pratiche conclusioni. E' risaputo quale aia l'essenza dei sistema parlamentare: un governo tratto dalla maggioranza della camera elettiva che deve mantenere costantemente con questa un rapporto di fiducia, che, venendo a mancare, impone il mutamento del governo o la ricomposizione della camera. Questo è sostanzialmente II governo Britannico e cosi erano i governi francese ed italiano. Ha quando se ne osservi il fnnz&winmmto reale ai acorsubtto una differenza raaflentre in Francia ed fa Balia fra gli organi del sistema; governo, parlamento, corpo elettorale, valeva la che si considerava sovrana, investita dagli elettori di nn mandato di fiducia di cui poteva disporre a suo talento, formando e riformando maggioranze dissociate o comunque non radicate nel corpo elettorale a cui seguivano crisi di governo; in Inghilterra invece, specie dopo la grande riforma elettorale del 1867, la cai dei comuni cedette la preminenza effettiva al corpo elettorale. La annera è vrano dello Stato, poiché le sole sue derisioni divengono leggi dello Stato, ma in realtà essa è subordinata al corpo elettorale. L'esito delle elezioni determina in Inghilterra la formazione del governo, la camera dei comuni assume una funzione prevalentemente formale, poiché in realtà pia non concede, ma semplicemente constata, la fiducia che è stata conferita dagli elettori al governo presieduto dal capo del partito prevalente. La camera non potrebbe — secondo una prassi alla quale non si venne mai meno — negare la fiducia al governo che proviene dalla maggioranza se non a presse del suo scioglimento. Si riuscì, cioè, non a stabilire uni nuova gerarchia, ma a definire e a specificare 1 diversi compiti, senza — ed é questo che pie conta — che gj determinasse una diml* nozione dell'efficienza e del prestigio dei comuni nella vite politica del paese. La specificazione dei compiti ai sviluppò ancora, e si riuscì ad una distinzione più netta delle funzioni del gabinetto, a cui spetta di governare, e della camera, a cui spetta di discutere e di criticare, funzione questa riconosciuta alla stéssa maggioranza che può dissentire dall'azione concreta del governo manifestando fi. suo dissenso anche con voti contrari che non hanno significato di sfiducia. VI è, cioè, una distinzione fra voto di disMmao e voto di sfiducia, e con questa sottile e pur capitale differenziazióne, affatto ignota fra di nói, vengono tutelati il prestigio del parlamento, Paotonomia eia libertà del deputato e del governo che non sono agenti o sari di una volontà imposta, ma interpreti di un indirizzo, di un fine. La maggiore pratica di questo affinamento dei -complessi rapporti fra gli organi del sistema è il rafforzamento del governo (e in questo punto si nota l'analogia e mentita di derivazione ideologica fra il sistema presidenziale americano e quello pariamentare britannico, pur cosi differenti nelle toro manifestazioni conerete), che se ha rinvestitura temale della sua autorità dal re e la fiducia dalla camera» lo realtà é stato voluto dal corpo elettorale cioè dal popolo, ed al popolo risponde del suo operato, al popolo rimette, con lo scioglimento deBB, camera dei eosunni, il suo mandato quando la camera reputasse di negargli la fiducia. Da questi fatti che derivano dalla nozione sassone della monolitica, e che si sulla struttura ed azione dei partiti, proviene un'i ta stabilità per il gè -una sua autorità di fronte alla nazione che Io pone in grado di attuar» fi gì anima con le discussioni e dissensi e cri¬ tiche del ano stesso partito, che — pur potendosi mani f estare anche con voti con trari — sono fa realtà frutto non di opposizione sistematica ma di efficace collaborazione e mai di tentativo di assalto alla diligenza, che non saprebbe attuarsi gfaJaStnl ^uu^0 quindi di un giudizio (che non potrebbe non essere severo) del còrpo elettorale. L'opposizione, la € loyal oppoalUun», contrappone proumna a programma, conila minutamente il gone espone gli errori, le deficienze, tenta cioè, col dibattito delle ideo, dei programmi, delle realizzazioni di attrarre nella sua orbita quegli elettori che, non appartenendo ad alcun partito, si schiereranno nelle future elezioni e formeranno una diversa maggioranza o consolideranno quella esistente. Emilio Croca

Persone citate: Balia, Emilio Croca

Luoghi citati: Francia, Inghilterra