Le richieste del P. M. al processo di Cuneo

Le richieste del P. M. al processo di Cuneo Le richieste del P. M. al processo di Cuneo Tra eeidiut a morti e ìuiresc la 30 a 3 ani li reclusioni - Tre sali assalaziiai . 13 febbraio. Nel pomeriggio d'oggi ha parlato, per 5 ore. U P. SI. assodando la responsabilità di lotti rlt imputati e. in special modo, del questore Bonati per i fatti di Cera e di S. Benigno, del Ferrara per la formazione della « guardia civica» di Borea e del famigerato Frezza e del Serra colpevoli della morte dei partigiani Frisanti e Alle in e del Gertosio per I tatti di Tarantasca L'imputato Acerbls. continua 11 P. SL, assistette all'emanazione, da parte del Bonati, dell'ordine formale, consegnato al Frezza, di compiere una rappresaglia a San Benigno. « Va — disse U questore — e quanti trovi per la strada uccidi: anche cento ». U Frezza radunò gli uomini e. iniziando, con un • voglio fare un massacro», diede ordine di parure. Per strada U Frezza si imbatte hi due malcapitati. di cui uno Invalido, ebe ordinò di fucilare dopo aver loro strappato 1 documenti. Uno di questi sonrawìsaa~« dalla-sua-dìpe-* sizione si apprese cne I sei comandati per l'esecuzione al rifiutarono al primo ordine; al secondo avvenne la scarica; scarica che non fa mortale e ebe permise ai due feriti di fuggire; uno di essi mori poco dopo, torse in seguito ad una ranca del Frezza. • Chi sparo dei sei agenti? ». Di fronte alla giustizia, non potendosi Indagare In merito, tutti sono colpevoli. Gli agenti proseguirono e giunsero a San Benigno, quando già una cinquantina di persone erano state bloccate dal Moscbella. dal Pelazza e dal De Bada, sopraggiunti poco prima con una motocarrozzella. GU agenti Saturnino. AUlslardl. Pistone. Milano. Sfaterazzo e Buglafreddo rimasero di guardia agli automezzi al bivio di San Benigno, e se la loro posizione è meno grave, partottaria perdura la loro re-! sponsabitita. poiché presero pure parte, plft o meno attivamente, proteggendo l'opera del Frezza. n plotone di esecuzione era formato da una quindicina di agenti. ■ Chi erano? ». Lo disse all'udiendl ieri l'imputato Baravalle: fi Feooglio. D'AngeUa. Scarpace. Bona. Tozzo. Serra e De Rada, ebe il Baravalle vid» trenta secondi prima dell'ordine di fuoco. Sul Fe- nogUo, assolto In Istruttoria perchè capo-partigiano. U P. IL si riserva di indagare in seguito. Restano gli altri sette di cui si ignora il nome. Il P. II. continua ricordando la brutale malvagità del Donati che diede l'ordine per l'eccidio di san Benigno, e conclude chiedendo le seguenti pene: Pena'di morte per: Rodolfo Bonati, Dante Frezza ed Emilio De Rada; 30 anni per: Pietro Gertosio. Pompilio Creinoli. Paolo D'AngeUa. Francesco Serra. Pasquale Mosehella. roba Gavino. Giuseppe Tozzo. Attilio Saturnino. Donato Tublddu; 31 anni per Antonio Acerbls; 30 anni per: Guido De Cerci. Ciro Del Canto. Bartolomeo Pelazza: 13 anni e 6 mesi per: Antonio Salerno. Remo Materazzo, Guerrino Cerato. Giuseppe Ferrara. Luigi Slucclolo: 15 anni per: Luigi Calo. Pietro Pasino, Giovanni Bona; 10 anni per: Angelo Roccbia. Eusebio Panigbettl. Giuseppe Pistone; 6 anni per: Carlo Viale. Carlo Lombardo, Arjlro Al»stardi-_i.asini per Emulo Cosunzl: 3 anni e i mesi per Giacomo Baravalle l'assoluzione per Insufficienza di prove per Luciano Dal Pont. Valerio stilano e Francesco Giretti. A domani le arringhe degli ar focati difensori.

Luoghi citati: Cuneo, Milano, Tarantasca