Un'animata seduta

Un'animata seduta LA LEGGE ELETTORALE ALLA CONSULTA Un'animata seduta Vivaci battibecchi e parentesi rumorose - I punti più controversi messi a fuoco dagli oratori dei diversi partiti ■toma, 12 febbraio, proseguito alla consulta ne della legge elettorale politica per la Costituente. Aula e tribune gremite. Si deliberano le condoglianze a Parrt per la perdita del padre. MERLIN (d. e.) a nome del ano gruppo è completamente favorevole al progetto di legge, che gli appare armonica sostiene che la proporzionale fra 1 vari sistemi è il più scevro di difetti. La Costituente dovrà decidere della riforma agraria, di quella industriale e di altre ancora. Passa quindi a trattare dell'art. 66, che vieta ai ministri, del culto la propaganda elettorale e afferma che questo diritto non può estero n negato. (I/argomento du luogo ad uno acambio di «insci /rasi fra il centro e l'estrema sinistra, frati che sono coperte dai rumori deU'assembìea). Affrontando il tema del voto obbligatorio, spiega le ragioni per cui fl suo partito è favorevole afta introduzione delia obbligatorietà nella legislazione italiana ed osserva che nel nostro Paese la media degli astenuti* è forte. BENCTVENGA (ex-deputa to): La. legge è stata presentate in base a due decreti che non hanno alcun valore giuridico, in quanto non ebbero la sanzione del popolo, e neanche ebbero la sanzione da parte del capo dello Stato (interruzioni e rumori dai banchi di sinistra). H popolo attende invaso dal 1944 la libertà, poiché 11 CXlN. ha stabilito una vera e propria dittatura. Il aiate ma elettorale che ai vorrebbe istituire, a suo parere, non risponde affatto allo stato di impreparazione di un popolo che ha subito 20 e più mnl di f raffei^m o« LUCIFERO (p. d. i.): Crede che, «H"Im*» il problema istituzionale, la fisionomia politica del Paese potrà essere pienamente definito. La legge elettorale dovrebbe ispirarsi al siati ma di Hare con i correttivi proposti, per ovviare alla particolare sanazione italiana, dal prof. Ambrcetni. H concetto ispiratore di questa modifica varrebbe a conciliare le esigenze del collegio uninominale con quelle dello scrutinio di lista. GRASSI (d. del lav.) : Si aasocia.a quanto intorno all'opportunità dell'adozione della proporzionale per l'elezione della Costituente è detto nella relazione fatta dal consultore Micheli. Critica la soluzione adottata sulla questione del reati e si dichiara favorevole al voto obbligatoria Accenna quindi all'istituto del referendum popolare, che egli vuole introdotto nella legislazione di domani dello Stato italiano. SCHIAVI (toc.): La Costituente dovrà mutare l'assetto della società, perattuale e condalla storia e dalla universale. SI sofferma ad analizzare le ragioni che militano in favore della proporzionale. Gli sembra poi strano come, dopo 22 anni di coazione, si senta il bisogno di adottare fl voto obbligatorio e se ne dichiara decisamente' contrario. MARCHESI fcom.J . contro il voto obbligatorio. H fatto che 1 comunisti francesi si siano pronunciati per fl voto obbligatorio, come ha riferito il consultore Merlin, non implica che i comunisti italiani debbano fare altrettanto perchè circostanze diverse pongono condizioni diverse. f Alcune interruzioni). • «Abbiano pazienza, miei amici neoliberali e neoanUfasdsti ». (La frase provoca un putiferio che invano co» energiche scampanellate il Presidente cerca di placare. Si urla dai banchi del centro e della destra e lefooci si confondono e si sovrappongano con un crescendo continuo). « Non preoccupazioni elettorali muovono i comunisti a opporsi al voto obbligatorio. Lasciate che queste elezioni per la Costituente rappresentino la libera e spontanea manifestazione del popolo italiano». ZOLI fd.c.) per fatto persosonale dice che quando si offende una parte di un'assemblea ognuno che sia incluso in ha il diritto di reagire. Dopo «ver rilevato che tutti della Consulta sono in funzione di antifascismo, egli propone che vengano scelti un consultore socialista, uno comunista ed uno del partito di azione che giudichino il suo passato. PRESIDENTE osserva che tutti gii appartenenti alla Consulta hanno dato alta prova del loro valore, dei loro coraggio e della loro abnegazione nella lotta della libertà ed esorta a non lanciare accuse di fascismo, perchè ciò sarebbe un guardare indietro mentre occorre guardare te avanti per i superiori interessi del Paese. DE PIETRO (liberale) parla sempre per fatto personale e ricorda ai comunisti quale è stato il suo contributo alla lotta contro il fascismo. Alle 19,40 te seduta, è tolte e rinviata a domani. 1

Persone citate: Aula, Hare, Merlin, Micheli