COME NEL '20-21 di Francesco Argenta

COME NEL '20-21 | EMILIA INQUIETA COME NEL '20-21 Ofelia lotta agraria gli animi sono surriscaldati, i contrasti irriducìbili: allora si ricorreva ai sabotaggi, oggi agli assedi in casa e per via (Dal mano inviato) BOLOGNA, i « Vogliamo marne e lavoro» ai leggeva in un cartello che due ■Miri robuste ìevavcao sulla fotta mareggiarne, turante un comizio ta provimela. M poiché la moni/est orione- traeva motivo dotte rivendicazioni aie drUi che han dato ravvio aiPagitcszkme agraria, all'osservatore superficiale veniva fatto di sorridere scettico dinanzi mila concitazione disperata di aa^Wajaocaaioaja, Pane e Usvoro? Ma ai mezzadri séno dischiuse a iosa la possibilità di lavoro ed U pane, davvero, non «latti MlaMIi - Se interpellate un esperto di economia agraria, un tecnico delPagricoltura, eapaee a sereno, obbiettivo e neutrale, come e possibile trovarne a diecine in Bmttia, non sarà difficile convincervi che, fra le categorie lavoratrici, quella dei mezzadri « senza dubbio la più feVce. Cifre atta mano, Vesperto vi dimostrerà che un mezzadro a quale conduca a eoleato un podere di 00 tornature (dieci ettari) netta € bassa» bolognese, ricaverà di eoa parte, fra,' canapa, grano, uva, granone, colture varie, allevamenti di «tolto a bassa corte, qualcosa come 448 mila Ore. Ma onesto risultato economico, ottenuto calcolando ii valore dei prodotti ai premi di e- di mercato, è al netto dei prettevi che O colono mvrù fatto ueVwuual* per U mantenimento della famiglio, U che significa che a fondo, dopo avergli dato da mangiare, gli offrirà un ricavo di quasi milione. .Ora, a prescindere dal fatto che una siffatta situazione racchiudo fri le pieghe la soluzione del problema aia assillante e spinoso, oggi, per ogni famiglia, quello alimentare, è cataro che nessun -lavoratore dette officine, pur tenendo conto dcWeventuele apporto in ealari e stipendi dei componenti la famiglia, pub sognare di chiudere Pannata con un anàlogo bilancio. Benanche non bisogna _ ratizzare. Ve condizioni in cui trova applicazione la mezzadria aiafaao da provincia a prò trincia, da paese a paese, da fondo a fondo ed i riraltati nomici sono, di conseguenza, estremamente variabili- Betta zona montana dell'Emilia la fatica del mezzadro è senza rimunerazione, è passiva- I/alWanuo 9 mancata la produzione del grano ed U mezzadro di -montagna ha dovuto scendere al piano per acquistare Uzuo fabbisogno ai prezzi di borsa nera. Fortunatamente, almeno nel bolognese, gli sono venute incontro le Leghe, attraverso la cai iniziativa, i mezzadri- della' e bassa» si sono equamente quotati, falcidiando la propria assegnazione di orano per soccorrerai^ Bolognese ha mandata m Pi noto, distrutta dotta guerra e provata dotte avversità stagionali, 42 qM di grano è non minore è stato il concorso di Baricétta, Molinetta, Medicina ecc. delfiniera ebasa», per darla in una •arato. In tanto cannibalismo, cotesto è concreta di soHdarietà che conforta. Ma Postfazione che si è dispiegato, qui, come nette oltre Provincie dove l'economia agricola trofia a amo fondamento e Ut sua base nell'istituto doOa mezzadria, e che qui, 'tuttavia, ai è venuta dipanando a ritmo serrato, fra lampeggiamenti di bufera una irriducibilità di contrasti che evocano le passate lotte e fanno pensare, spauriti, alFatmoefera avvelenata im cui seguirono i /affi di Guardo, non distingue a priori fra mezzadri di montagna a di ataaara, ai accomuna nette rivendicazioni che postulano una variante atta misura tradizionale t» coi ai attua U reparto dei prodotti, dereUttt e posaluardas, diseredati e felini. Ita taH ftom i S. MIcMt S, certo, può anpurire sorprendente che Ut fotta agraria abbia preso Ut mezzadria, quando O problema dèi bracciantato, .ad esempio, cronicamente insoluto, ai presenta in termini ben ph% sdori e prementi. Ma atte radici di ogni fotta economica a sociale c'è la sollecitazione politica e, te «Meato cobo, te correnti e Us ragioni sotterraneo che aumentano è rinfocolano la lotta, traspaiono nettamente motto a reattivo degU interessi elettoralistici. Un'ipotesi, per altro, capita di «eatir /orata. laro nel campo degli agrari. Bd è che Pagitazione in atto obbedisca ad un tenebroso piano rivoluzionario, miri a scardinare Tiztituto detta ària per sfasciare Q economico «oriate au cui riposa oggi la conduzione dei fondi, coni da ridurre i proprietari atta mercè dei braccianti, da facilitare atte masse la missione a Ut spossessi dette terre. JF un'ino test certamente fantasiosa ed assurda e la annotiamo per dovere di indagine, senza oca editarla senza discuterla. Del resto, a fenomeno non è «movo: fa « fazioni agrarie sono periodica mente ricorrenti; si scatenano puntualmente dopo ogni, guerra (guerra e rivoluzione sono due aspetti di un processo steorico: Tana che U seguito naturale, tt logico corollario, deVaUraìi sono vecchie, all'indrca, quanto a mondo. Per superarle ztdnrmfmdBpdcnabMnsrctapvriddrnMeftlalqcprcEStcsaacflPcbpdspvmmtgcetrghcscdssuou è comporto, non basta la saggezr ^ za dei governanti e scarsamente soccorre Povera mediatrice degli esperti, se non interviene, da parte dei titolari del diritto minacciato détta marea montante, nn atteggiamento di franca comprensione, di illuminato e consapevole realiamo. L'esperienza storica è ricca dì ingegnasi enti al riguardo. Bel '800, ta Francia, i lavoradetta forra attaccano II to di proprietà, e i proprietari fondiari, per salvate il diritto, sacrificano to rendita: cedono to affitto la terra a canoni sempre pie boati, /tao ad accontentarsi di un semplice bopjour payable à la SaintMichel— Passano cinquantanni ed i proprietari, che hanno salvato il dirito, riottengono Ut rendita. Diverso, per contro, Il caso del clero, dei nobili e delta borghesia che, tre secoli dopo, atta vigilia doto arando rivoluzione, buttano a mare diritti e privilegi, cardi non vedersi sottratta la rendita. Perdono ogni cosa e, in molti Carni, ci rimettono anche la «ita. Ma tronf antri dopo, la «tedia e piccola borghesia terriera, formatasi matte spoglie degli messati, è ben pia avveduta: sacrifica senza discussioni la rendita e fa trionfare U aroarto diritto spargendo un miliardo agli emigrati. Ora tutto questo, che è detto qui semplicemente per incidenza, ha un puro sapore di curiosità e di rievocazione. Ma è indubitato che to situazione creatasi in Emilia coWagUazione in et SO riproduce nettamente, nella tonalità della lotta e netta concatenazione dei dettagli, la sttaastona del dopoguerra passato. Tutto come nel '20-21: gli animi mono surriscaldati come allora,- i contrarti sono irriducibili come allora— Vietili diritti? Senza sottintesi ce lo conferma anche il segretario del-, la Wederterra, rag. Mario Piazza, un socialista della vecchia guardia, aduso a queste battaglie: a ramando netta primavera ecorsa al mio posto, dopo Pesato del ventennio fascista, ho ritrovato te cose al punto in cai erano quando dovetti allontanarmi*. Praticamente, questo significa che te massa dei coloni, durante a triste ventennio, non ha progredito, sindacalmente e socialmente, di nn palmo. B pub essere ammesso, non senza notare, tuttavia, che, netta valorizzazione progressiva e vertiginota dei prodotti, i coloni han trovato un incomparabile coefficiente per il miglioramento del loro standard di trita. Tuttavia la Wederterra va oltre nella sua test ed afferma che Ut situazione dei cotoni ha subito, per te mene degli agrari, un iniquo regresso. Di qui te «eceasitd di riparare al sopruso, di qui Ut ragione per cui PagUaehme, in provincia di Bologna, ha aspetti che travalicano quelli in cui la lotta si presenta in altre contigue provimele, ai protende e ai < Iota ta una efera di causali e di interessi psu vasta. In Hnea generale — già si sa per gU accenni che se ne sono fatti quando la vertenza, con Ut mediazione di Patri, fu senza esito trattata in sede nazionale — i mezzadri chiedono wb dieci per cento in più, nel riparta dei prodotti; quale compenso per i disagi ed i paoli eccezionali cut furono' sottoposti durante Ut guerra netta conduzione dei fondi. I pioprictori, respingendo ogni richiesta diretta ad alterare atta base a costrutto di mezzadria, hanno offèrto di intervenire a favore dei coloni al- trimenti, e cioè versando Timportp di tre imponibili, cesi da costituire un fondo destinato a sovvenire i cotoni e ad a vtare la ricostruzione fondiaria. Ma Ut Wederterra tra che Pofferia è irrisoria e, quanto ai coloni di Bologna, rivendica a Uva favóre to «iena validità del patto colonico del 1921 (la cosiddetta convenzione Paglia-Calda) che prevedeva il reparto dei prodotti catta base, del 60 per cento, al cote no, per i cereali e Puva dette piantate, del 65 per te piante industria?., Puva dei vigneti ed castagneti. B te argomentazioni detta Wederterra sono con-] citate e perentorie. Il patto fu stracciato dagli agrari, che imposero,, attraverso li /asciamo, nn «atto capestro. Ma il dieci per cento che oggi i mezzadri richiedono è un etera chiaro ed inequivocabile diritto da ben 25 anni» ed il patto del '21 ha da riprendere in pienola eoa efficacia. Su attesti biliari, i rappresentanti dei mezzadri corrono senza freni. La ricostruzione? «La guerra è etata voluta dal fascismo, il fascismo te hanno creato gli agrari, quindi gli agrari' debbono pagarne to scotto». B il sillogismo, secondo Ut Wederterra, è formidabi te. Intanto, mentre spuntano le commissioni di fattoria e si chiede che il contadino abbia a partecipare alla direzione dell'azienda, mentre una voce si eleva per chiedere Ut industrializzazione e la socializzazione detta terra ed un'altra per affermare che la proprietà deve ricavare sempre to' stesso utile, qualunque sia il sistema di conduzione dei fondi, i mezzadri si trattengono il dieci per cento in pia dei prodotti ed assediano i padroni per far firmare loro il documento che sanziona Ut trattenuta. L'associazione degli agricoltori, Us cosiddetta e Agraria» è toccamente ignorata: Ut Wederterra la vitupera, ma non tratta con lei. Precisamente come avveniva 25 anni fa. Attera, per piegare singolarmente i padroni, i mezzadri ricorsero ai sabotaggi, oggi H assediano in casa e, il piò delle volte, anche per via. Francesco Argenta

Persone citate: Carni, Mario Piazza, Pane, Patri, Pesato

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Francia